Yesterday (2019)
- michemar

- 20 lug 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 30 mag 2023

Yesterday
UK/Cina/Giappone/USA 2019 commedia musicale1h56’
Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura: Richard Curtis
Fotografia: Christopher Ross
Montaggio: Jon Harris
Musiche: Daniel Pemberton
Scenografia: Patrick Rolfe
Costumi: Liza Bracey , Lee Nicholas Harris, Chris Martin Hill
Himesh Patel: Jack Malik
Lily James: Ellie Appleton
Joel Fry: Rocky
Kate McKinnon: Debra Hammer
Ed Sheeran: se stesso
Sophia Di Martino: Carol
Ellise Chappell: Lucy
Harry Michell: Nick
Vincent Franklin: Brian
Camille Chen: Wendy
Alexander Arnold: Gavin
James Corden: se stesso
Sanjeev Bhaskar: Jed Malik
Meera Syal: Sheila Malik
Karma Sood: Jack Malik bambino
Lamorne Morris: capo del marketing
Sarah Lancashire: Liz
Michael Kiwanuka: se stesso
Robert Carlyle: John Lennon
Ana de Armas: Roxanne
TRAMA: Jack Malik vorrebbe trovare il successo come cantautore nella sua piccola città sulla costa ma i suoi sogni di fama sembrano svanire lentamente, nonostante l'appoggio e il sostegno della migliore amica Ellie. Dopo uno strano incidente d'autobus durante un misterioso blackout globale, Jack si risveglia e scopre che i Beatles non sono mai esistiti. Decidendo di suonare le loro canzoni in un mondo che non le ha mai ascoltate (e con l'aiuto di Debra, agente dalla tempra di ferro), Jack trova il successo ma rischia di perdere per sempre Ellie, l'unica persona che ha sempre creduto in lui.
Voto 6,5

C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones.
Chiedi chi erano i Beatles!
Io sottoscritto, io medesimo, SO chi erano i Beatles, lo so bene. lo sanno in tanti e ognuno crede di saperlo almeno bene quanto gli altri. E lo dico anch’io, ad alta voce e con grande vanto: sono cresciuto con il loro mito vivente, li ho incontrati una sera in TV nel 1962 (una trasmissione in bianco e nero, TV7, un eccezionale magazine settimanale di allora) quando un servizio da Londra mostravano quattro capelluti che stavano spopolando in Gran Bretagna e nessuno (nessuno!) parlava di loro in Italia. Il giorno dopo, incontrando gli amici, non parlammo d’altro e ci recammo, racimolando i pochi spiccioli che ognuno aveva, al negozio di dischi e chiedemmo il 45 giri chiamato She loves you (yeah, yeah, yeah!). A quei tempi andava di moda il “mangiadischi” e non ci stancavamo di ascoltare quel ritmo e quegli arrangiamenti rivoluzionati, mille e mille volte. Poi fu la volta degli altri successi, sempre mettendo assieme ciò che avevamo in tasca e arrivando alla faticosa cifra di 750 lire (!) chiedendo spiccioli a conoscenti, parenti, amici, a chi incontravamo per strada e ogni volta era una festa. Una sera ci recammo in uno spiazzo di terreno, dove adesso sorge un condominio, per ascoltare chissà quante volte Twist and shout a tutto volume. Chiedetemi chi erano i Beatles, io lo so.

Sono quattro ragazzi che hanno rivoluzionato la musica: lo so, mica sono gli unici, a cominciare dai loro rivali storici, ma per me e per la mia compagnia John, Paul, George e Ringo sono stati allora come oggi quattro angeli discesi sulla terra per scrivere parole e musiche che ancora oggi sentiamo nelle sigle, negli spot, negli arrangiamenti moderni delle band moderne, dalle orchestre perfino sinfoniche. A chi altri potrà mai capitare? Chiedetemi chi erano i Beatles! Eppure, questo film si inventa una favola che fa sorridere. Un giorno, accadde un fatto strano: il mondo intero viene colpito da un black-out di alcuni minuti. In quegli istanti Jack, un giovanotto che tenta inutilmente di sfondare nel campo musicale, sta tornando a casa in bicicletta dopo l'ennesima delusione, assorto nei pensieri cupi, quando un autobus lo investe. Lui perde due denti ma tutto il mondo perde la memoria e Jack gradualmente prende consapevolezza che per l'umanità i Beatles non sono mai esistiti. Non ci crede neanche lui, quando si accorge che nessuno, ma proprio nessuno, conosce una nota delle loro mille canzoni. Che fare?

Il sempre abile in operazioni di fortuna e successo Danny Boyle, complice uno sceneggiatore molto in gamba soprattutto con le storie romantiche, Richard Curtis (autore di Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, ma anche regista dei bellissimi I Love Radio Rock, Questione di tempo) realizzano una storia fantastica e adorabile, in cui questo giovanotto mette in pratica ciò che Massimo Troisi tentò in Non ci resta che piangere quando accennò alla bella ragazza le note di Yesterday. Nella stessa maniera Jack, vista la favorevole situazione, fa finta di inventarsi l’intero repertorio dei quattro di Liverpool. Un successo planetario. E ci credo! Tra l’altro, le canzoni sono belle e pronte, basta provarle con i musicisti e vai con i concerti e il pubblico delirante. Tra i suoi tifosi si trova perfino Ed Sheeran, il quale invidia il genio di Jack fino ad ammettere che è molto più bravo di lui. È anche una storia d’amore (immancabile) tra Jack Malik e la sua compagna delle elementari Ellie, che diviene la sua prima fan, anche se poi, come sempre succede in queste storie, l’artista deve scegliere tra il sentimento e la carriera. E tutto fila liscio fin quando…

Un film da vedere seduti comodi sul divano? Impossibile! Vederlo muti? E come si fa a non cantare insieme al protagonista? Ovvio però che non siamo davanti ad un capolavoro, ma l’operazione nostalgia e quella fantasy riesce abbastanza bene. E poi, avviene anche un miracolo… perché ad un certo punto si scopre che John Lennon è vivo (oh, magari!)

E… chiedetemi chi erano i Beatles, io lo so! Che tra l’altro oggi ascolto poco, ma solo per un motivo egoistico: sono troppo geloso, li tengo stretti nel profondo del cuore, li custodisco prigionieri, sono la mia gioventù, di quegli anni ’60 che non si potranno mai raccontare perché bisognava solo viverli, tra contestazione, ribellione, capelli lunghi (quanti rimproveri!) e “Bandiera gialla” alla radiolina con Arbore e Boncompagni.
Yeah, yeah, yeah! Alzate il volume!






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