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Paura d'amare (1991)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 21 apr 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 4 set

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Paura d'amare

(Frankie and Johnny) USA 1991 commedia romantica 1h58'


Regia: Garry Marshall

Sceneggiatura: Terrence McNally

Fotografia: Dante Spinotti

Montaggio: Jacqueline Cambas, Battle Davis

Musiche: Marvin Hamlisch

Scenografia: Albert Brenner

Costumi: Rosanna Norton


Al Pacino: Johnny

Michelle Pfeiffer: Frankie

Hector Elizondo: Nick

Nathan Lane: Tim

Kate Nelligan: Cora

Jane Morris: Nedda


TRAMA: Frankie ha 36 anni e un matrimonio tragico alle spalle, con un marito violento che l'ha ridotta alla condizione di non poter più avere figli. Tutto quello che le resta è il suo lavoro come cameriera. Nel locale arriva un cuoco nuovo: Johnny, appena uscito di galera, dove ha scontato un anno e mezzo per truffa. È un tipo estroverso e flirta un po' con tutte, ma si innamora di Frankie.


Voto 6,5


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Sull'onda del grande successo di Pretty Woman dell'anno precedente, il veterano della commedia sentimentale Garry Marshall tentava di bissare con una storia d’amore all’estremo opposto della scala sociale, con due proletari: un ex galeotto e una donna stanca e disillusa, sporcata dalla cucina unta di un ristorante newyorkese.


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Poteva essere un film banale, nonostante la presenza di due attori di nome, poteva essere un film di corteggiamento e d'amore come tanti, un semplice sentimentale. Poteva. Infatti, è la storia di due persone disilluse e provate: Frankie ha alle spalle un matrimonio violento; Johnny, appena uscito di prigione, viene assunto come cuoco nel ristorante dove la donna fa la cameriera. Per lui è amore a prima vista, ma Frankie non è pronta a lasciarsi andare. Tutti e due hanno paura di credere veramente a ciò che può succedere e si trattengono non andando mai oltre le schermaglie.


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E invece la bravura e il fascino di Al Pacino e Michelle Pfeiffer (di nuovo insieme dopo Scarface), la regia di un esperto regista, ottimo artigiano del mestiere, abile nel genere della commedia romantica, e poi una sceneggiatura (quella di Terrence McNally) che non cade mai nel già visto e sentito, ne fanno un'opera che piace e che funziona.


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Finale che non si dimentica con la bella Michelle seduta sul davanzale della finestra che evoca la Audrey Hepburn di Colazione da Tiffany. Le luci sapienti di Dante Spinotti fanno il resto.


Riconoscimenti

1992 – Golden Globe

Candidatura miglior attrice protagonista in commedia/musical a Michelle Pfeffer

1992 - British Academy Film Awards (BAFTA)

Miglior attrice non protagonista a Kate Nelligan



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