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  • Immagine del redattoremichemar

Il talento di Mr. Ripley (1999)


Il talento di Mr. Ripley

(The Talented Mr. Ripley) USA 1999 thriller 2h19’

 

Regia: Anthony Minghella

Soggetto: Patricia Highsmith (romanzo)

Sceneggiatura: Anthony Minghella

Fotografia: John Seale

Montaggio: Walter Murch

Musiche: Gabriel Yared

Scenografia: Roy Walker

Costumi: Ann Roth, Gary Jones

 

Matt Damon: Tom Ripley

Gwyneth Paltrow: Marge Sherwood

Jude Law: Dickie Greenleaf

Cate Blanchett: Meredith Logue

Philip Seymour Hoffman: Freddie Miles

Jack Davenport: Peter Smith-Kingsley

James Rebhorn: Herbert Greenleaf

Sergio Rubini: ispettore Giovanni Roverini

Philip Baker Hall: detective Alvin MacCarron

Celia Weston: zia Joan

Stefania Rocca: Silvana

Ivano Marescotti: colonnello Verrecchia

Anna Longhi: signora Buffi

Rosario Fiorello: Fausto

Giuseppe Fiorello: fidanzato di Silvana

 

TRAMA: Tom Ripley accetta l'incarico del padre di Dickie e lo va a cercare in Italia dove pare che si sia rifugiato. Arrivato sul posto Tom conosce il ragazzo e la sua fidanzata Margie e viene attratto dal loro modo di vivere spensierato. Ben presto Tom entra nella vita di Dickie che infastidito lo caccia. Preso dall'ira Tom lo uccide e ne assume l'identità. Ma sulle sue tracce si mettono un amico e un poliziotto.

 

Voto 7



Per entrare nello spirito del film è necessario fare una considerazione di carattere generale sulla natura umana, specialmente di un certo tipo di persone predisposte verso la peculiarità trattata nel film. Infatti, per alcuni non è raro che abbiano delle capacità particolari, qualche attività per cui è naturalmente inclini. Per esempio, e questo è proprio il caso, la capacità in questione, che qui viene definita “talento”, è quella del protagonista del titolo portato con una prontezza e audacia a saper mentire, ingannare e spacciarsi per qualcuno che non è, forse per cancellare – e qui ci vorrebbe l’intervento dello psicologo - la bassa stima che ha di sé: meglio essere un falso qualcuno che un qualunque nessuno. Ambizione, falsità, delinquenza? Un po’ tutto, verrebbe da dire.



Siamo nel 1958 e Tom Ripley (Tom Ripley) è un giovane americano di umile estrazione e di buona cultura, ma molto sveglio e intelligente. Svolge con impegno lavori umili per mantenersi e si dimostra bendisposto e cordiale verso tutti. È un valido musicista e un bravo cantante, e possiede un particolare talento nelle imitazioni. Una sera viene chiamato a sostituire un amico pianista, rimasto infortunato, per suonare a una festa della buona società newyorkese e per l'esibizione indossa il blazer dell'Università di Princeton, avuta in prestito. A fine serata Tom viene avvicinato dall'armatore Herbert Greenleaf (James Rebhorn), che lo crede un compagno di università di suo figlio; il giovane non svela l'equivoco, tanto che l’uomo gli offre un lauto compenso per recarsi in Italia per convincere suo figlio Dickie a tornare negli Stati Uniti e agli affari familiari, giovane che vive un esilio dorato grazie alle rendite della ricca famiglia. Questi è un playboy affascinante e spensierato, e Tom, una volta rintracciato, si innamora immediatamente del suo stile di vita lussuoso e spregiudicato. Tuttavia, la relazione tra i due si complica.



Tom diventa ossessionato da Dickie (Jude Law) e inizia a imitarne il comportamento. Quando il ricco giovanotto inizia a stancarsi dell’altro, la situazione precipita: Tom uccide Dickie e assume la sua identità, cercando di nascondere il crimine e ingannare i suoi amici, tra cui la sofisticata Marge Sherwood (interpretata da Gwyneth Paltrow). La tensione cresce man mano che il millantatore si avvicina sempre di più al precipizio, cercando di mantenere il suo segreto e di sfuggire alla giustizia.



Il film è un viaggio nell’animo umano, in cui la linea tra bene e male si fa sempre più sottile. Si resta basiti osservando la semplicità con cui il giovanotto prende iniziative spericolate, la prontezza di spirito con cui reagisce alle varie situazioni: un attimo ed eccolo all’opera! È un thriller più che altro psicologico, che esplora la natura oscura dell’invidia, della brama di primeggiare e distinguersi, dell’identità multipla. La regia di Anthony Minghella, nonostante le difficoltà della trama, è impeccabile, con una fotografia che cattura la bellezza decadente dell’Italia e una colonna sonora evocativa. Per i costumi spicca il nome della premiatissima Ann Roth. Matt Damon offre una performance intensa e inquietante, mentre Jude Law brilla nel ruolo di Dickie, il ragazzo dorato che diventa la sua ossessione. I ruoli femminili vedono in primo piano le bellezze di Gwyneth Paltrow e di Cate Blanchett.



Quello di Minghella è un lavoro ottimamente riuscito che rimane impresso nello spettatore, con una trama avvincente e interpretazioni molto apprezzabili. Tom Ripley è il personaggio creato dalla fantasia di Patricia Highsmith protagonista di cinque dei suoi romanzi più famosi, che il cinema ha più volte portato sullo schermo. Minghella, all’apice della carriera dopo gli Oscar conquistati con Il paziente inglese, ne realizza una versione dal titolo omonimo un po’ più fedele al testo, ma apportando comunque modifiche sostanziali con l’inserimento di personaggi assenti nel libro. Lo splendido adattamento scritto e firmato dallo stesso regista, con cui ottenne un’altra candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, accentua l’approfondimento psicologico dei personaggi e, amplificandone in modo straordinario il ritratto introspettivo, denuncia e mette in primo piano dinamiche comportamentali diffuse tra esseri umani, pulsioni e desideri non sempre nobili, invisibili ai più.



Riconoscimenti

2000 - Premio Oscar

Candidatura miglior attore non protagonista a Jude Law

Candidatura migliore sceneggiatura non originale

Candidatura migliore scenografia

Candidatura migliori costumi

Candidatura miglior colonna sonora

2000 - Golden Globe

Candidatura miglior film drammatico

Candidatura migliore regia

Candidatura miglior attore in un film drammatico a Matt Damon

Candidatura miglior attore non protagonista a Jude Law

Candidatura migliore colonna sonora

2000 - Premio BAFTA

Miglior attore non protagonista a Jude Law

Candidatura miglior film

Candidatura migliore regia

Candidatura migliore attrice non protagonista a Cate Blanchett

Candidatura migliore sceneggiatura non originale

Candidatura migliore fotografia

Candidatura migliore colonna sonora



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