Giovanna d'Arco (1999)
- michemar
- 14 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 30 ago 2023

Giovanna d’Arco
(The Messenger: The Story of Joan of Arc) Francia/Rep.Ceca 1999, biopic, 2h38’
Regia: Luc Besson
Sceneggiatura: Andrew Birkin, Luc Besson
Fotografia: Thierry Arbogast
Montaggio: Sylvie Landra
Musiche: Éric Serra
Scenografia: Hugues Tissandier
Costumi: Catherine Le terrier
Milla Jovovich: Giovanna d'Arco
Faye Dunaway: Iolanda di Aragona
Dustin Hoffman: La Coscienza
John Malkovich: Carlo VII di Francia
Tchéky Karyo: Jean de Dunois
Vincent Cassel: Gilles de Rais
Pascal Greggory: Giovanni II, Duca d'Alençon
Richard Ridings: La Hire
John Merrick: Renault de Chartres
Christian Erickson: Georges de la Trémouille
Olga Sékulic: Maria d'Angiò
David Gant: Duca di Bedford
Gina McKee: Duchessa di Bedford
Michael Jenn: Filippo III di Borgogna
Desmond Harrington: Jean d'Aulon
Timothy West: Pierre Cauchon
TRAMA: Nel villaggio di Domrémy, la tredicenne Giovanna d'Arco ha strane visioni e sente una voce che le impone di salvare la Francia e aiutare Carlo VII. Decide dunque di recarsi al cospetto dell'erede al trono. Il suo arrivo e la sua pretesa di parlare a nome di Dio suscitano lo scalpore. Lo stesso Carlo VII, affascinato dalla prospettiva di un successo la mette a capo di un esercito con il quale pone assedio ad Orléans.
Voto 7

Il Medioevo e un personaggio complesso come quello di Giovanna d’Arco in mano ad un regista come Luc Besson di certo non potevano essere rappresentati in maniera ordinaria e classica. Il regista con il suo stile solito maneggia il mito della contadina adolescente della Loira mostrandoci con veemente regia il suo fortissimo carattere, accentuato dall’ispirazione mistica e dalla voglia irrefrenabile di salvare la sua patria. Egli sceglie un’attrice ancora non affermata del tutto ma da lui già utilizzata ne ‘Il quinto elemento’: Milla Jovovich, bella, aggressiva, dirompente, quasi sempre inquadrata come posseduta da una volontà suprema, ispirata. E ne fa un’eroina che perfino gli uomini che la circondano rimangono dapprima perplessi, poi meravigliati ed infine trascinati, anche se non riescono sempre a capire quella ragazza.


Ovviamente più che un film celebrativo è un film d’azione vero e proprio, come piace a Besson. Quindi azione continua, urla, agitazione, montaggio a tratti frenetico, che danno come risultato una sequenza di battaglie epiche e preparazioni tattiche convulse. Ma di tattica, anzi, si parla poco perché la Giovanna furiosa non dà mai il tempo ai comandanti di preparare a dovere gli attacchi e li incita solo ad intervenire, dal momento che lei “sa” quello che va fatto e come.

Non cercate santità, non cercate misticismo – esclusa la prima parte – qui c’è solo da menare spadoni e armi sofisticate solo per il medioevo, tutti al seguito di una donna scatenata, guidata da Dio. Quasi tutte le sequenze sono state girate rispettando la cronologia e per evitare di farsi riprendere mentre seguiva la Jovovich dalle 12 (!) mdp, Besson si è mescolato tra la moltitudine delle comparse vestito da soldato francese.
A fianco della bellissima fotomodella un cast di nomi eccellenti. Insomma un lunghissimo film d’azione con al centro la “Pulzella d’Orléans”.
Riconoscimenti
Premi César 2000
Migliori costumi
Miglior sonoro
Premi Lumière 2000
Miglior film
Miglior regista
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