Il fuggitivo (1993)

michemar
26 feb 2022
Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 lug

Il fuggitivo

(The Fugitive) USA 1993 thriller 2h10'

Regia: Andrew Davis

Soggetto: David Twohy (serie TV)

Sceneggiatura: Jeb Stuart, David Twohy

Fotografia: Michael Chapman

Montaggio: Don Brochu, David Finfer, Dean Goodhill, Dov Hoenig, Richard Nord, Dennis Virkler

Musiche: James Newton Howard

Scenografia: Maher Ahmad

Costumi: Aggie Guerard Rodgers

Harrison Ford: dr. Richard Kimble

Tommy Lee Jones: ten. Samuel Gerard

Jeroen Krabbé: dr. Charles Nichols

Joe Pantoliano: ag. Cosmo Renfro

Sela Ward: Helen Kimble

Julianne Moore: dr.ssa Anne Eastman

Andreas Katsulas: Frederick Sykes

TRAMA: Al rientro a casa, dopo un'operazione di emergenza, il chirurgo Richard Kimble, trova la moglie ferita a morte. Comincia l'incubo che rovinerà la sua vita: il dottore sarà infatti accusato dell'omicidio. Samuel Gerard, responsabile del caso, comincia a nutrire più di una simpatia nei confronti di Kimble e più di un dubbio sulla sua colpevolezza. Nonostante fin dall'inizio si proclami innocente, il chirurgo viene condannato alla pena capitale ma durante il trasporto al penitenziario scappa.

Voto 7

Le origini sono lontane nel tempo e bisogna risalire ai primi anni Sessanta quando una fortunata serie televisiva, andata in onda sul noto canale ABC con il titolo The Fugitive, ebbe un enorme successo, tanto da restare sugli scudi per quattro stagioni e per un totale di 120 episodi. Il protagonista era il dottor Richard Kimble, interpretato da David Janssen, attore che aveva alle spalle una discreta ma non eccezionale carriera cinematografica e un’altra serie televisiva. Dopo la grande affermazione che ebbe a disposizione, la sua carriera ebbe un notevole impulso soprattutto sul grande schermo e il suo viso lo riconoscevano tutti. La serie ebbe un rifacimento nel 2000 sulla CBS che però durò solo una stagione. Comunque, pare che non fosse tutta fantasia degli sceneggiatori, perché secondo alcune fonti giornalistiche la storia derivi da un fatto di cronaca realmente accaduto, ovvero l'omicidio di Marilyn Sheppard avvenuto nel 1954 nell'Ohio e dell'atto criminale fu accusato il marito, il medico Sam Sheppard.

Trent’anni dopo, la casa di produzione Kopelson Entertainment, con l’aiuto della distribuzione della Warner Bros, tentarono di riprendere il filo e ripetere il successo con un film diretto da Andrew Davis e interpretato da Harrison Ford e Tommy Lee Jones. Il regista veniva da buoni risultati di thriller e film d’azione (aveva lanciato le carriere di attori muscolari tipo Chuck Norris e Steven Seagal) ma era diventato noto con il bel film Uccidete la colomba bianca, con Gene Hackman, Joanna Cassidy e Tommy Lee Jones.

Il filo e il successo furono davvero centrati perché questo è un film caratterizzato da un tale ritmo - specialmente nella prima mezz'ora - che toglie il respiro. Il grande protagonista stavolta è Harrison Ford, perfetto con le sue tipiche espressioni da uomo che si sente abbandonato dal destino e dalla fortuna in una serie ininterrotta di rocambolesche disavventure, affiancato da uno di quegli attori che danno enorme spessore ai ruoli secondari e su cui il regista sapeva di affidarsi ciecamente: si tratta di Tommy Lee Jones, che come spesso gli succede si mangia la scena e vince l'Oscar e il Golden Globe.

Spettacolare e avvincente ancora oggi, con lo spettatore al corrente della innocenza del protagonista Richard Kimble, il film scorre veloce e appassionante. Ben diretto e ben recitato, è il cinema caratteristico degli anni Novanta.