Captain Phillips - Attacco in mare aperto (2013)
- michemar

- 30 mar 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 15 mag 2023

Captain Phillips - Attacco in mare aperto
(Captain Phillips) USA 2013 dramma/azione 2h14'
Regia: Paul Greengrass
Soggetto: Richard Phillips, Stephan Talty (A Captain's Duty: Somali Pirates, Navy SEALS, and Dangerous Days at Sea)
Sceneggiatura: Billy Ray
Fotografia: Barry Ackroyd
Montaggio: Christopher Rouse
Musiche: Henry Jackman
Scenografia: Paul Kirby
Tom Hanks: cap. Richard Phillips
Barkhad Abdi: Abduwali Muse
Barkhad Abdirahman: Adan Bilal
Faysal Ahmed: Nour Najee
Mahat M. Ali: Elmi
Catherine Keener: Andrea Phillips
Michael Chernus: Shane Murphy
David Warshofsky: Mike Perry
Max Martini: comandante SEAL
Yul Vazquez: cap. Frank Castellano
TRAMA: La storia vera del capitano Richard Phillips e del dirottamento della MV Maersk Alabama per mano di alcuni pirati somali nel 2009, ovvero della prima nave da carico americana sequestrata nel corso di duecento anni.
Voto 6,5

In questa Hollywood così votata ai film d’azione che vedono come protagonisti - eroi e rivali - muscolosi, acrobatici e abili nell’uso delle armi, così come del proprio corpo (armi leggere, d’assalto, di tutto), fa impressione notare come al centro di questo film ci sia l’attore che meglio di tutti ha saputo interpretare in questi decenni l’uomo comune: Tom Hanks. Non è una figura muscolosa e armata (né si trasforma in tale nel corso del film), ma messo in una situazione insostenibile, usa l'astuzia e l'intelligenza invece della forza e delle armi per aumentare le sue possibilità di sopravvivenza. Chissà, forse è proprio per questo che il film, ben diretto da un maestro di opere d’azione come Paul Greengrass, riesce a tenere viva l’attenzione fino alla conclusione.

La sceneggiatura di Billy Ray è basata sul libro scritto dal capitano Richard Phillips (co-autore con Stephan Talty) che racconta gli eventi dell'aprile 2009 quando il comandante della nave mercantile Maersk Alabama difese strenuamente la sua nave da alcuni pirati somali. Infatti, quattro uomini armati vi salirono a bordo e lui fu in grado di tenerli a bada, anche se fu fatto prigioniero e trasportato su una scialuppa di salvataggio, divenendo una pedina nel gioco del rischio calcolato tra i pirati e la Marina degli Stati Uniti. Nonostante alcune condensazioni e altri cambiamenti necessari per rendere la storia adatta a un film di lunghezza ragionevole, la pellicola è fedele agli eventi raccontati nel libro e la veridicità del film non sorprende: tutti riconoscono a Greengrass quanto sia stato altrettanto rigoroso sia nel suo angosciante e ansiogeno trattamento dell’aereo United 93, sia nel bellissimo e terribile 22 luglio.


Tom Hanks è una sicurezza, un punto di riferimento e di fiducia sul set per ogni regista, mentre i quattro uomini che interpretano i pirati - Barkhad Abdi, Barkhad Abdirahman, Faysal Ahmed, Mahat M. Ali – si trovano al loro debutto cinematografico ma non mancano l’occasione, tanto da rendere il loro ritratto azzeccato e credibile, in particolare il primo, che si afferma come attore affidabile, fino a raggiungere, un po’ a sorpresa, il BAFTA. Credibile come è il battibecco tra loro quando l’operazione diventa difficoltosa ed aumenta l'elemento di disperazione che sopraggiunge. Il ritornello del leader, “Andrà tutto bene”, si trasforma da parole di rassicurazione a una bugia minacciosa mentre gli eventi precipitano.

La tensione è continua e palpabile ed inizia ben presto, dopo solo pochi minuti, dopo cioè che il regista divide in due tronconi la narrazione: nella prima si descrive il gioco del gatto e del topo tra il comandante della nave e la sua ciurma e i pirati, la seconda diventa il dramma degli ostaggi in cui il prigioniero è testimone dei litigi tra i suoi rapitori mentre la sua vita è in bilico.
Buon film di un regista che sa sempre cosa fare nei suoi lavori per renderli pieni di suspense, sempre con macchina a mano e montaggio perfetto.
Film che mescola l’atmosfera del thriller con contenuti politici, umani e filosofici, senza trascurare l’aspetto sociologico, il tutto con uno stile a tratti da documentario, tanto sembra reale la messa in scena del bravissimo Paul Greengrass.

Riconoscimenti
Premio Oscar 2014:
Candidatura miglior film
Candidatura miglior attore non protagonista a Barkhad Abdi
Candidatura miglior sceneggiatura
Candidatura miglior montaggio
Candidatura miglior sonoro
Candidatura miglior montaggio sonoro
Golden Globe 2014:
Candidatura miglior film drammatico
Candidatura miglior regia
Candidatura miglior attore in un film drammatico a Tom Hanks
Candidatura miglior attore non protagonista a Barkhad Abdi
Premio BAFTA 2014:
Miglior attore non protagonista a Barkhad Abdi






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