Qualcosa è cambiato (1997)
- michemar

- 30 ago
- Tempo di lettura: 3 min

Qualcosa è cambiato
(As Good as It Gets) USA 1997 commedia 2h19’
Regia: James L. Brooks
Sceneggiatura: Mark Andrus, James L. Brooks
Fotografia: John Bailey
Montaggio: Richard Marks
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Bill Brzeski
Costumi: Molly Maginnis
Jack Nicholson: Melvin Udall
Helen Hunt: Carol Connelly
Greg Kinnear: Simon Bishop
Cuba Gooding Jr.: Frank Sachs
Skeet Ulrich: Vincent Lopiano
Shirley Knight: Beverly Connelly
Yeardley Smith: Jackie Simpson
Lupe Ontiveros: Nora Manning
Bibi Osterwald: vicina di casa
Ross Bleckner: Carl
Brian Doyle-Murray: John, il vicino
TRAMA: Una cameriera e madre single, uno scrittore misantropo e un artista gay stringono un’inverosimile amicizia dopo che l’artista subisce un’aggressione durante un furto.
VOTO 7

Sembra un film natalizio, pur non essendolo, per il semplice fatto che alcuni aspetti del film paiono arrivare direttamente dal mitico A Christmas Carol di Charles Dickens (e relativo film). C’è tanto di Scrooge in Melvin Udall (Jack Nicholson), l’uomo più sgradevole di Manhattan. E, come Scrooge, il peccatore riluttante è sulla via della redenzione. Invece dei quattro fantasmi, qui abbiamo quattro entità viventi che respirano (una donna, due uomini e un cane), ma il risultato è lo stesso.

A New York, infatti, Melvin, scrittore di successo di romanzi rosa, ha in realtà un carattere pessimo. Simon Bishop (il simpatico Greg Kinnear) è il suo vicino di casa, gay, e pittore affermato. Carol Connelly (la dolce Helen Hunt) è una giovane ragazza madre di un bambino molto cagionevole di salute e cameriera del suo abituale ristorante dove lui si reca quotidianamente, alla stessa ora, recando con sé le proprie posate, non contaminate dai germi. Il suo equilibrio quotidiano viene bruscamente interrotto quando Simon gli affida il suo cane Verdell durante la propria degenza in ospedale a seguito di un’aggressione subita e quando la cameriera Carol si assenta dal posto di lavoro per assistere il figlio durante la malattia è in puro panico.

Melvin odia le donne, i gay ed è pieno di manie, come capita frequentemente ai single imperterriti, ma qualcosa è destinato a cambiare perché la vita non si sa mai cosa ti riserva. Come personaggio lo si scopre facilmente sin dall’inizio e risulta immediatamente insopportabile e antipatico, anche quando in seguito comincia a ravvedersi. Basta osservarlo: è un razzista omofobo e antisemita con un’intensa antipatia per i cani (ne getta uno in uno scivolo della spazzatura) e per le persone. Ogni volta che apre bocca, esce qualcosa di volgare. I vicini del suo condominio nel Greenwich Village lo evitano tutti, e la cameriera del suo ristorante preferito tollera a malapena la sua presenza. A peggiorare le cose, Melvin è afflitto da un disturbo ossessivo/compulsivo che fa sembrare il suo comportamento ancora più strano, tipo portarsi le posate quando esce a cena, evitare di calpestare le fessure del marciapiede, indossare sempre i guanti.

È una commedia comico-sentimentale che però nella seconda parte vira forse un po’ troppo sul sentimentalismo: diciamo che si addolcisce senza però perdere il lato divertente. Ciò che si può ammirare è l’ennesimo personaggio estroso nella carriera del grande ed impareggiabile Jack Nicholson, tanto che i premi fioccano a valanga, merito forse anche del mestiere di James L. Brooks, sempre ottimo artigiano di commedie piacevoli, che è preparatissimo in questo genere di cinema brillante.

“Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore” e menomale!

Riconoscimenti (su un totale di 38 premi e 54 candidature)
Oscar 1998
Miglior attore protagonista a Jack Nicholson
Miglior attrice protagonista a Helen Hunt
Candidatura miglior film
Candidatura miglior attore non protagonista a Greg Kinnear
Candidatura migliore sceneggiatura originale
Candidatura miglior montaggio
Candidatura miglior colonna sonora
Golden Globe 1998
Miglior film commedia o musicale
Miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Nicholson
Miglior attrice in un film commedia o musicale a Helen Hunt
Candidatura migliore regia
Candidatura miglior attore non protagonista a Greg Kinnear
Candidatura migliore sceneggiatura






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