I segreti di Brokeback Mountain (2005)
- michemar

- 19 gen 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 30 ago

I segreti di Brokeback Mountain
(Brokeback Mountain) USA, Canada 2005 dramma 2h14'
Regia: Ang Lee
Soggetto: Annie Proulx (romanzo)
Sceneggiatura: Larry McMurtry, Diana Ossana
Fotografia: Rodrigo Prieto
Montaggio: Geraldine Peroni, Dylan Tichenor
Musiche: Gustavo Santaolalla
Scenografia: Judy Becker
Costumi: Marit Allen
Heath Ledger: Ennis Del Mar
Jake Gyllenhaal: Jack Twist
Michelle Williams: Alma Beers Del Mar
Anne Hathaway: Laureen
Randy Quaid: Joe Aguirre
Linda Cardellini: Cassie Cartwright
Anna Faris: LaShawn Malone
David Harbour: Randall Malone
Kate Mara: Alma Jr. a 19 anni
TRAMA: Fra Ennis e Jack si instaura dapprima un rapporto cameratesco, che si trasforma presto in un'intimità inattesa e profonda. Alla fine dell'estate, giunge il momento di separarsi: Ennis sposa la fidanzata Alma, mentre Jack si trasferisce in Texas, dove conosce una ricca reginetta dei rodei, Lureen, e decide di sposarla. Quattro anni dopo Ennis riceve una visita improvvisa di Jack, ed è subito evidente come il tempo e la lontananza abbiano rafforzato il rapporto fra i due uomini.
Voto 8

Nell'impervio stato del Wyoming le cose sembrano rimaste fuori dal tempo e le mandrie di bestie vengono governate ancora come ai lontani tempi del Far West. In questo contesto si incontrano Ennis e Jack, guardiani di greggi. È la cornice di un romanzo virile e western d’altri tempi ed invece diventa un dramma a forti tinte e soprattutto una intensa storia d’amore.

Il film di Ang Lee fu il primo western (perché pur sempre di western si tratta) destinato al grande pubblico ad affrontare la tematica gay e attirò fin da subito l’attenzione dei media e della critica. Da un lato il premiatissimo regista taiwanese importa dal suo notevole Tempesta di ghiaccio la coralità dei numerosi personaggi – dove lì ogni personaggio ha una storia staccata dagli altri sebbene facenti parte della stessa famiglia - poi vi aggiunge l’elemento spiazzante dell’amore non solo tra due uomini ma tra due rappresentanti di quel mondo così virile come quello western che è sempre stato l’emblema del machismo, e quindi affida e si affida a due attori già noti come sex symbol che però devono recitare in maniera contenuta, trattenuta e nello stesso tempo carica di emozioni.


Che la sceneggiatura sia il frutto di un’operazione riuscita e performante lo si intuisce leggendo i nomi del cast tecnico. Da una parte Larry McMurtry, premio Pulitzer e autore del romanzo che portò Peter Bogdanovich a girare L’ultimo spettacolo, l’altra mano è di Annie Proulx, l’autrice del romanzo soggetto del film, altra vincitrice del premio suddetto. Sono pagine cariche quindi di parole ben soppesate e di grande pregio che ritroviamo in questa bellissima e drammatica opera, in cui perfino i dialoghi hanno un peso enorme ai fini della narrazione. Persino quando le parole non bastano per esprimere tutto il sentimento che si può provare, come succede a Ennis e Jack, perché, infatti, il tempo non basta mai per dirsi l’amore che provano, nonostante i decenni che scorrono sotto i loro abbracci impotenti, né basta lo spazio. Il loro legame è confinato nella gabbia degli sguardi altrui, degli equilibri familiari e sociali, non può avere domicilio né focolare. “Tutto ciò che abbiamo è Brokeback Mountain”.

Il grande pregio di Ang Lee è quello di inquadrare la vastità del paesaggio americano classico che tanto pare esteso tanto restringe le possibilità per il sentimento provato dai due protagonisti di uscire da quelle limitazioni di carattere sociale. E a questo scopo, enorme è il lavoro del direttore della fotografia, Rodrigo Prieto, notoriamente apprezzato in decine di film, che sa illuminare quelle vedute come dipinti da museo, con orizzonti spalancati davanti agli occhi oppure rimasti fotografati e appesi sull’anta dell’armadio. In quella scena finale straziante che taglia ma nello stesso tempo allunga nel tempo un amore che non doveva e non può finire.


La trama bella poteva bastare ma non per un film che rimane e che emoziona così tanto e ciò succede perché la prova per nulla scontata dei due protagonisti, Jake Gyllenhall e Heath Ledger va oltre ogni attesa e prevedibilità, e anzi aggiunge qualche fremito in più a una visione che già di per sé assicura emozioni vaste. Quindi il cast: eccellente per i ruoli femminili, dove Michelle Williams e Anne Hathaway si rivelano bravissime, i due attori sono più che ammirevoli. Jake Gyllenhaal è sì eccellente nel suo ruolo (e quando mai non lo è?) ma la vera rivelazione fu Heath Ledger: taciturno, timido e riservato, nasconde le emozioni sotto una rude scorza virile. A completare la magnifica pellicola, oltre alla suddetta fotografia e alle musiche sempre straordinarie di Gustavo Santaolalla, ci pensa ovviamente la regia di Ang Lee. Egli ha saputo valorizzare lo splendore e l’asprezza del paesaggio e i personaggi di contorno (interpretati da Randy Quaid, Linda Cardellini, Anna Faris, David Harbour e la giovane Kate Mara) che supportano i protagonisti in modo impeccabile.

Questo film ha indubbiamente le caratteristiche di un classico americano, potente perché capace di utilizzare le convenzioni del western per dare vita ad una storia d’amore pienamente credibile, in maniera struggente.
Riconoscimenti
2006 - Premio Oscar
Miglior regia
Migliore sceneggiatura non originale
Miglior colonna sonora
Candidatura miglior film
Candidatura miglior attore protagonista a Heath Ledger
Candidatura miglior attore non protagonista a Jake Gyllenhaal
Candidatura miglior attrice non protagonista a Michelle Williams
Candidatura migliore fotografia
2006 - Golden Globe
Miglior film drammatico
Miglior regia
Migliore sceneggiatura
Miglior canzone (A Love That Will Never Grow Old)
Candidatura miglior attore in un film drammatico a Heath Ledger
Candidatura miglior attrice non protagonista a Michelle Williams
Candidatura miglior colonna sonora
2006 - Premio BAFTA
Miglior film
Miglior regia
Miglior attore non protagonista a Jake Gyllenhaal
Migliore sceneggiatura non originale
Candidatura miglior attore protagonista a Heath Ledger
Candidatura miglior attrice non protagonista a Michelle Williams
Candidatura migliore fotografia
Candidatura miglior montaggio
Candidatura miglior colonna sonora






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