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Il professore e il pazzo (2019)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 27 ott 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 2 feb

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Il professore e il pazzo

(The Professor and the Madman) Irlanda 2019 biografico 2h4’


Regia: Farhad Safinia (P.B. Shemran)

Soggetto: Simon Winchester (romanzo)

Sceneggiatura: Todd Komarnicki, Farhad Safinia, John Boorman

Fotografia: Kasper Tuxen

Montaggio: Dino Jonsäter

Musiche: Bear McCreary

Scenografia: Tom Conroy, Nenazoma McNamee

Costumi: Eimer Ni Mhaoldomhnaigh


Mel Gibson: James Murray

Sean Penn: William Chester Minor

Natalie Dormer: Eliza Merrett

Jennifer Ehle: Ada Murray

Eddie Marsan: sig. Muncie

Stephen Dillane: dott. Richard Brayne

Ioan Gruffudd: Henry Bradley

Steve Coogan: Frederick Furnivall

Laurence Fox: Philip Lyttelton Gell

Anthony Andrews: Benjamin Lowett

Lars Brygmann: Max Mueller

Jeremy Irvine: Charles Hall


TRAMA: La storia dietro la creazione del primo dizionario storico della lingua inglese da parte del professor James Murray, il cui lavoro è divenuto complicato per via della partecipazione del dottor W.C. Minor, paziente di un ospedale psichiatrico.


Voto 6


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È la storia vera del professor James Murray al quale viene affidata la redazione del primo dizionario al mondo che racchiuda tutte le parole di lingua inglese. Un compito spropositato per un intento davvero enorme. Per far ciò il professore avrà l'idea di coinvolgere la gente comune invitandola a mandare via posta il maggior numero di parole possibili. Arrivato però a un punto morto, riceve la lettera di William Chester, un ex professore, veterano di guerra, chirurgo e assassino, ricoverato in un manicomio perché giudicato malato di mente. Le migliaia di parole che il dottor Chester sta mandando via posta sono talmente fondamentali per la compilazione del dizionario che i due formeranno un'insolita alleanza che si trasformerà in una splendida amicizia.


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Un’opera che mitizza l’amicizia e l’alleanza nata tra le due lontane figure e che il regista iraniano Farhad Safinia, noto anche con lo pseudonimo di P. B. Shemran, racconta con un film fin troppo enfatizzato, mentre i due attore protagonisti ben noti affrontano l’impegno con impeto, specialmente Mel Gibson, che ama tanto queste avventure cinematografiche che possono anche vagamente avere il sapore dell’epico. È proprio una sua caratteristica. Mentre Sean Penn l’ho visto parecchio fuori ruolo, nascosto come l’altro dietro un barbone da studioso d’altri tempi.


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Il giudizio molto positivo avuto dal film in molte nazioni non mi trova d’accordo essendo secondo me alquanto inutilmente pomposo e parecchio bolso. In aggiunta c’è un commento musicale che sfiora l’assoluta invadenza.


Il gran cast di richiamo è uno spreco di nomi, motivo per cui ci si sarebbe aspettato ben altro, ma è proprio evidentemente a regia che credo abbia fallito la missione. Peccato.

Nel complesso, comunque, è vedibile.



 
 
 

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