Notre-Dame in fiamme (2022)
- michemar

- 17 ago
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Notre-Dame in fiamme
(Notre-Dame brûle) Francia, Italia, UK, USA 2022 dramma 1h50’
Regia: Jean-Jacques Annaud
Sceneggiatura: Jean-Jacques Annaud, Thomas Bidegain
Fotografia: Jean-Marie Dreujou
Montaggio: Reynald Bertrand
Musiche: Simon Franglen
Scenografia: Jean Rabasse
Samuel Labarthe: comandante Gontier
Jean-Paul Bordes: comandante Gallet
Mickaël Chirinian: Laurent Prades
Jérémie Laheurte: primo sergente Joël
Maximilien Seweryn: sergente maggiore Reynald
Dimitri Storoge: comandante Francis
Xavier Maly: Monsignor Charley
Chloé Jouannet: caporalmaggiore Marianne
Pierre Lottin: tenente Alexandre
Jules Sadoughi: sergente maggiore Jordan
Benoît Tachoires: padre Boulanger
Vassili Schneider: caporale Sandro
Ava Baya: recluta Marie-Eve
Nathan Gruffy: recluta Victor
Sébastien Lalanne: comandante Marcus
Satya Dusaugey: colonnello Roland
TRAMA: Il 15 aprile 2019, un violento incendio scoppia nella cattedrale di Notre-Dame. Il regista ricostruisce passo dopo passo l’incredibile realtà di quegli eventi che portarono la cattedrale di Parigi a vivere un momento tanto buio della sua storia.
VOTO 6,5

Il tragico evento tenne col fiato sospeso non solo i cattolici francesi, ma tutti gli uomini e tutte le donne in Francia e nel mondo intero, poiché il monumento ha un valore altamente simbolico. Jean-Jacques Annaud ha impiegato attori meno noti al grande pubblico per farlo entrare davvero nel vivo dell’azione, focalizzando inoltre l’attenzione sulle persone che hanno affrontato le fiamme per mettere in atto un salvataggio tanto rocambolesco quanto eroico.
Per realizzare l’opera in maniera credibile, il team tecnico ha ricostruito parte della struttura millenaria in studio e l’ha incendiata, riproducendo corridoi e scale strette, con gli attori dei vigili del fuoco che si sono impegnati a fondo per recitare in una situazione del genere. Il regista non favorisce alcuna pista sull’origine dell’incendio e tutte le ipotesi sulle cause rimangono quindi aperte. La macchina da presa segue i movimenti dell’intervento il più vicino possibile, condensando una dozzina di ore in quasi due ore di film.
Sebbene abbia elementi documentaristici, come l’uso di immagini reali e la fedeltà agli eventi storici, è considerato un film biografico e catastrofico e quindi non è del tutto esatto definirlo un docufilm.
Riconoscimenti
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