Finale a sorpresa - Official Competition (2021)
- michemar

- 2 set
- Tempo di lettura: 3 min

Finale a sorpresa - Official Competition
(Competencia oficial) Argentina, Spagna 2021 commedia 1h55’
Regia: Mariano Cohn, Gastón Duprat
Sceneggiatura: Mariano Cohn, Gastón Duprat, Andrés Duprat
Fotografia: Arnau Valls Colómer
Montaggio: Alberto del Campo
Musiche: Eduardo Cruz
Scenografia: Alain Bainée
Costumi: Wanda Morales
Penélope Cruz: Lola Cuevas
Antonio Banderas: Félix Rivero
Oscar Martínez: Iván Torres
José Luis Gómez: Humberto Suárez
Manolo Solo: Matias
Nagore Aramburu: Julia
Irene Escolar: Diana Suárez
Pilar Castro: Violeta
Koldo Olabarri: Dario
Juan Grandinetti: Ariel
TRAMA: Un ricco uomo d’affari assume una famosa regista per realizzare un film di grande successo.
VOTO 6,5

I registi argentini Gastón Duprat e Mariano Cohn, con il co-sceneggiatore Andrés Duprat (uomo di cultura della stessa nazionalità e, a quanto risulta, è il direttore del Museo nazionale delle belle arti di Buenos Aires) con un titolo (Competizione ufficiale) che richiama un’idea artistica importante effettuano invece un’operazione per satireggiare sui miti sulla creazione cinematografica come processo esteso di combattimento spietato. In buona sostanza, vogliono dimostrare come il cinema si prenda tanto sul serio ma per le ragioni sbagliate.
Un milionario, infatti, desideroso di ergere presuntuosamente un monumento artistico di prestigio a se stesso e insiste solo per il meglio, sceglie un romanzo acclamato e assume una regista donna vincitrice della Palma d’Oro. Il che, tranne che negli ultimi anni del secondo ventennio del XXI secolo, è la più rara delle razze. Sceglie pure due protagonisti maschili diversamente pomposi per interpretare due fratelli in guerra. Uno è la star internazionale Félix, interpretato da Antonio Banderas, che, stando al gioco della sceneggiatura, fa una parodia di se stesso con gusto come un vecchio playboy impertinente. Banderas è il bersaglio di una delle battute più astute del film, come si può notare nel film, quando il co-protagonista di Félix, l’eminenza scenica Iván, altro vanitoso personaggio, sbuffa all’idea che l’altro si reputi un simbolo latino nello star system di Hollywood (e questa è un’altra bella stoccata alla fama dello stesso Banderas).
Il pomposo Iván (interpretato dall’ottimo Oscar Martínez, che ha vinto il premio come miglior attore a Venezia nel 2016 per l’eccellente Il cittadino illustre degli stessi registi, è il loro attore preferito) sogghigna all’idea delle cerimonie di premiazione, ma prova segretamente il discorso degli Oscar magnificamente autocelebrativo. Tanto si sente sicuro di emergere non solo su quel set ma anche in campo internazionale. Il quadro si complica psicologicamente ancor di più perché la regista Lola Cuevas (Penélope Cruz) adotta metodi di direzione alquanto bizzarri e fa di tutto per aizzarli l’uno contro l’altro, alimentando perfino le tensioni sessuali nella scena in cui devono baciare la protagonista femminile, lei che è lesbica, facendoli indispettire maggiormente.
Come si può notare, c’è molta ironia e sarcasmo nella sceneggiatura dei tre autori ed è facilmente immaginabile quello che ne scaturisce, con litigi, dissapori, minacce di rinunce, mentre il magnate si innervosisce sempre più, lui, Humberto Suárez (José Luis Gómez), che sognava chissà che successo, abituato ad essere un leader dell’industria farmaceutica che voleva celebrare sontuosamente i suoi 80 anni. Una parodia, un eccesso tragicomico, ma anche un panorama triste del cinema, come a voler scoprire gli altarini del backstage dei set cinematografici. Pura satira.
Il Suárez finanziatore aveva pensato di investire nella più grande “película” che si potesse girare, con la più grande e premiata regista in circolazione, la più grande star commerciale del momento (che sarebbe il Félix di Banderas) e il più grande attore della storia l’Iván di Martínez, maestro riconosciuto di tutti gli altri attori. Ed invece succede di tutto. Ma quello non atteso.
Passando per una serie di prove sempre più eccentriche, Félix e Iván devono confrontarsi non solo tra loro, ma anche con il peso della propria fama. Chissà chi avrà la meglio e chissà se si riuscirà a girare il film.

Presentato in concorso al Festival di Venezia 2021, il film ha avuto candidature ai premi anche ai Goya 2023 per la fotografia e al Festival di San Sebastián 2021 come miglior film.
Caustico e divertente: i duetti dei due divi sono tristemente comici ma la Cruz è scatenata come non si vede mai!

























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