Eroe per caso (1992)
- michemar

- 24 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 giu 2023

Eroe per caso
(Hero) USA 1992 commedia 1h59’
Regia: Stephen Frears
Sceneggiatura: David Webb Peoples
Fotografia: Oliver Stapleton
Montaggio: Mick Audsley
Musiche: George Fenton
Scenografia: Dennis Gassner
Costumi: Richard Hornung
Dustin Hoffman: Bernie LaPlante
Geena Davis: Gale Gayley
Andy García: John Bubber
Joan Cusack: Evelyn LaPlante
Kevin J. O'Connor: Chucky
Maury Chaykin: Winston
Stephen Tobolowsky: James Wallace
Christian Clemenson: James Conklin
Tom Arnold: Chick
Warren Berlinger: giudice Goines
Cady Huffman: hostess Leslie
Susie Cusack: Donna O'Day
James Madio: Joey LaPlante
Richard Riehle: Robinson
TRAMA: Bernie, un ladruncolo che sta per andare in carcere, salva i 54 passeggeri di un aereo precipitato e tra questi c’è anche una popolare giornalista tv che gli cambia la vita. Almeno per il momento.
Voto 6,5

Bernie LaPlante è un perdente, per tutta la vita, un loser, come dicono gli anglosassoni. Ma non gliene importa nulla. È solo un piccolo ladro di Chicago la cui moglie lo ha cacciato, il cui figlio non lo ammira e il cui futuro è una condanna al carcere per ricettazione. Poi, una sera piovosa in cui lui aveva promesso al figlio di portarlo alla partita, un aereo di linea fa un atterraggio di fortuna nei pressi della strada che sta percorrendo e, sebbene non sia un eroe, non fa altro che spingere la porta di emergenza dell'aereo e salvare così diversi passeggeri, tra cui la giornalista televisiva Gale Gayley. Quindi sparisce nel buio della pioggia. La reporter, alla ricerca di un bel personaggio da santificare nelle cronache ed ottenere così un buon successo di audience come inviata della TV, gli dà subito la caccia soprannominandolo “l'angelo del volo 104”. Quando finalmente lo rintraccia si ritrova con un semplice barbone, che adeguatamente istruito ed esaltato, lei fa diventare una star nazionale. A complicare la situazione ci pensa un terzo incomodo, John Bubber, un altro poveraccio che vuole approfittare dell’occasione che il destino gli propone.

Dunque, riflettiamo bene: è la trama di un film oppure è il riassunto di un servizio speciale “della nostra inviata sul posto” che i vari canali Rai o Mediaset mandano in onda ogni pomeriggio, collegandosi sul posto? A prescindere che l’ospite abbia compiuto un gesto importante o meno, l’importante è fare notizia, esagerare e intrattenere il pubblico ad occhi spalancati nel frattempo che si possa mandare in onda qualche spot pubblicitario. E così si crea “il personaggio”. Che, tra l’altro, viene rincorso dalle diverse reti televisive che se lo vogliono rubare a suon di ricompense. In verità è semplicemente il format della TV dello spettacolo inventata di sana pianta negli studi televisivi americani e che abita da tempo anche da noi.

Il caustico Stephen Frears sa mettere alla berlina questa TV e nello stesso tempo intrattenerci bene con una storia simpatica, coadiuvato da attori eccellenti, a cominciare da quel sornione dalle mille risorse di Dustin Hoffman che trova uno di quei personaggi che hanno fatto la sua fortuna, in buona parte chiacchieroni e imbroglioni, a cominciare dal suo gigantesco Ratso di Un uomo da marciapiede. La regia non va però oltre la commedia simpatica e la leggera satira sociale, ottimamente recitata non solo dal simpatico Hoffman, ma anche dal duo Geena Davis e Andy García.






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