U-Boot 96 (1981)
- michemar

- 1 giu
- Tempo di lettura: 2 min

U-Boot 96
(Das Boot) Germania/Italia/Francia/UK 1981 guerra 2h29’
Regia: Wolfgang Petersen
Soggetto: Lothar G. Buchheim (romanzo)
Sceneggiatura: Wolfgang Petersen
Fotografia: Jost Vacano
Montaggio: Hannes Nikel
Musiche: Klaus Doldinger
Scenografia: Rolf Zehetbauer
Costumi: Monika Bauert
Jürgen Prochnow: comandante Henrich Lehmann-Willenbrock
Herbert Grönemeyer: tenente Werner
Klaus Wennemann: direttore di macchina Fritz Garde
Hubertus Bengsch: primo ufficiale
Martin Semmelrogge: secondo ufficiale
Bernd Tauber: sottufficiale capo Timoniere Kriechbaum
Erwin Leder: capo macchine Johann
Martin May: guardiamarina Ullmann
Heinz Hönig: Hinrich
Uwe Ochsenknecht: nostromo Lamprecht
Claude-Oliver Rudolph: Ario
Jan Fedder: Pilgrim
Ralf Richter: Frenssen
Joachim Bernhard: Preacher
Oliver Stritzel: Schwalle
Rita Cadillac: Monique
Günter Lamprecht: comandante della Weser
Otto Sander: tenente di vascello Phillip Thomsen
TRAMA: Nell’autunno 1941 dal porto di La Rochelle esce in missione un sottomarino tedesco, per attaccare e affondare i convogli provenienti dagli Stati Uniti con aiuti destinati agli Inglesi. Dopo aver subito due attacchi, riesce a rientrare a La Rochelle, ma un attacco aereo ne provoca l’affondamento definitivo e la morte di quasi tutto l’equipaggio.
VOTO 7,5

Wolfgang Petersen dirige quello che per tanti resta uno tra i migliori film sui sottomarini di tutti i tempi. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il film offre una visione cruda e realistica della vita a bordo di un U-Boot tedesco, demitizzando completamente l’idea romantica del servizio sottomarino.
Nel tempo il film ha avuto alcune modifiche e principalmente l’aggiunta di oltre sessanta minuti di girati aggiuntivi che migliorano lo sviluppo dei personaggi e l’esperienza visiva complessiva. Il film segue un gruppo di marinai competenti, uniti da legami più forti della famiglia, mentre affrontano le dure realtà della guerra sottomarina.
Il capitano, interpretato da Jürgen Prochnow, è un ufficiale rispettato per la sua intelligenza, esperienza e compassione, ma non è immune agli errori. La director’s cut arricchisce i personaggi secondari, aggiungendo maggiore profondità e urgenza alle scene d’azione.
Non è solo un thriller avvincente e con una tensione sempre alta, ma anche una riflessione sulla natura umana e sulla guerra. Le scene di battaglia sono eseguite in modo superbo, con una tensione crescente che culmina in sequenze intense e snervanti.
Questo film è un’esperienza cinematografica quasi perfetta, che rimane potente e coinvolgente anche dopo molteplici visioni. Se si vuole fare un esempio eclatante di narrazione claustrofobica, la pellicola è esemplare: uomini che percorrono lo stretto corridoio del sommergibile, sudati, preoccupati, sotto pressione. E nello stesso tempo la fratellanza interrotta da episodi dovuti al nervosismo.
Attori eccellenti, capitanati sia dal punto di vista militare che attoriale dalla magistrale interpretazione di Jürgen Prochnow.
Riconoscimenti
1983 - Premio Oscar
Candidatura migliore regia
Candidatura migliore sceneggiatura non originale
Candidatura migliore fotografia
Candidatura miglior montaggio
Candidatura miglior sonoro
Candidatura miglior montaggio sonoro
1982 - Golden Globe
Candidatura miglior film straniero
1983 - Premio BAFTA
Candidatura miglior film straniero






























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