Serendipity - Quando l'amore è magia (2001)
- michemar

- 16 set 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 27 ago

Serendipity - Quando l'amore è magia
(Serendipity) USA 2001 commedia 1h30'
Regia: Peter Chelsom
Sceneggiatura: Marc Klein
Fotografia: John de Borman
Montaggio: Christopher Greenbury
Musiche: Alan Silvestri
Scenografia: Caroline Hanania
Costumi: Marie-Sylvie Deveau, Mary Claire Hannan
John Cusack: Jonathan Trager
Kate Beckinsale: Sara Thomas
Jeremy Piven: Dean Kansky
Molly Shannon: Eve
Bridget Moynahan: Halley Buchanan
John Corbett: Lars Hammond
Eugene Levy: commesso Grandi Magazzini
TRAMA: Un uomo e una donna in una New York invernale dove si può pattinare e dal cielo cadono solo fiocchi di neve. Il colpo di fulmine in una grande città può scoccare, irreparabile e gentile, in un grande magazzino, all'ora dello shopping. Jonathan e Sara non sono i primi e non saranno gli ultimi. Ma la storia dei due innamorati ha un brivido in più. Sara convince Jonathan a giocare d'azzardo con il fato, sparisce dopo poche ore e dopo aver scritto il suo numero di telefono su un libro di Garcia Márquez. Per far collimare le intermittenze del cuore con le coincidenze del caso e vivere felici e contenti ci vorranno anni.
Voto 7

Ci si può innamorare dappertutto, al Polo Nord e all’Equatore, ma il cinema ama farci frequentare e innamorare di un’altra persona in un luogo prediletto, nel cuore della città dove succede di tutto, nella Grande Mela. E qual è il cuore di New York dove è più bello e romantico invitare a cena la propria bella o dove lei spera di uscire nel periodo natalizio per comprare regali e guardare con occhi appassionati il partner? È facile: è Manhattan. Lì dove ci ha condotti Woody per chiacchierare con Diane Keaton, dove si innamorano Robert De Niro e Meryl Streep, Tom Hanks e Meg Ryan e via dicendo. Una lista infinita.

L’accortezza furba del regista Peter Chelsom consiste nell’aver saputo scegliere gli ingredienti del menù da cucinare, nel senso che quello che ci doveva essere c’è tutto, ma a cui ha saputo aggiungere, oltre alla favorevole aria prenatalizia newyorkese, un paio di guanti galeotti, alcuni fiocchi di neve, una pista di ghiaccio per pattinare e due attori in stato di grazia, scelta felicissima. Kate Beckinsale, ancora giovane, è dolce e graziosa come non lo è mai più stata; John Cusack, dall’eterna faccia di discolo mai corretto, è di una tale tenerezza gentile che spezzerebbe qualsiasi altro cuore femminile: una combinazione così è difficile che si ripeta. E difatti il miracolo avviene.

Comunque sia chiaro, questo film non è un capolavoro che rimane nella storia del cinema, ma è quel tipo di film che, pur passando e ripassando nei vari palinsesti della TV ripetutamente, va sempre a finire che non si riesce a fare a meno di soffermarsi, pur conoscendolo a memoria. In maniera inevitabile, senza che ci si renda conto, si torna puntualmente a fare il tifo per i due giovani e si spera ardentemente che riescano a ritrovarsi, che quei maledetti guanti facciano il miracolo (assieme al magico libro di Gabriel García Márquez. Che avviene e noi ci sentiamo appagati, come fosse successo a noi in prima persona. In realtà, la miscela fortunata è il misto che deriva dalle emozioni, le palpitazioni, le speranze, i baci sognati, gli appuntamenti con il destino, come fosse una scommessa. Le coincidenze sappiamo essere fortuite ma qui sono proprio cercate e sperate e ogni volta che avvengono tiriamo un sospiro di sollievo, specialmente nel finale, allorquando tutto avviene e siamo tutti felici.

Entrando più nel merito tecnico, la riuscita del film sta anche nella scrittura di Marc Klein, uno sconosciuto sceneggiatore che poi continuerà con il genere sentimental-romantico, un copione fortunato che mantiene quasi per tutto il film (la prima parte è davvero vivace e simpaticissima) la freschezza necessaria per tenere in piedi la storia. La verità è che la tanto sperata "serendipità" la cerchiamo sicuramente tutti, solo non sappiamo dove trovarla: a volte funziona e qui, in questa romantica storia, ha funzionato davvero.






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