La tela dell'assassino (2004)
- michemar

- 27 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 23 ago

La tela dell'assassino
(Twisted) USA, Germania 2004 thriller 1h37’
Regia: Philip Kaufman
Sceneggiatura: Sarah Thorp
Fotografia: Peter Deming
Montaggio: Peter Boyle
Musiche: Mark Isham
Scenografia: J. Dennis Washington
Costumi: Ellen Mirojnick
Ashley Judd: Jessica Shepard
Samuel L. Jackson: John Mills
Andy García: Mike Delmarco
David Strathairn: dr. Melvin Frank
Russell Wong: ten. Tong
Camryn Manheim: Lisa
Mark Pellegrino: Jimmy Schmidt
Titus Welliver: Dale Becker
D.W. Moffett: Ray Porter
Richard T. Jones: Wilson Jefferson
William Hall: Chip Marshall
Leland Orser: Edmund Cutler
TRAMA: Jessica Shepard, da poco promossa ispettore di polizia, è sulle tracce di un serial killer. La situazione si complica quando scopre che le vittime sono uomini con cui lei ha avuto una relazione
Voto 6

Jessica Shepard è un agente di polizia in ascesa nel dipartimento di polizia di San Francisco, dopo aver risolto un grosso caso su un serial killer. Il suo mentore e tutore John Mills è orgoglioso di lei come un padre sarebbe di sua figlia, dal momento che oltretutto era il partner di lavoro del suo defunto padre. Con la carriera che la va premiando, tanto da essere stata appena promossa ispettrice, Jessica sente che però deve ancora dimostrare tutto il suo valore di poliziotta, adesso che è stata assegnata alla squadra omicidi, ma nel contempo ha un’attitudine di leggerezza nella sua vita privata, quella di avvicinarsi troppo agli uomini che frequenta, colleghi o no, come succede infatti con il nuovo agente con cui esce in servizio, Mike Delmarco.

Intanto succede che un uomo è stato trovato morto e si scopre che questi era proprio una persona che lei aveva frequentato e con cui aveva appena dormito, un uomo che infatti faceva parte di quell’elenco di avventure che lei affrontava con troppa nonchalance. Ora Jessica è inaspettatamente sospettata perché la serie dei morti continua e sono tutti uomini con cui ha avuto a che fare e anche perché salta fuori che ha un serio problema con l’alcol: come dimostrare la propria innocenza? Il problema principale è che Jessica non ricorda nulla!

Nelle tenebre della memoria offuscata, lei non si accorge che ogni volta che la sera esagera con il vino le succede di perdere il controllo, tanto da provocarle mancamenti e buchi di memoria. Cosa non di poco conto, perché, ripensandoci, comincia a dubitare lei stessa della sua innocenza. Non è più la stessa da quando i dubbi sono così pressanti e non sa più di chi fidarsi. O meglio, lo fa ma forse con le persone sbagliate. Non ha altre vie da percorrere se non affidarsi all’affezionato Mills e allo psicologo Melvin Frank, perché i cadaveri continuano sulla sua strada e non è mai in grado di fornire un alibi preciso per la sua estraneità.

Philip Kaufman punta tutto sul mistero delle coincidenze e i dubbi sulla protagonista, serbandosi per il gran finale di notevoli sorprese. Peccato che la sua regia non è all’altezza delle attese (in precedenza, tra gli altri, Sol levante era stato un buonissimo film, ma il suo pezzo forte resta L'insostenibile leggerezza dell'essere, dove era anche sceneggiatore) e soprattutto non sfrutta a dovere il soggetto di Sarah Thorp che era una buona occasione.

La faccia sempre smarrita di Ashley Judd si rivela adatta per un personaggio così spaventato e scoraggiato, espressione che si accentua man mano che lo sviluppo della trama la mettono vieppiù nei guai. Dal loro canto, Samuel L. Jackson e David Strathairn sanno mettersi nei panni di chi solleva continuamente dubbi sulla duplicità dei loro personaggi, mentre Andy García è il candido Mike Delmarco, quasi incastrato nei sospetti. Finale col botto in un film il cui titolo italiano non si sa da dove provenga, forse dalla mania di quegli anni in cui era di gran moda attirare l’attenzione del pubblico con ragni, morsi e via dicendo. Twisted ha tutt’altro significato.






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