Forrest Gump (1994)
- michemar

- 29 dic 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 23 feb 2024

Forrest Gump
USA 1994 commedia 2h22'
Regia: Robert Zemeckis
Soggetto: Winston Groom (romanzo)
Sceneggiatura: Eric Roth
Fotografia: Don Burgess
Montaggio: Arthur Schmidt
Musiche: Alan Silvestri
Scenografia: Rick Carter
Costumi: Joanna Johnston
Tom Hanks: Forrest Gump
Robin Wright: Jenny Curran
Gary Sinise: ten. DanTaylor
Sally Field: mamma Gump
Mykelti Williamson: Benjamin Beauford "Bubba" Blue
Haley Joel Osment: Forrest Gump, Jr.
Michael Conner Humphreys: Forrest da bambino
Hanna R. Hall: Jenny da bambina
TRAMA: Forrest Gump è un ragazzo del Sud, un po' tardo, che parla lentamente e che, grazie alla sua bontà e a un inguaribile ottimismo, diventa una star del football, un eroe di guerra, un atleta, un milionario e sposa anche la ragazza dei suoi sogni. Nel corso della sua vita Forrest ha l'opportunità di conoscere i grandi leader del suo tempo, da Nixon a Lennon; viaggia dal Vietnam a Washington, dalla Repubblica Cinese a Londra, a New York.
Voto 7,5

Destreggiandosi tra la capacità di trovare il lato positivo in ogni situazione come il Candide di Voltaire o la quieta saggezza del Chance il Giardiniere di Oltre il giardino, il regista Robert Zemeckis e lo sceneggiatore Eric Roth disegnano la indimenticabile sagoma di Forrest Gump, un ritratto tutto americano in equilibrio fra la dabbenaggine e la sensibilità, fra la tenacia e la semplicità. Il perfetto Tom Hanks corre, corre e ci fa attraversare decenni della storia americana. È come se il regista ci rinarrasse la Storia con un occhio più buono, meno aggressivo, più pacifista, in un mondo dominato dall'affetto e dall'innocenza che non è che non esistono più ma solo perché sono sopraffatte dall'arroganza e dalla voglia di arrivare primi.

Ma cos'è esattamente questo film? È una corsa veloce nella storia americana dagli anni ‘50 agli ‘80, un'epica colorata dei fatti e dei personaggi del recente passato attraverso gli occhi dell’omonimo protagonista. Il tutto tenuto insieme dalla regia intelligente, anche se a tratti sentimentale, di Robert Zemeckis e dall'eccellente interpretazione di Tom Hanks. Incontriamo per la prima volta Forrest - un uomo consapevole del suo quoziente di intelligenza molto basso ma anche un'adorabile idiota - seduto su una panchina mentre aspetta l'autobus che lo porta dalla sua amica d'infanzia Jenny. Nell'attesa racconta la storia della sua vita a una serie di persone che si siedono accanto a lui. E che storia! Sua madre ha corretto la sua andatura con un apparecchio ortopedico ma nulla ha potuto con il cervello, gli ha però insegnato a difendersi dallo scherno con il motto: “Stupido è chi lo stupido fa”.

Forrest vive in prima persona molti degli avvenimenti più importanti del periodo. Tutto inizia il giorno in cui scopre di poter correre molto velocemente e instancabilmente (nel tentativo di sfuggire coetanei, l'apparecchio che ha fissato le gambe va in pezzi e lui corre via) e di poter usare questo suo talento nel football. Nel 30 anni che seguono egli prende a correre ogni volta che le difficoltà sembrano sopraffarlo. Incontra il presidente Kennedy, Johnson e Nixon, diventa un eroe in Vietnam, ha la fortuna anche nelle attività imprenditoriali. Nel frattempo sogna di incontrare di nuovo l'amata Jenny, che milita nella controcultura americana, protesta contro la guerra e fa uso di droga. Il rapporto fra i due non è scontato: lei sembra comparire solo quando le serve aiuto, cosa che la rende un personaggio non sempre gradevole, ma forse maggiormente attendibile.


Il film dà il meglio di sé come storia commovente di un uomo candido e onesto e come meditazione sull'ultima metà del secolo scorso con montaggi realizzati al computer grazie ai quali Tom Hanks compare, con effetti esilaranti, in filmati d'epoca di eventi memorabili. L’Oscar premia questa simpatica e melanconica opera con sei statuette per il film, il regista, Tom Hanks (già reduce del trionfo l’anno precedente con Philadelphia), lo sceneggiatore, il montaggio e ovviamente per gli effetti speciali.

Riconoscimenti
1995 - Premio Oscar
Miglior film
Migliore regia
Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Migliore sceneggiatura non originale
Miglior montaggio
Migliori effetti speciali
Candidatura miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Candidatura migliore fotografia
Candidatura migliore scenografia
Candidatura miglior trucco
Candidatura miglior sonoro
Candidatura miglior montaggio sonoro
Candidatura migliore colonna sonora
1995 - Golden Globe
Miglior film drammatico
Migliore regia
Miglior attore in un film drammatico a Tom Hanks
Candidatura miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Candidatura miglior attrice non protagonista a Robin Wright
Candidatura migliore sceneggiatura
Candidatura miglior colonna sonora






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