Tentazioni d'amore (2000)
- michemar

- 29 lug 2022
- Tempo di lettura: 3 min

Tentazioni d'amore
(Keeping the Faith) USA 2000 commedia 2h8’
Regia: Edward Norton
Sceneggiatura: Stuart Blumberg
Fotografia: Anastas N. Michos
Montaggio: Malcolm Campbell
Musiche: Elmer Bernstein
Scenografia: Wynn Thomas
Costumi: Michael Kaplan
Edward Norton: padre Brian Finn
Ben Stiller: rabbino Jake Schram
Jenna Elfman: Anna Riley
Anne Bancroft: Ruth Schram
Eli Wallach: rabbino BenLewis
Miloš Forman: padre Havel
Lisa Edelstein: Ali Decker
Ron Rifkin: Larry Friedman
Rena Sofer: Rachel Rose
Ken Leung: Don
Holland Taylor: Bonnie Rose
TRAMA: Il rabbino Jake e il sacerdote cattolico Brian sono cresciuti insieme; fin dall’infanzia, hanno imparato a condividere tutto. Dopo sedici anni, ritrovano un’amica comune che avevano soprannominato “Anna Banana”: l’affetto si trasforma in qualche cosa di più serio, e tra i due affiora la gelosia.
Voto 6,5

Arrivato alla trentina di età e dopo 6 notevoli interpretazioni in film di registi famosi (soprattutto l’esordio con Schegge di paura e il fresco Fight Club, divenuto ben presto un cult per eccellenza), Edward Norton decide di fare il grande passo e, pur vestendo i panni di uno dei due protagonisti, passa anche dietro la camera da presa e affronta la sua prima regia (si ripeterà, a questo momento, solo nel 2019 con Motherless Brooklyn - I segreti di una città). E cosa gli viene in mente di girare come esordiente? Una commedia simpatica, scritta molto bene da Stuart Blumberg, che si prende con calma i suoi tempi per descrivere i problemi dei due personaggi centrali, illustrandone chiaramente i caratteri e facendoli diventare amabili allo spettatore.

Jake e Brian sono amici. Sono cresciuti assieme, da ottimi compagni adolescenti ma con due culture e educazioni molto differenti: uno è di religione ebrea e l’altro cattolica. Anzi, hanno fatto anche strada nel loro credo, tanto che il primo è già rabbino e il secondo è sacerdote. Anna, che conoscevano quando erano giovanissimi e con cui hanno avuto un forte legame amichevole, torna in città quando ormai è divenuta nel frattempo una rampante donna d'affari, ma soprattutto affascinante. Jake è il capo della sua sinagoga ma non è sposato, il che non rende la sua nomina completa a rabbino e ritrovando l’amica di una volta se ne sente attratto ma poiché non è ebrea non può sposarla, rendendo ancora più precaria la sua posizione. Anche Brian, prete molto amato dai suoi fedeli, si ritrova attratto da Anna ma il sacerdozio, come sappiamo, non permette questo tipo di idee. L’amicizia dei due compagni di sempre è salda ma ora subisce qualche tensione, soprattutto quando ognuno viene a sapere dei sentimenti dell'altro per l’attraente Anna.

Decisamente nella direzione della rom-com, il film è apprezzabile e divertente, anche perché i due attori si chiamano Ben Stiller e Edward Norton. A Stiller è riconosciuta la bravura nei film brillanti e pieni di verve, dalla battuta facile e dalle espressioni adatte per la commedia da intrattenimento, mentre la bellezza candida di cui è capace Norton (quando non deve fare il perverso come nel suo esordio) lo rende immediatamente comunicativo ed empatico. I duetti sono deliziosi, soprattutto quando creano schermaglie in presenza ed assenza della ragazza che sta diventando l’obiettivo dei loro progetti.

Dice bene il titolo originale: Keeping the Faith, cercando di mantenere la fede, ma non è facile per Jake e Brian e su questo gioca l’intero film, per giunta con la complicazione (ammesso che lo sia) di due religioni a confronto, tenendo però presente che è anche la dimostrazione della compatibile coesistenza di due fedi differenti che convivono in due amici fraterni.

L’esordio da regista di Edward Norton è apprezzabilissimo, anche per il fatto che ha saputo rinunciare al ruolo predominante di Jake donandolo al collega di set, mentre la scelta di Jenna Elfman nel personaggio di Anna Riley si rivela indovinata. Per non parlare del fatto che il regista-attore ospita anche qualche nome altisonante, sia di recitazione che d’autore (vedi Miloš Forman).
Un buon inizio, un primo tratto di strada da regista decisamente sufficiente, ma che si rivela nel corso degli anni quasi isolato, dato che, appunto, Norton ritornerà a dirigere solo dopo 19 anni. Nel frattempo ci ha regalato ottime interpretazioni in tantissimi film, mentre il sempre scatenato Ben Stiller viaggia come al solito a mille all’ora.
Buon film con “due comici spirituali”.






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