I ragazzi stanno bene (2010)
- michemar

- 14 set 2023
- Tempo di lettura: 4 min

I ragazzi stanno bene
(The Kids Are All Right) USA/Francia 2010 dramma 1h46’
Regia: Lisa Cholodenko
Sceneggiatura: Lisa Cholodenko, Stuart Blumberg
Fotografia: Igor Jadue-Lillo
Montaggio: Jeffrey M. Werner
Musiche: Carter Burwell
Scenografia: Julie Berghoff
Costumi: Mary Claire Hannan
Julianne Moore: Jules
Annette Bening: Nic
Mark Ruffalo: Paul
Mia Wasikowska: Joni
Josh Hutcherson: Laser
Yaya DaCosta: Tanya
Kunal Sharma: Jai
Eddie Hassell: Clay
Zosia Mamet: Sasha
TRAMA: Jules e Nic sono una coppia, madri di due ragazzi concepiti tramite inseminazione artificiale. Quando la figlia maggiore, Joni, compie diciotto anni, il fratello minore Laser, di quindici, la convince a contattare la banca del seme al fine di scoprire chi sia il loro padre biologico. I ragazzi scoprono che si tratta di Paul, un quarantenne ristoratore donnaiolo che vive alla periferia di Los Angeles. Quando Nic e Jules scoprono l'accaduto sono costrette loro malgrado ad introdurre Paul nel loro ménage familiare.
Voto 7

I figli stanno bene e se stanno bene va tutto bene, anche in una famiglia che sta incontrando delle asperità. Perché loro, normalmente, sono sempre più avanti e più disponibili. Jules (Julianne Moore) e Nic (Annette Bening) sono una coppia: la seconda è una donna in carriera mentre la prima ha scelto per amore, come succede in una qualsiasi altra famiglia, di dedicarsi alla casa e alla educazione di Joni (Mia Wasikowska), figlia biologica di Nic, e Laser (Josh Hutcherson), figlio biologico di Jules, ma entrambi concepiti attraverso l'inseminazione artificiale utilizzando un unico donatore anonimo. Tutti con caratteri diversi: Nic è fredda, Jules più affettuosa ma si sente ormai sacrificata in un ruolo troppo ristretto e ha voglia di rimettersi a lavorare utilizzando finalmente la sua laurea in architettura; Joni è una ragazza disciplinata e dedita agli studi, pronta per il college e questa è la sua ultima estate spensierata, Laser un ribelle dal cuore d’oro. Come si può immediatamente notare, tutto funziona alla meraviglia, pur con i normali problemi di un nucleo familiare che affronta le difficoltà quotidiane.
I ragazzi sono a conoscenza delle circostanze del loro concepimento e sotto la spinta della curiosità ma soprattutto per avere più notizie del loro genitore maschio, si mettono ad indagare sulle loro origini presso la banca del seme ed è così che vengono a conoscere il papà: un uomo alquanto spensierato, donnaiolo, quasi hippie, amante della moto, ristoratore appassionato di cucina biologica. Nonostante sia colto alla sprovvista quando riceve una chiamata all'improvviso che lo informa che i suoi due “figli” vorrebbero incontrarlo, Paul (Mark Ruffalo) è incuriosito dalla situazione e accetta. Presto, lui, Joni, Laser, Nic e Jules sono seduti a un tavolo a mangiare e, mentre Paul lega con i giovani e Jules, Nic reagisce male e si dimostra risentita e sospettosa. Lei è possessiva, gelosa e, secondo lei, Paul sta entrando in un'area in cui non avrebbe il diritto di inserirsi. Le cose si complicano ancora di più quando gli sguardi significativi tra Jules e Paul indicano una certa e inaspettata (anche per la donna) simpatia decisamente eterosessuale. È davvero una novità, un piccolo terremoto nel trantran della vita. Temporali in arrivo?
Osservando e ascoltando, si può facilmente intuire che una famiglia composta da persone a prescindere dal sesso è una normale unione di individui che vivono e si amano come tutti, è l’ennesima dimostrazione di quanto siano infondati i pregiudizi che albergano ancora nel XXI secolo nell’intimo (e purtroppo anche fuori) di tanti di noi. E, attenzione, i ragazzi stanno bene! Per loro è la normalità e con tranquillità voglio venire in contatto con il donatore, stabilendo un rapporto sincero e di simpatia. Il loro primo incontro rivela, giustamente, un attimo di imbarazzo, ma dopo, sciolto il ghiaccio come suol dire, la situazione diventa fluida e piacevole, in piena armonia. Tranne per le sensazioni della partner che si sente trascurata come, appunto, si sentirebbe un componente di una qualsiasi coppia “tradizionale” (si dovrebbe smettere di usare questo termine) se avvertisse il dubbio di essere tradito. La brava Lisa Cholodenko (che parla per esperienza diretta, essendosi dichiarata lesbica e ciò, sia chiaro, non significa nulla) esplora ed espone con chiarezza e sensibilità questi rapporti, sia quelli precedenti che quelli seguenti all’incontro con Paul.
Un po’ dramma e un po’ commedia, un po’ di alti e un po’ di bassi, ma tanta normalità, in un quadro che colora un gruppo di persone che affronta la vita e le sue curve, perché non è che si vada sempre dritto. Per la riuscita dell’apprezzabile operazione, prima di tutto il merito va alla regista, ma è la composizione che funziona a meraviglia e basta leggere i nomi degli interpreti. Julianne Moore e Annette Bening sposano la causa in maniera splendida, adattandosi ai ruoli con grande duttilità, sapendo esprimere con efficacia le varie tonalità di sensazioni e sentimenti i vari momenti della storia. E se Josh Hutcherson è un valido attore per il personaggio in crescita, gli elogi per Mia Wasikowska sono d’obbligo, perché è un’attrice capace di differenti registri, sempre esprimendosi al meglio.
Le performance sono solide su tutta la linea, anche se ci sono alcuni casi in cui Annette Bening appare inutilmente stridula (strepitosa al cambio di espressione da sorridente e incazzata) mentre Julianne Moore crea un personaggio di profondità a causa delle sue caratteristiche caratteriali. Mark Ruffalo ha la parte più difficile in quanto deve mostrare come lo stile di vita bohémien di Paul si trasformi per l'improvviso afflusso di emozioni inaspettate e di conseguenza il suo ruolo è il più apertamente comico, anche se ci sono scene che richiedono esibizione di cuore e anima. Un misto, insomma, proprio com’è la vita di tutti noi.
Ed era forse questo il vero compito che si era prefissato Lisa Cholodenko, autrice coraggiosa per affrontare il tema con grazia, anzi anche con troppa dolcezza per non infastidire, e in ogni caso ha fatto bene perché l’arretratezza culturale e mentale è dura da combattere.
Bravi tutti.

Riconoscimenti
2011 - Premio Oscar
Candidatura miglior film
Candidatura miglior attrice protagonista a Annette Bening
Candidatura miglior attore non protagonista a Mark Ruffalo
Candidatura migliore sceneggiatura originale
2011 - Golden Globe
Miglior film commedia o musicale
Miglior attrice in un film commedia o musicale a Annette Bening
Candidatura miglior attrice in un film commedia o musicale a Julianne Moore
Candidatura migliore sceneggiatura






















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