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Il divo (2008)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 23 dic 2024
  • Tempo di lettura: 4 min
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Il divo

Italia/Francia 2008 biografico/grottesco 1h50’

 

Regia: Paolo Sorrentino

Sceneggiatura: Paolo Sorrentino

Fotografia: Luca Bigazzi

Montaggio: Cristiano Travaglioli

Musiche: Teho Teardo

Scenografia: Lino Fiorito

Costumi: Daniela Ciancio

 

Toni Servillo: Giulio Andreotti

Anna Bonaiuto: Livia Danese

Giulio Bosetti: Eugenio Scalfari

Flavio Bucci: Franco Evangelisti

Carlo Buccirosso: Paolo Cirino Pomicino

Giorgio Colangeli: Salvo Lima

Alberto Cracco: Mario Canciani

Piera Degli Esposti: Vincenza Enea

Lorenzo Gioielli: Mino Pecorelli

Paolo Graziosi: Aldo Moro

Gianfelice Imparato: Vincenzo Scotti

Massimo Popolizio: Vittorio Sbardella

Aldo Ralli: Giuseppe Ciarrapico

Giovanni Vettorazzo: Roberto Scarpinato

Orazio Alba: Gaspare Mutolo

Fernando Altieri: Oscar Luigi Scalfaro

Gaetano Balistreri: Tommaso Buscetta

Dezio Bettini: Licio Gelli

Pietro Biondi: Francesco Cossiga

Claudio Bonis: Pippo Calò

Achille Brugnini: Fiorenzo Angelini

Simone Carella: Rino Formica

Domenico Centamore: Balduccio Di Maggio

Michele Chiadò: Giovanni Pellegrino

Paolo De Giorgio: Stefano Bontate

Renato Di Pietro: Stefano Rodotà

Lombardo Fornara: Michele Sindona

Domenico Gennaro: Francesco Marino Mannoia

 

TRAMA: La vicenda politica e umana del senatore a vita Giulio Andreotti, nel periodo compreso tra la fine del suo settimo governo e l’inizio del processo per associazione mafiosa nel quale era imputato.

 

Voto 7,5


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Cosa ci vuole per girare un film su un personaggio del calibro di Giulio Andreotti? Incoscienza, presunzione, coraggio, sfrontatezza? Guardando questo film si intuisce che Paolo Sorrentino ha avuto un po’ di tutto ma anche tantissima ironia, senso del grottesco e, perché no, sarcasmo. In fondo, è solo (si fa per dire) il ritratto di Giulio Andreotti, il leader della Democrazia Cattolica Italiana che dominò la scena politica per più di cinquant’anni. Nominato sette volte presidente del consiglio e 25 volte ministro, questa figura mitica è lo specchio della storia italiana della cosiddetta Prima Repubblica, il prodotto di una società dominata dal governo ufficiale, dalle logge massoniche, dal Vaticano e dalla mafia. Almeno a quanto vuol dimostrare la tesi del film.



Già con L’uomo in più (2001), del regista si poteva notare una certa predilezione per i personaggi il cui destino era tracciato, ma il cui egocentrismo e condiscendenza finivano per avere la meglio su di loro. Le conseguenze dell’amore rivelava invece una nuova estetica visiva, una bellezza sofisticata che lo accompagnerà per sempre. Con questo film, firma la sua opera più compiuta (fino a quel momento), quella che probabilmente gli ha dato il riconoscimento internazionale. Innanzitutto salta agli occhi la precisione della ricostruzione e la ricchezza delle informazioni storiche: decine di personaggi reali, tutti ritratti con la massima convinzione ma esaltati ed accentuati nelle loro caratteristiche. Altrimenti il film non sarebbe stato né grottesco né cattivo (in senso sorrentiniano).



Interpretato magistralmente da Toni Servillo, l’Andreotti del duo regista-interprete è un uomo gelido e incrollabile, incarnazione di un machiavellismo politico unito a una fede infallibile (“Non credo al caso. Credo solo nella volontà di Dio”). Calcolatore, indecifrabile, suscita fascino e repulsione allo stesso tempo. Ma l’obiettivo finale è l’ambiguità del personaggio, dimostrata a cominciare dalla scena in cui il protagonista pronuncia una confessione frenetica, lasciando allo spettatore il compito di giudicare se si tratti di un sogno o di una realtà, e ancora attraverso gli spaccati della vita di coppia formata da Andreotti e sua moglie.



La sceneggiatura è curatissima e funziona poiché ci permette di cogliere meglio tutta la complessità del personaggio. E in questo, Sorrentino non sbaglia mai, neanche oggi. Smorfie, tic, salti, balletti, dialoghi tra i tanti personaggi che sembrano maschere paradossali: il regista sfrutta tutte le armi del sarcasmo della sua scrittura pungente per trasformare il dramma politico in una sorta di commedia all’italiana disarmante. Merito di una messa in scena potente.



Secondo il mio modesto parere, resta un film cinico, scritto benissimo, recitato perfettamente dal punto di vista che voleva l’autore, con un montaggio e una colonna sonora che vanno a braccetto con tutto il resto. Le musiche composte da Theo Teardo, per esempio, con prevalenza di archi (viole, violoncelli, contrabbassi, violini) sono infatti pacatamente sinistre e non manca l’effetto stridente di alcuni pezzi dance/pop.

Gli attori? Uno show. Come Andreotti/Servillo, la rappresentazione incarnata del Potere. Praticamente un Divo!


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Riconoscimenti

Festival di Cannes 2008

Premio della giuria a Paolo Sorrentino

Premio Vulcain a Luca Bigazzi e Angelo Raguseo

David di Donatello 2009

Miglior attore protagonista a Toni Servillo

Migliore attrice non protagonista a Piera Degli Esposti

Migliore fotografia

Miglior colonna sonora

Migliori trucco

Migliori acconciature

Migliori effetti speciali visivi

Candidatura miglior film

Candidatura migliore regia

Candidatura migliore sceneggiatura

Candidatura miglior produttore

Candidatura miglior attore non protagonista a Carlo Buccirosso

Candidatura migliore scenografia

Candidatura migliori costumi

Candidatura miglior montaggio

Candidatura miglior sonoro

Nastro d'argento 2009

Regista del miglior film a Paolo Sorrentino

Migliore produttore

Migliore sceneggiatura

Migliore attore protagonista a Toni Servillo

Candidatura migliore attrice non protagonista ad Anna Bonaiuto

Candidatura migliore fotografia

Candidatura miglior scenografia

Candidatura miglior montaggio

Candidatura migliore sonoro in presa diretta

Ciak d'oro 2009

Miglior regia

Miglior attore protagonista a Toni Servillo

Miglior attore non protagonista a Carlo Buccirosso

Miglior manifesto

Miglior produttore

Candidatura migliore attrice non protagonista ad Anna Bonaiuto

Candidatura migliore sceneggiatura

Candidatura migliore scenografia

Candidatura migliore fotografia

Candidatura migliore montaggio

Candidatura migliori costumi

Candidatura migliore colonna sonora

Premio Oscar 2010

Candidatura miglior trucco

European Film Awards 2008

Miglior attore a Toni Servillo

Candidatura miglior film

Candidatura miglior regista



 
 
 

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