Fratello, dove sei? (2000)
- michemar

- 13 nov
- Tempo di lettura: 3 min

Fratello, dove sei?
(O Brother, Where Art Thou?) UK, Francia, USA 2000 commedia 1h46’
Regia: Joel e Ethan Coen
Sceneggiatura: Joel e Ethan Coen
Fotografia: Roger Deakins
Montaggio: Tricia Cooke, Joel e Ethan Coen
Musiche: T Bone Burnett, Carter Burwell
Scenografia: Dennis Gassner
Costumi: Mary Zophres
George Clooney: Everett Ulysses McGill
John Turturro: Pete Hogwallop
Tim Blake Nelson: Delmar O’Donnell
John Goodman: Big Dan Teague
Holly Hunter: Penelope “Penny Wharvey” McGill
Chris Thomas King: Tommy Johnson
Charles Durning: Pappy O’Daniel
TRAMA: Nel profondo sud degli Stati Uniti negli anni 30, tre prigionieri evasi con la legge alle calcagna vanno alla ricerca di un tesoro nascosto.
VOTO 7

Everett Ulysses McGill, un criminale di poco conto dotato di una verve oratoria che gli altri se la sognano, quindi il più vispe e intelligente, ha qualche difficoltà ad abituarsi al regime di vita impostogli da una condanna ai lavori forzati nel Mississippi. Affatto intenzionato a spaccare pietre, Everett fugge dalle fila dei prigionieri incatenati, insieme a un duo di incapaci perdenti: il dolce e ingenuo Delmar e il disadattato Pete. Durante la loro corsa verso la libertà, uniti dalla promessa di dividere un tesoro sepolto, i tre si imbarcano in una straordinaria avventura. Ancora incatenati e senza niente da perdere, si danno a una fuga mozzafiato e intraprendono un viaggio incredibile disseminato di esperienze elettrizzanti e incontri con strani personaggi.


Teatro dell’assurdo, dove i mattacchioni dei Coen si son divertiti a riscrivere la storia di Ulisse e della sua Odissea per tornare a casa (eh sì, c’è anche Ulysses e Penelope...). Ovviamente buona parte del cast è composta dai soliti amici che fanno parte della loro combriccola, a cominciare dall’amico fraterno George Clooney. Attenzione però: a sentir loro, i fratelli Coen dicono di non aver mai letto l’Odissea e di aver piuttosto attinto, per questa bislacca versione del poema omerico, alle sue innumerevoli trasposizioni; o, meglio, all’idea dell’opera che ci si può fare tramite la sua penetrazione nella cultura popolare.


Veritiero o no, fa venire in mente quanto la tradizione popolare americana sia lontana (e ignorante) da quella del vecchio continente e, per di più, questa tradizione viene rinforzata proprio dal titolo originale, che – come si può notare – è in inglese arcaico: O Brother, Where Art Thou?


Un film totalmente on the road, con l’impomatato Ulysses Everett McGill (George Clooney, premiato con un Golden Globe) e i suoi compagni di sventura, il solito stralunato John Turturro e Tim Blake Nelson, una garanzia come spalla, alla ricerca di un tesoro fantomatico e inesistente in avventure tra il grottesco e l’idiozia, tra razzismo e corruzione, tra la Grande Depressione e il contrabbando alcolico, tra KKK e lunghi viaggi in treno, tra country e bluegrass. Tutto nel cuore più profondo della mitica America. E con una donna matta quanto loro, la Penelope detta “Penny” della adattissima Holly Hunter, che aspetta il suo Ulisse. Un’ultima annotazione: poteva mancare John Goodman? Certo che no!


Divertente e paradossale, degno della firma dei due fratelli, con momenti di puro spasso e un George Clooney in piena forma, come sempre esuberante e degna comparsa dei Coen. Secondo me un’opera un tantino sottovalutata: meriterebbe maggior attenzione, pur rimanendo un dei film non all’altezza dei loro migliori. Ma questo non vuol dire nulla: è divertente e basta.


Riconoscimenti
Oscar 2001
Candidatura alla miglior sceneggiatura non originale
Candidatura alla miglior fotografia
Golden Globe 2001
Miglior attore in un film commedia o musicale a George Clooney
Candidatura al miglior film commedia o musicale
BAFTA 2001
Candidatura alla migliore sceneggiatura originale
Candidatura alla migliore fotografia
Candidatura alla migliore scenografia
Candidatura alla migliore colonna sonora
Candidatura ai migliori costumi






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