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Boulevard (2014)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 27 ott
  • Tempo di lettura: 3 min
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Boulevard

USA, Messico 2014 dramma 1h28’

 

Regia: Dito Montiel

Sceneggiatura: Douglas Soesbe

Fotografia: Chung-hoon Chung

Montaggio: Jake Pushinsky

Musiche: Jimmy Haun, David Wittman

Scenografia: Angela Messina

Costumi: Carlos Rosario

 

Robin Williams: Nolan Mack

Kathy Baker: Joy

Roberto Aguire: Leo

Bob Odenkirk: Winston

Giles Matthey: Eddie

Eleonore Hendricks: Patty

Henry Haggard: Beaumont

 

TRAMA: Nolan è un sessantenne dalla vita ordinaria, con un tranquillo lavoro in banca e sposato da molti anni. Nonostante sia consapevole da sempre di essere gay, Nolan conduce una quieta vita familiare con la moglie Joy, per cui prova un profondo affetto, nonostante i due dormano in stanze separate.

 

VOTO 6


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Nolan Mack è un sessantenne dalla vita ordinaria ma una sera, di ritorno dalla visita all’anziano padre malato, si inoltra in una strada frequentata da prostituti, dove conosce il giovane e affascinante prostituto Leo. Vorrebbe qualcosa di più del semplice sesso occasionale e vede in lui un’occasione per una vita migliore. Nonostante la differenza d’età e di carattere, i due iniziano a frequentarsi e Nolan scopre una nuova forma di felicità, ma dovrà gestire bene le bugie per nascondere la sua seconda vita alla moglie e vivere, finalmente, libero.


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Dopo la morte prematura di Robin Williams, per un po’ è sembrato che non si sarebbe potuto vedere il suo ultimo film al di là dei festival LGBTQIA+ e di altre proiezioni limitate. Nonostante il protagonista sia un attore molto amato, i distributori sembravano rifuggire da esso. Tuttavia, quando il film è arrivato subito dopo la scomparsa dell’attore, i distributori potrebbero aver avuto una pausa, dato che in esso Robin interpreta un personaggio tranquillo e malinconico in un film che ha un’aria di tristezza che lo attraversa. Nella trama, la nuova conoscenza causa un enorme conflitto nel personaggio, poiché, mentre sempre più non può negare di essere gay, ama sua moglie. Mentre spera che un po’ di supporto, consigli e denaro possano aiutare a portare Leo a una nuova vita, scopre presto che le cose potrebbero essere più complicate di così.


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Non c’è dubbio che si è già visto tutto questo: un uomo gay più anziano che si ritrova attratto da un imbroglione - sia romanticamente, sia perché vede nell’uomo più giovane un riflesso della vita a cui ha rinunciato sposando una donna - non è esattamente una novità. In effetti, dal punto di vista della trama c’è molto poco che non abbiamo visto prima. Poi il film prende idee e spunti della trama ben noti e si concentra sul farli bene e tenta di espandere aree che sono state in qualche modo ignorate in altre occasioni. Ad esempio, in alcuni film simili la moglie di un uomo gay non dichiarato è presentata come una bisbetica, invece qui alla moglie Joy (Kathy Baker) viene dato spazio per mostrare che vivere con un uomo gay in clandestinità l’ha influenzata e che si sforza per comprenderlo.


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Dito Montiel crea un’aria di tristezza che permea il cuore stesso del film e Robin Williams è estremamente bravo nei panni del protagonista, supportato da una buona interpretazione di Roberto Aguire nei panni di un giovane che non è mai sicuro delle intenzioni dell’altro, e il film si chiede costantemente se valga la pena che Nolan cerchi di aiutarlo. Discreto film che mostra giustamente Williams come un ottimo attore, ma che non ha abbastanza sostanza per elevarlo al di sopra di racconti simili per renderlo davvero speciale.


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L’ultimo film interpretato da Robin Williams è quindi un’opera malinconica che spegne già sullo schermo l’esuberanza che ha caratterizzato l’esistenza del compianto attore. Un po’ per il suo probabile stato d’animo, un po’ per il personaggio sul viale del tramonto che deve impersonare, Williams è forzatamente sottotono e trattenuto, anche per il disagio che il personaggio prova non avendo mai ammesso la sua sessualità. Lo interpreta con grande impegno, con il suo proverbiale sorriso stavolta alquanto dimesso, per raccontare il disagio e la passione che prova per il giovane prostituto, a cui dedica tutto se stesso senza, però, far mancare nulla all’affetto che prova in ogni caso per la dolce e comprensiva moglie.

 


 
 
 

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