A Beautiful Mind (2001)
- michemar

- 18 dic 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 7 ago

A Beautiful Mind
USA 2001 dramma biografico 2h15’
Regia: Ron Howard
Soggetto: Sylvia Nasar (biografia)
Sceneggiatura: Akiva Goldsman
Fotografia: Roger Deakins
Montaggio: Dan Hanley, Mike Hill
Musiche: James Horner
Scenografia: Wynn Thomas
Costumi: Rita Ryack
Russell Crowe: John Nash
Jennifer Connelly: Alicia Larde Nash
Ed Harris: William Parcher
Paul Bettany: Charles Herman
Vivien Cardone: Marcee Herman
Christopher Plummer: dr. Rosen
Adam Goldberg: Richard Sol
Josh Lucas: Martin Hansen
Anthony Rapp: Bender
Jason Gray-Stanford: Nielsen Ainsley
Judd Hirsch: prof. Helinger
Austin Pendleton: Thomas King
TRAMA: Nel 1948 John Forbes Nash jr. si trovava a Princeton con la più ambita delle borse di studio, ma non era della razza classica degli studenti che da generazioni hanno l'università nel sangue e nei modi. Piccolo borghese, un po' sciattone, testa nelle nuvole, molto scontroso, per nulla avvezzo ai riti giovanili, il matematico che sarà segnato dalla schizofrenia elabora la sua teoria economica dei giochi. Secondo lui le fluttuazioni dei mercati finanziari possono essere calcolate molto precisamente. Le sue idee non passarono inosservate e un rappresentante del Dipartimento della Difesa si presenta a lui per proporgli di collaborare. Ma la sua vita sarà segnata anche dalla malattia mentale.
Voto 7

John Nash era un matematico brillante e misantropo del West Virginia che doveva sembrare misterioso ai suoi compagni di classe di Princeton negli anni a cavallo tra i ’40 e i ‘50. Avendo in gran parte evitato i suoi coetanei mentre risolveva equazioni sulle finestre della biblioteca, John alla fine fa scoperte chiave nella teoria dei giochi che lo spingono a una carriera di successo con il governo e un posto di professore supplementare in cui incontra la sua adorabile moglie Alicia. Tuttavia, quando viene avvicinato da un agente governativo che cerca il suo aiuto per decifrare un codice, diventa chiaro che John ha perso la presa con la realtà e potrebbe aver avuto un problema di schizofrenica.

A Ron Howard son sempre piaciuti i personaggi che nelle loro attività sociali e professionali hanno conquistato l’aurea dei grandi, possibilmente degli eroi, anche piccoli, che lui ha saputo rendere mitici. Chissà di quanti ne ha girato le gesta, dai più semplici ai più complessi. A John Forbes Nash Jr., tra gli scienziati più brillanti e originali del Novecento, che ha rivoluzionato l'economia con i suoi studi di matematica, ricevendo il Premio Nobel per l'economia nel 1994, il regista ha dedicato questo film perché, appunto, era un personaggio affascinante e non solo uno studioso famoso in tutto il mondo ma che era, purtroppo, affetto da quella grave forma di malattia. Terreno fertile per un film dalle tante sfaccettature.


Era davvero “una mente magnifica”, impensabilmente ma degnamente portata sullo schermo da un attore che solo un anno prima era stato il gladiatore per eccellenza ad opera di Ridley Scott: Russell Crowe qui, rasserenando l’espressione facciale, si adatta al ritmo classico di un regista che ama le belle storie, che le sa raccontare con passione coinvolgendo lo spettatore spesso emozionato.

Guardando il biopic oggi, sembra uno dei più strani vincitori dell’Oscar come miglior film (quell’anno c’era anche il magnifico Gosford Park di Robert Altman, tra gli altri). Sebbene abbia vinto anche per la regia, il lavoro di Howard non sembra immune da irregolarità ma riesce a sorprendere per l’iniezione di suspence nel momento in cui lo spettatore intuisce la stranezza della natura delle visioni del protagonista, che fino a quel momento era state rese credibili. Inoltre, risulta apprezzabile lo sforzo che egli deve compiere per offrirsi una sorta di "auto-aiuto" durante gli attacchi della malattia mentale, che lo rendono umanamente bisognoso di comprensione.
Russell Crowe è bravissimo (miglior attore ai Golden Globe) e non è da meno la splendida Jennifer Connelly premiata anche lei con l’Oscar.

Riconoscimenti
2002 - Premio Oscar
Miglior film
Migliore regia
Miglior attrice non protagonista
Migliore sceneggiatura non originale
Candidatura miglior attore protagonista a Russell Crowe
Candidatura miglior montaggio
Candidatura miglior trucco
Candidatura miglior colonna sonora
2002 - Golden Globe
Miglior film drammatico
Miglior attore in un film drammatico a Russell Crowe
Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
Migliore sceneggiatura
Candidatura migliore regia
Candidatura miglior colonna sonora
2002 - Premio BAFTA
Miglior attore protagonista a Russell Crowe
Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
Candidatura miglior film
Candidatura migliore regia
Candidatura migliore sceneggiatura non originale






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