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La morte ti fa bella (1992)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 3 ott 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 31 ott

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La morte ti fa bella

(Death Becomes Her) USA 1992 commedia 1h44’


Regia: Robert Zemeckis

Sceneggiatura: Martin Donovan, David Koepp

Fotografia: Dean Cundey

Montaggio: Arthur Schmidt

Musiche: Alan Silvestri

Scenografia: Rick Carter

Costumi: Joanna Johnston


Meryl Streep: Madeline Ashton

Goldie Hawn: Helen Sharp

Bruce Willis: dr. Ernest Menville

Isabella Rossellini: Lisle von Rhoman

Ian Ogilvy: Chagall

Adam Storke: Dakota

Nancy Fish: Rose

Alaina Reed-Hall: psicologa

Michelle Johnson: Anna

Mary Ellen Trainor: Vivian Adams

William Frankfather: signor Franklin

Jonathan Silverman: Jay Norman

Sydney Pollack: dottore


TRAMA: Madeleine e Helen vivono e lavorano a Beverly Hills. Le due donne, pericolosamente vicine alla fatidica soglia del mezzo secolo, sono due ex amiche ora acerrime rivali, nonostante ostentino ancora sorrisi e affettata simpatia l'una per l'altra. Entrambe, una scrittrice, l'altra attrice, sul viale del tramonto professionale, sono in crisi anche dal punto di vista sentimentale. Una moderna fattucchiera propone loro un filtro che ridona la giovinezza e rende praticamente immortali. Le due amiche-rivali se lo aggiudicano, ma scopriranno che il rimedio è peggiore del male.


Voto 6,5


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Nella sua multiforme veste di regista di opere di vario genere, Robert Zemeckis firma anche un film che è senz’altro una commedia ma è soprattutto satira, e neanche tanto leggera, verso il suo stesso mondo cinematografico. La bellezza, la voglia di conservarla per tanto tempo, anzi per sempre (!), la rivalità tra le star mascherata da sorrisi ipocriti e invece svelata da colpi di gelosia e dispetti che fanno male, fino a tramutarsi anche in odio viscerale. Ovviamente, se questi aspetti vengono portati all’eccesso fino a sembrare assurdi, lo scherno diventa grottesco ed è proprio lo scopo che si è prefisso il regista, il quale, per calcare la mano, vi aggiunge secchiate di artifici gotici con l’effetto non di spaventare ma di esasperare il sarcasmo del quadro complessivo.


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Non che tra gli uomini manchino questi sentimenti distorti, ma mettendo al centro della scena due donne l’effetto è certamente maggiore e proprio per questo le protagoniste sono due rivali acerrime: l’attrice Madeline Ashton (Meryl Streep) e la sua buona amica (si fa per dire), la scrittrice Helen Sharp (Goldie Hawn) in effetti sono state per anni in buoni rapporti ma in seguito ad alcuni eventi ma anche per gelosia e per disputarsi un marito, fanno precipitare la situazione in un gioco di ripicche sempre più paradossali.


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Nello sviluppo della trama, succede infatti che questa tremenda competizione tra le due (infatti in questo caso l’ostaggio è l’uomo) raggiunge il suo apice quando Madeline seduce il fidanzato di Helen, Ernest Menville (Bruce Willis) fino al punto che quest’ultimo rompe con la sua donna e annuncia che sposerà Madeline. Anni dopo inizia la vendetta: Helen invita la coppia, che pare felice, a una festa per celebrare l'uscita del suo nuovo libro, ‘Forever Young’ (Per sempre giovani) e, con sgomento, Madeline scopra quanto la scrittrice sia restata così giovanile d’aspetto che non sembra invecchiata un solo giorno dall'ultima volta che l’ha vista. Facile immaginare come la rivalità possa scatenare le reazioni e le contromosse, sempre cattive ma esilaranti. È l’ossessione per la conservazione che diventa satira nera, che può prendere la forma di un enorme buco nello stomaco di Helen a causa di una fucilata!


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Meryl Streep e Goldie Hawn sono, nella loro bravura, divertite e divertenti, sexy e ripugnanti, e i colpi che non si risparmiano, con le conseguenti trasformazioni del loro corpo, sono l’aspetto più brillante e macabro allo stesso tempo del film, che, pur non essendo indimenticabile, lascia soddisfatto lo spettatore che può riderne poco o tanto ma in ogni caso si ritrova divertito quanto le due scatenate attrici, a cui va aggiunto il Bruce Willis che non ti aspetti dopo i successi dei suoi personaggi duri e sporchi di polvere da sparo. È l’ennesimo scherzo di Robert Zemeckis.

Il film non passa inosservato: Oscar per gli effetti speciali e diverse candidature ai vari premi tradizionali.


Riconoscimenti

1993 - Premio Oscar

Migliori effetti speciali

1993 - Golden Globe

Candidatura migliore attrice in un film commedia o musicale a Meryl Streep

1993 - Premio BAFTA

Migliori effetti speciali



 
 
 

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