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A piedi nudi nel parco (1967)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 21 set
  • Tempo di lettura: 3 min
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A piedi nudi nel parco

(Barefoot in the Park) USA 1967 commedia 1h46’

 

Regia: Gene Saks

Soggetto: Neil Simon (commedia teatrale)

Sceneggiatura: Neil Simon

Fotografia: Joseph La Shelle

Montaggio: William A. Lyon

Musiche: Neal Hefti

Scenografia: Hal Pereira, Walter H. Tyler

Costumi: Edith Head

 

Robert Redford: Paul Bratter

Jane Fonda: Corie

Charles Boyer: Victor Velasco

Mildred Natwick: Ethel Banks

Herb Edelman: Harry Pepper

Mabel Albertson: zia Harriet

 

TRAMA: Paul e Corie sono freschi sposi che prendono possesso del loro appartamento che se per la seconda è adorabile, per il primo è detestabile. Uno dei loro vicini, Victor Velasco fa amicizia con la donna, che prepara un incontro tra lui e la madre, Ethel. Lo scopo di Corie è quello di risollevarle il morale depressa dalla solitudine.

 

VOTO 7


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C’è qualcosa di irresistibilmente vintage e ancora sorprendentemente attuale nella commedia romantica diretta da Gene Saks al suo esordio e tratta dalla irresistibile pièce di Neil Simon. Il film, che ha un titolo che evoca libertà e leggerezza, è un piccolo manuale di sopravvivenza coniugale travestito da farsa urbana. E sebbene sia stato recensito e visto più volte, lo si guarda sempre con occhi nuovi: quelli di chi cerca nel cinema non solo evasione, ma anche specchio e memoria. Opera che non ha molte componenti, ma è semplice nella composizione: due cuori e un appartamentino scomodo, molto scomodo.


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Robert Redford e Jane Fonda sono Paul e Corie Bratter, novelli sposi alle prese con la loro prima casa: un appartamento minuscolo nel Greenwich Village, al quinto piano senza ascensore, con un lucernario rotto e tubature che fanno da appendiabiti. Lui è un avvocato meticoloso, lei una sognatrice esplosiva. Il contrasto è immediato, il conflitto inevitabile, ma è proprio nella frizione che il film trova la sua brillantezza. Anche perché si amano tanto: due piccioncini, ma di carattere.


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La chimica tra i due attori è palpabile, e non solo per la bellezza iconica che entrambi portano sullo schermo. Redford, già rodato nel ruolo grazie alla versione teatrale, incarna con precisione il borghese rigido e razionale, mentre Fonda rompe gli schemi della moglie decorativa, portando in scena una donna libera, ironica e capace di ribaltare le dinamiche con una sola battuta. Paiono sempre vicini al punto di scoppiare per vari motivi pratici ed invece ci accorgiamo che trovano sempre l’equilibrio giusto per trovare pace e amore.


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La sceneggiatura di Simon è un esercizio di stile: battute frizzanti, tempi comici perfetti, personaggi secondari che rubano la scena. Osserviamo Charles Boyer nei panni del vicino bohémien Victor Velasco: non è una delizia? E che corteggiatore elegante, con la signora madre Ethel, la simpaticissima Mildred Natwick sempre affannata e spaventata dalle cortesie di quell’uomo! Il film non ha pretese di originalità strutturale (si sa presto che finirà bene) ma è proprio questa prevedibilità che lo rende rassicurante, come una passeggiata a piedi nudi nel parco dopo una giornata storta. E così, il film va avanti con il ritmo di una danza, con l’imprevedibilità prevedibile.


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Rivederlo oggi, in un’epoca di convivenze fluide e relazioni digitali, è come aprire una finestra su un tempo in cui l’amore si misurava in rampe di scale e discussioni sul tappeto. Ma il cuore del film resta intatto: l’idea che l’amore non sia perfetto, ma sia fatto di compromessi, risate, e la capacità di camminare scalzi anche quando il terreno è scomodo.


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Gene Saks firma un debutto cinematografico che non invecchia, perché parla di ciò che non cambia: la difficoltà di vivere insieme, la bellezza di provarci comunque. È una commedia che non pretende di insegnare, ma finisce per farlo. E lo fa con grazia, ironia e un pizzico di follia. E ha una grande qualità: se ci ricapita davanti agli occhi in TV, viene spontaneo esclamare che lo sappiamo a memoria, però non si è capaci di cambiare canale perché sappiamo in anticipo che divertirà ancora una volta di più.


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Riconoscimenti

Oscar 1968

Candidatura miglior attrice non protagonista a Mildred Natwick

BAFTA 1968

Candidatura miglior attrice straniera a Jane Fonda

 


Commenti


Il Cinema secondo me,

michemar

cinefilo da bambino

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