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L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 10 nov 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 28 set

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L’uomo che sussurrava ai cavalli

(The Horse Whisperer) USA 1998 dramma 2h49’


Regia: Robert Redford

Soggetto: Nicholas Evans (romanzo)

Sceneggiatura: Eric Roth, Richard LaGravenese

Fotografia: Robert Richardson

Montaggio: Hank Corwin, Freeman A. Davies, Tom Rolf

Musiche: Thomas Newman, Gwil Owen

Scenografia: Jon Hutman

Costumi: Judy L. Ruskin


Robert Redford: Tom Booker

Kristin Scott Thomas: Annie MacLean

Scarlett Johansson: Grace MacLean

Sam Neill: Robert MacLean

Dianne Wiest: Diane Booker

Chris Cooper: Frank Booker

Cherry Jones: Liz Hammond

Ty Hillman: Joe Booker

Kate Bosworth: Judith


TRAMA: La quattordicenne Grace subisce un incidente mentre sta cavalcando Pilgrim. Le restano profonde ferite fisiche e psicologiche. Anche le condizioni del cavallo sono gravi al punto che una veterinaria consiglia di abbatterlo. Resasi conto del profondo legame tra i due, Annie la madre di Grace, decide di trovare un sussurratore in grado di guarirlo.


Voto 6,5


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Nuvole basse e grigie attraversano il cielo mentre l’erba di una pianura apparentemente infinita si increspa come una gentile risposta alla brezza primaverile. Un tuono rimbomba in lontananza. In un altro giorno, il sole splendente guarda quegli stessi campi mentre il bestiame vaga da un orizzonte all’altro. La silhouette di un cowboy solitario a cavallo si staglia contro lo skyline serale. Al di sopra, le Montagne Rocciose torreggiano come guardiani implacabili, vedendo tutto. Questi sono solo alcune delle immagini di un film tanto ricco nella sua presentazione visiva quanto lo è nella sua risonanza emotiva. Diretto dall'attore/regista veterano Robert Redford, ci troviamo davanti ad un film che vuole stimolare e commuovere con una storia d'amore e di perdita, che cerca in ogni modo di non cadere nella manipolazione melodrammatica e puntando – diamo credito al buon regista - su un racconto semplice e onesto.



Il film si apre in modo abbastanza pacifico, con due ragazze adolescenti che lasciano le loro case nelle prime ore del mattino per una passeggiata a cavallo. L’alba è splendente (e a questo punto, però, comincio ad insospettirmi-/indispettirmi), e, come la neve inizia a cadere più tardi nel corso della giornata, i campi e la foresta si trasformano in un paese delle meraviglie invernale. Tutto è perfetto fino a quando la tragedia non colpisce brutalmente e senza preavviso: un grave incidente. Una delle due e il suo cavallo muoiono, l’altra, Grace (Scarlett Johansson) e il suo amato animale, Pilgrim, restano gravemente feriti. La superstite è seriamente menomata ad una gamba, il cavallo si imbizzarrisce e tutti suggeriscono di eliminarlo. I genitori, Annie e Robert MacLean (Kristin Scott Thomas e Sam Neill), preoccupati, sanno che devono aiutare la giovane per affrontare la disabilità fisica e le cicatrici mentali e sono intenzionati a recuperare anche il cavallo. A questo punto entra in scena la leggendaria figura di un guaritore, un uomo che “sussurra” ai cavalli e li ammansisce, Tom Booker (Robert Redford), che vive e lavora in un ranch del Montana (ahi, quanti stereotipi!), il quale, dopo aver visto Pilgrim, accetta di aiutarlo ed inizia un lungo periodo di ristoro e recupero per quattro anime: animale, ragazzina, mamma e cowboy. E quindi gentilezza, sguardi, affetto, sentimenti, risvolti romantici. Dove ci stai conducendo, caro Robert?



Indubbiamente il lavoro tra il direttore della efficace fotografia Robert Richardson, la scrittura costruita ad arte da due esperti come Eric Roth e Richard LaGravenese e l’occhio attento del regista riescono bene nel loro intento e confezionano un prodotto di facile fruizione che, con la bellezza delle donne, la gentilezza del papà Robert e soprattutto il fascino del protagonista, il gioco diventa vincente.



Un romanzo che potremmo definire rosa e drammatico, con tutti gli ingredienti per piacere alla lettura degli appassionati di storie romantiche. Robert Redford, sempre vicino al tema del tardo western, ne ha fatto un film di grande successo anche se la qualità non è eccelsa: riesce sotto l’aspetto sentimentale e drammatico ma è proprio la storia che rientra nel cliché del romanzo che deve piacere.


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Chiaro che, se il protagonista è lui e la controparte è la affascinante Kristin Scott Thomas, la situazione diventa più comoda ed il pubblico si appassiona facilmente. L’infortunio della bella adolescente (la giovanissima Scarlett Johansson), il bell’addestratore di cavalli che addirittura riesce ad entrare in sintonia con l’animale, la bella mamma che perde la testa ed un marito paziente che ha la faccia del bravo Sam Neill, sono tutte le componenti per arrivare al cuore dello spettatore.

Però troppo lungo!


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Riconoscimenti

Oscar 1999

Candidatura miglior canzone a Allison Moorer e Gwil Owen (A Soft Place to Fall)

Golden Globe 1999

Candidatura miglior film drammatico

Candidatura miglior regia



Commenti


Il Cinema secondo me,

michemar

cinefilo da bambino

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