La tempesta perfetta (2000)
- michemar

- 14 ago
- Tempo di lettura: 4 min

La tempesta perfetta
(The Perfect Storm) USA 2000 dramma 2h10’
Regia: Wolfgang Petersen
Soggetto: Sebastian Junger (libro)
Sceneggiatura: William Wittliff
Fotografia: John Seale
Montaggio: Richard Francis-Bruce
Musiche: James Horner
Scenografia: William Sandell
Costumi: Erica Edell Phillips
George Clooney: Frank William “Billy” Tyne, Jr.
Mark Wahlberg: Robert “Bobby” Shatford
Diane Lane: Christina “Chris” Cotter
Mary Elizabeth Mastrantonio: Linda Greenlaw
John C. Reilly: Dale “Murph” Murphy
William Fichtner: David “Sully” Sullivan
Michael Ironside: Bob Brown
Bob Gunton: Alexander McAnally III
Karen Allen: Melissa Brown
Cherry Jones: Edie Bailey
Allen Payne: Alfred Pierre
John Hawkes: Michael “Bugsy” Moran
Josh Hopkins: capitano Daryl Ennis
Rusty Schwimmer: Irene “Big Red” Johnson
Janet Wright: Ethel Shatford
Christopher McDonald: Todd Gross
Dash Mihok: sergente Jeremy Mitchell
Sandy Ward: Quentin
TRAMA: Billy Tyne è il capitano senza paura di un peschereccio, deciso più che mai a sfidare il mare. Le condizioni meteo non sono favorevoli, ma Billy vuole lasciare il porto di Gloucester e pescare il più possibile. Convinto di poter fare al largo la battuta di pesca che riuscirà a cambiare le loro vite, il capitano Billy Tyne porta la barca in mare aperto. Proprio allora la radio annuncia l’arrivo dell’uragano Grace.
VOTO 6,5

In fondo, il protagonista Billy Tyne (George Clooney) è un marinaio tosto ma ha l’anima del pescatore romantico. Chi potrebbe descrivere il suo difficile lavoro con le seguenti parole? “Si dirada la nebbia, molli gli ormeggi, ti distacchi. Percorri il South Channel, superi Rocky Neck, Ten Pound Island. Passi il Niles Pond, dove pattinavo da bambino. Dai fiato al corno da nebbia e mandi un saluto al figlio del guardiano del faro di Thatcher Island. Poi compaiono gli uccelli: i mugnaiacci, le anatre spose, i gabbiani reali. Il sole ti scalda, viri a Nord. Ti metti a dodici nodi, sei a pieni giri. Gli uomini sono indaffarati, tu sei al timone e hai il comando di una magnifica barca da spada: c’è qualcosa di meglio al mondo?” Ovvio, che se ti trovi in difficoltà devi saper incitare la tua ciurma a non avere paura e ad affrontare la realtà, ed ecco che allora lui è anche capace di urlare nel momento topico: “Questo è il momento della verità signori: qui si distinguono gli uomini dai buffoni.” E purtroppo quel momento lo attraverserà, nella maniera più drammatica.

Siamo a Gloucester, nel Massachusetts nell’ottobre 1991: il capitano Billy Tyne, comandante del peschereccio Andrea Gail, dopo una serie di uscite nelle quali ha realizzato una bassa quantità di pescato, decide di riprendere immediatamente il mare per sfruttare l’ultima uscita della stagione. I primi giorni della battuta, tuttavia, non hanno fortuna e gli uomini dell’equipaggio, complici alcuni incidenti, vorrebbero rientrare ma Tyne, che rischia il licenziamento da parte dell’armatore, decide di spingersi oltre le normali rotte di pesca del New England, dirigendosi verso il Flemish Cap, noto per i ricchi banchi di pesce spada.

La pesca ottiene i risultati sperati ma giunge l’allarme per una tempesta che sta montando alle loro spalle. Con la situazione meteorologica che sta peggiorando - l’uragano Grace si trova in rotta di collisione con altre due aree di bassa pressione, una proveniente da Sud, l’altra da Nord, la cui unione farebbe scaturire una cosiddetta tempesta perfetta, un evento che si verifica molto raramente, secondo gli esperti meteo. L’imprevisto arriva puntuale: la macchina per la produzione del ghiaccio si guasta irreparabilmente, ponendo il comandante di fronte all’interrogativo se perdere il pescato, vista l’impossibilità di conservarlo, o tentare di rientrare a Gloucester sfidando la tempesta.

Se il comandante decidesse di rientrare non ci sarebbe né il libro (tratto da una storia vera), né il film, perché ci si ricorderebbe solo di un rientro frettoloso e basta. Invece, Sebastian Junger ne ricava un emozionante libro e Wolfgang Petersen un intraprendente film che tiene incollato lo spettatore per tutta la durata del finale burrascoso. Mai aggettivo è così preciso, anzi di più, perché ciò che l’equipaggio deve affrontare è molto più di una semplice burrasca.

Su quel peschereccio ci sono alcuni uomini, ognuno con un presente non facile ed un futuro di speranza. Sulla Andrea Gail, infatti, si intrecciano le storie di cinque marinai, sempre in bolletta: Bobby Shatford (Mark Wahlberg), appena divorziato, che sogna una nuova vita con la fidanzata Christine (Diane Lane); Dale Murphy (John C. Reilly) in cerca di soldi per mantenere moglie e figlio, Alfred (Allen Payne), un energico giamaicano, Bugsy (John Hawkes) e David Sullivan (William Fichtner) il sostituto dell’ultimo momento. Speranze, sogni, ricerca di stabilità in famiglia, tutto umanamente comprensibile, ma il lavoro del pescatore è duro e il mare va rispettato.

Diretto da Wolfgang Petersen (Air Force One, Virus letale, U-Boot 96), il film è tratto dal best seller di Sebastian Junger e basato su una storia vera che sconvolse l’America. Il bellissimo cast che vede nomi eccellenti c’è ma qui è la tempesta che diventa vera protagonista del film, con la sua spettacolare potenza e la sua forza indomabile. Lo spettacolo è assicurato dalla mitica Industrial Light & Magic che, applicando tecniche mai utilizzate prima, riesce a creare una simulazione perfetta per una tempesta in mare davvero spaventosa.

Bravo tutto il cast, tutto di nomi a noi cari, in cui primeggia ovviamente la presenza magica di George Clooney, che sa calarsi sempre in tanti tipi di ruoli. Però, una domanda viene spontanea: perché gli americani danno nomi gradevoli agli uragani? Questo si chiama addirittura Grace…

Riconoscimenti
Oscar 2001
Candidatura al miglior sonoro
Candidatura ai migliori effetti speciali
BAFTA 2001
Migliori effetti speciali
Candidatura al miglior sonoro




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