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French Kiss (1995)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 19 ott
  • Tempo di lettura: 3 min
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French Kiss

UK, USA, Francia 1995 commedia 1h51’

 

Regia: Lawrence Kasdan

Sceneggiatura: Adam Brooks

Fotografia: Owen Roizman

Montaggio: Joe Hutshing

Musiche: James Newton Howard

Scenografia: Jon Hutman

Costumi: Joanna Johnston

 

Meg Ryan: Kate

Kevin Kline: Luc Teyssier

Timothy Hutton: Charlie Lytton

Jean Reno: ispettore Jean-Paul Cardon

François Cluzet: Bob

Suzan Anbeh: Juliette

Renee Humphrey: Lilly

Michael Riley: Campbell

Élisabeth Commelin: Claire

Miquel Brown: sergente Patton

 

TRAMA: Lei, americana, è fidanzata con un canadese che a Parigi si messo con un’altra. Allora lei, che ha una paura dell’aereo, vola a Parigi e durante il volo conosce un truffatore francese che si serve di lei per far passare, a sua insaputa, una collana rubata alla dogana.

 

VOTO 6,5


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Meg Ryan è Kate: maestra tutta casa e allergie, con una fobia per il volo, il fumo passivo e… i francesi. Eppure, per amore del fidanzato Charlie (Timothy Hutton), decide di affrontare l’incubo e volare a Parigi. Spoiler: non ce la fa. Lui parte, lei resta. Tempo due giorni e lui la chiama per dichiarare che vuole sposarla in Francia. E adesso come deve fare? È un dramma. Kate deve farsi forza e sale sul primo volo. Ma accanto a lei c’è Luc (Kevin Kline), francese disordinato, ladro di vodka e di cuori. Le fa una diagnosi da psicologo da strapazzo: “Tu hai paura della vita, ti vesti come un coniglietto impaurito!


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Arrivati a Parigi, Luc le infila di nascosto una collana di diamanti nello zaino (!) e mentre lei rincorre Charlie, lui rincorre lei. Ma attenzione: Charlie non è stato con le mani in mano ed è già tra le braccia di un’altra, Juliette (Suzan Anbeh), una bellezza da copertina. Kate sviene, viene derubata, e Luc si offre di aiutarla a recuperare tutto, compreso l’ex fidanzato.


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Così parte il road trip verso la Costa Azzurra, tra paesaggi da cartolina, formaggi puzzolenti che diventano delizie, e un francese che inizia a brillare più dei diamanti. E quando Kate si accorge che forse Luc è più interessante di Charlie, chi torna a farsi vivo? Ma Charlie, ovviamente. Nel frattempo, quel delinquentello di Luc è inseguito dall’ispettore Jean-Paul Cardon (Jean Reno) che non vede l’ora di ammanettarlo.


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Kevin Kline, in forma smagliante, è un Clouseau in salsa romantica, con un accento francese da cartone animato. Meg Ryan è sempre la Sally corteggiata da Harry, adorabile, nevrotica quanto basta ma i due insieme, incredibilmente, tra litigi, battute e occhiatacce, fanno scintille. Non è il film più passionale del secolo, ma è una commedia romantica che sa essere dolce, buffa e piena di cliché adorabili.


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La colonna sonora è complice furba e adatta, un mix sognante tra Louis Armstrong (La Vie en Rose), Toots Thielemans (I Love Paris), Paolo Conte (Via con me) e persino Kline che canta “La Mer”. Forse è merito della musica o forse del formaggio, chissà, di certo è una combinazione magica di ingredienti che produce una commedia che fa sorridere continuamente, brillante, spumeggiante come un calice di champagne. In una parola piacevole.


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Romanticismo e cucina. “Un bacio è così intimo. Forse ci si può anche distaccare da tutto il resto, ma un bacio: due labbra che si uniscono, il respiro che si confonde con l’anima.” “Il vino è come la gente: la vigna raccoglie le influenze della vita che hai intorno, le assorbe, e così acquista la sua personalità.


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Lawrence Kasdan, che si dedicava a western nostalgici e commedie simpatiche (ma che aveva esordito con un thriller molto erotico, Brivido caldo) orchestra bene le argomentazioni e dirige facile due attori in gran forma e attrattivi. Meg Ryan e Kevin Kline sono in perfetta sintonia e, partendo da due poli opposti, formano una coppia formidabile. Certo, la sceneggiatura è semplice e poco ricercata, senza grandi pretese, ma sono un paio di orette davvero piacevoli.

 


 
 
 

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