Ore 15:17 - Attacco al treno (2018)
- michemar

- 14 gen 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 nov

Ore 15:17 - Attacco al treno
(The 15:17 to Paris) USA 2018 dramma 1h34’
Regia: Clint Eastwood
Soggetto: Jeffrey E. Stern, Spencer Stone, Anthony Sadler e Alek Skarlatos (libro autobiografico)
Sceneggiatura: Dorothy Blyskal
Fotografia: Tom Stern
Montaggio: Blu Murray
Musiche: Christian Jacob
Scenografia: Kevin Ishioka
Costumi: Deborah Hopper
Spencer Stone: se stesso
Anthony Sadler: se stesso
Alek Skarlatos: se stesso
Judy Greer: Joyce Eskel
Jenna Fischer: Heidi Skarlatos
Heidi Sulzman: insegnante infermieristica militare
Thomas Lennon: preside della scuola
P.J. Byrne: Mr. Henry
Sinqua Walls: marine
Ray Corasani: Ayoub El-Khazzani
TRAMA: Anthony Sadler, la Guardia Nazionale dell'Oregon Alek Skarlatos e il membro delle forze armate statunitensi Spencer Stone sono amici da tempo. Insieme condividono i problemi dell'infanzia, la ricerca del loro posto nel mondo e tutta una serie di sfortunati eventi. Le loro esistenze cambieranno per sempre la sera del 21 agosto 2015 quando sventeranno il tentato attacco terroristico sul treno Thalys #9364.
Voto 5,5

Il 21 agosto 2015, sul treno che dalla zona di Calais viaggia verso Parigi, Ayoub El-Khazzani tenta di compiere una strage, armato fino ai denti. Tre ragazzi americani in vacanza (due sono militari in licenza), Anthony Sadler, Spencer Stone e Alek Skarlatos, riescono a disarmare l’attentatore e a immobilizzarlo.

Eroi, ancora eroi per Clint Eastwood, possibilmente sempre tra quelli veri e reali, come ama lui. Solo che stavolta la ciambella non è stata cotta bene. Lo scopo era quello di raccontare ciò che è avvenuto prima, durante e dopo quella tremenda vicenda, e per farlo ha scelto addirittura di far interpretare i tre uomini da loro stessi: chi meglio dei tre sa quello che è veramente successo su quel treno e cosa hanno provato in quei momenti? Il vero problema del film è che questa storia vera e avvincente non basta per fare un buon film, prima di tutto perché bisogna saper recitare ed essere credibili, sennò si rischia, come nel caso, di essere veri ma di non essere attendibili e non saper comunicare con il pubblico.

Purtroppo è l’opera nell’insieme che convince poco e anche se la paurosa avventura successa a bordo di quel treno attraversa momenti palpitanti, alla fine ci si accorge di non aver partecipato, di non essere stati emotivamente coinvolti.
Clint è comunque Clint, anche quando vacilla.






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