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The Informer - Tre secondi per sopravvivere (2019)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 16 dic 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 25 ott

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The Informer - Tre secondi per sopravvivere

(The Informer) UK/Canada/USA 2019 thriller 1h53’


Regia: Andrea Di Stefano

Soggetto: Börge Hellström, Anders Roslund (Tre sekunder)

Sceneggiatura: Matt Cook, Rowan Joffe, Andrea Di Stefano

Fotografia: Daniel Katz

Montaggio: Job ter Burg

Musiche: Brooke Blair, Will Blair

Scenografia: Mark Scruton

Costumi: Molly Emma Rowe


Joel Kinnaman: Pete Koslow

Rosamund Pike: Wilcox

Clive Owen: Montgomery

Common: Grens

Ana de Armas: Sofia Hoffman

Eugene Lipinski: Klimek

Ruth Bradley: Cat

Karma Meyer: Anna Koslow

Sam Spruell: Slewitt


TRAMA: Pete Koslow finisce in carcere dopo una rissa in difesa della moglie. Ha però la possibilità di essere rimesso presto in libertà lavorando come agente sotto copertura per conto dell'FBI per mettere fuori dai giochi il più pericoloso criminale di New York. La sua missione diventa una corsa contro il tempo quando la sua vera identità rischia di essere scoperta.


Voto 6,5


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Un informatore dell’FBI, infiltrato nella criminalità polacca newyorkese, è costretto a una rischiosa operazione sotto copertura in carcere. Lui è Pete Koslow, veterano della guerra in Iraq, ottimo soldato, un recente passato in carcere, una giovane e bellissima moglie, Sofia (Ana de Armas), e una bambina: il profilo del perfetto informatore dell’FBI con molto da perdere ma con la giusta esperienza sul campo, anche se non come poliziotto.


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Potrebbe parere il solito schema di thriller poliziesco con molte complicazioni, ed invece si addentra, sagacemente, in un giallo criminale molto teso, che il notevole cast sa maneggiare con destrezza i vari ruoli. A cominciare, oltre che dalla notevole presenza di Rosamund Pike in un ruolo determinante (Wilcox), da Clive Owen (l’equivoco Montgomery) un personaggio chiave molto importante ed influente al fine della trama. Un altro ruolo di rilievo è Common (Grens) che interpreta il detective della polizia che si accorge che qualcosa non va per il verso giusto nella stazione dove presta servizio e ha molta voglia di aiutare Peter e la sua famiglia, sicuro che qualcosa possa andare storto e far fallire il tentativo dell’uomo per cavarsela da un guaio così serio.


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Il film ha non pochi colpi di scena che riescono pienamente a tenere alta la tensione, fino al culmine finale alquanto esplosivo. Merito non solo del cast ma anche di un regista esordiente che inizia benissimo il suo percorso d’autore con un’opera piena di ritmo e sorprese: Andrea Di Stefano, nato a Roma da papà siciliano e mamma irlandese. Si potrebbe dire che ha nel sangue, da parte di madre, l’istinto del cinema d'azione anglosassone.


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Basato sul romanzo 'Tre sekunder' degli autori di bestseller svedesi Anders Roslund e Börge Hellström, il film si rivela una storia che discretamente originale che tiene alta l’attenzione con il protagonista che si trova continuamente in situazioni sempre nuove, a volte addirittura in apparenza senza speranza. Il particolare curioso è che il regista dice che non ama particolarmente i film d’azione (e figuriamoci!) ma gli interessa piuttosto l’aspetto mélo puntando più sulla posta in gioco che sul resto. E lo si nota! Infatti, quando ci rimette la pelle un poliziotto, il protagonista annusa la giusta pista per far luce sull’omicidio.

Un action movie che pare convenzionale ma che invece cerca di affrontare una storia davvero complessa. Buonissimo cast e giudizio complessivo più che positivo.



 
 
 

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