Killer Elite (2011)
- michemar

- 28 nov
- Tempo di lettura: 2 min

Killer Elite
UK, USA, Australia, Giordania, Marocco 2011 azione/thriller 1h56’
Regia: Gary McKendry
Soggetto: Ranulph Fiennes (The Feather Men)
Sceneggiatura: Matt Sherring
Fotografia: Simon Duggan
Montaggio: John Gilbert
Musiche: Reinhold Heil, Johnny Klimek
Scenografia: Michelle McGahey
Costumi: Katherine Milne, Aude Bronson-Howard
Jason Statham: Danny Bryce
Clive Owen: Spike Logan
Robert De Niro: Hunter
Dominic Purcell: Davies
Aden Young: Meier
Yvonne Strahovski: Anne Frazier
Ben Mendelsohn: Martin
Adewale Akinnuoye-Agbaje: l’agente
David Whiteley: uomo dell’MI6
Matt Nable: Pennock
Michael Dorman: Jake
Lachy Hulme: Steven Harris
Firass Dirani: Bakhait
TRAMA: Quando il suo mentore viene catturato da uno sceicco arabo, un assassino di professione è costretto a compiere una missione: uccidere tre membri del corpo d’élite britannico SAS responsabili della morte dei suoi figli.
VOTO 6

Alcuni membri delle forze speciali britanniche muoiono in incidenti apparentemente fortuiti in Oman ma in realtà causati da un commando di spietati assassini mercenari, i Feather Men, con a capo il sanguinario Danny (Jason Statham). Il governo inglese, per evitare che seguano altri omicidi, mette in piedi un gruppo speciale di agenti vigilanti, di cui fa parte anche Spike (Clive Owen), che prima di ritirarsi in pensione ha il compito di proteggere i membri superstiti - come il suo ex mentore Hunter (Robert De Niro) prigioniero del sultano dell’Oman - e di scovare chi si nasconde dietro i delitti.

Ispirato al romanzo di Sir Ranulph Fiennes, semi-autobiografico in cui racconta episodi di cui è stato testimone negli anni di carriera tra le file dell’esercito inglese e dei servizi segreti, il film si colloca pienamente nel genere, che mescola azione e thriller, con una trama che ruota attorno a temi di vendetta e giustizia.

La pellicola, pur essendo l’esordio di McKendry, ha ricevuto un’accoglienza mista, con alcuni critici che ne lodano le sequenze d’azione e la costruzione dei personaggi, mentre altri lo considerano più un prodotto di intrattenimento che un’opera di profonda complessità. E questo lo diamo per scontato, non si pretende di più.

Nonostante le opinioni divergenti, offre una riflessione sulle dinamiche del potere e sulle moralità ambigue degli agenti segreti, temi che continuano a essere rilevanti anche nel contesto geopolitico attuale. Inoltre, il film si distingue per le sue sequenze d’azione ben orchestrate, che contribuiscono a mantenere alta l’attenzione e a fornire una prospettiva dinamica sugli eventi narrati.

Se Jason Statham è l’ovvio e scontato protagonista, a fianco a lui troviamo due attori prestati all’azione: Clive Owen e il grande ospite Robert De Niro. Da tener presente che il regista Gary McKendry è all’esordio, e per ora è il suo unico lungometraggio, in cui sono più le sequenze con la pistola puntata verso l’avversario che quelle senza. Insomma, ciak e… azione!





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