Un dollaro d'onore (1959)
- michemar

- 29 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 14 ott

Un dollaro d'onore
(Rio Bravo) USA 1959 western 2h21’
Regia: Howard Hawks
Soggetto: B.H. McCampbell (racconto)
Sceneggiatura: Jules Furthman, Leigh Brackett
Fotografia: Russel Harlan
Montaggio: Folmar Blangsted
Musiche: Dimitri Tiomkin
Scenografia: Leo K. Kuter
Costumi: Marjorie Best
John Wayne: John G. Chance
Dean Martin: Dude
Ricky Nelson: Colorado "Kid" Ryan
Angie Dickinson: Feathers
Walter Brennan: Stumpy
Ward Bond: Pat Wheeler
John Russell: Nathan Burdette
Pedro Gonzalez Gonzalez: Carlos Robante
Estelita Rodriguez: Consuelo Robante
Claude Akins: Joe Burdette
Harry Carey Jr.: Harold
Malcolm Atterbury: Jake
TRAMA: Lo sceriffo Chance arresta per omicidio Joe Burdette, il fratello di Nathan, un ricco latifondista del luogo la cui banda è responsabile di ripetute violenze e crimini nella cittadina di Rio Bravo. Il gesto gli costa la crescente ostilità del prepotente e per far fronte alle minacce Chance può contare soltanto sull'aiuto del vicesceriffo ubriacone Dude, del vecchio sciancato Stumpy, del giovane pistolero Colorado Ryan e dell'affascinante giocatrice d'azzardo Feathers.
Voto 8

Se Mezzogiorno di fuoco di Fred Zinnemann aveva rappresentato la coraggiosa presa di posizione di un uomo contro la criminalità nel nome della legge, l'opera di Howard Hawks può essere considerata una risposta a quel film e racconta di un'altra impresa coraggiosa sempre nella legalità, anche se questa volta lo sceriffo non è solo. Vieni infatti aiutato dall'ubriacone del paese, da un giovane cowboy pistolero e canterino e da un vecchio zoppo. Insieme devono sconfiggere una banda di desperados che sta minacciando la città di Rio bravo.

Il regista era sempre stato uno dei registi di Hollywood più affidabili e versatili ma dopo i grandi successi, come Gli uomini preferiscono le bionde, se n'era andato in Europa. Questo film segnò il suo travolgente ritorno in America, riassumendo nell'opera un misto di tutti i generi che meglio aveva saputo maneggiare. Infatti, c'è un numero musicale (con Dean Martin e Ricky Nelson era quasi inevitabile), momenti di commedia, un tocco di romanticismo (la relazione che nasce tra il protagonista e la bella Feathers, una stupenda Angie Dickinson) e tanta azione, il tutto unificato da un'altra delle interpretazioni rilassate e iconiche di John Wayne.

Lo scenario di assedio che Howard Hawks costruisce, cioè un gruppo variegato di personaggi riuniti in un solo luogo per l'ultimo scontro, è un punto di riferimento per il cinema di genere a cui hanno attinto altri registi anche moderni, come John Carpenter e George Romero, i quali capirono che l'ambientazione limitata come questa poteva essere applicata anche ai loro soggetti. Il film dimostra ampiamente come non è tanto importante l'assedio in sé ma è l'interazione dei personaggi isolati che sviluppa il dramma della situazione. Rinchiudendoli tutti insieme in un luogo il regista si diverte a osservarli mentre si confrontano e fanno nascere insormontabili dissidi.

È un elogio al vero western e resta anche uno degli ultimi film di questo genere fatto in maniera classica dove la linea che separa i buoni dei cattivi non potrebbe essere più definita.
Grande regia (da studiare!) e grandi attori al loro meglio.
Riconoscimenti
Golden Globe 1960
Miglior attrice debuttante Angie Dickinson
Candidatura miglior attore debuttante Ricky Nelson




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