Shall We Dance? (2004)
- michemar

- 6 gen 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 29 mag 2023

Shall We Dance?
USA 2004 commedia 1h46’
Regia: Peter Chelsom
Soggetto: Masayuki Suô (Vuoi ballare? - Shall We Dance?)
Sceneggiatura: Audrey Wells
Fotografia: John De Borman
Montaggio: Charles Ireland, Robert Leighton
Musiche: John Altman, Gabriel Yared
Scenografia: Caroline Hanania
Costumi: Sophie De Rakoff
Richard Gere: John Clark
Susan Sarandon: Beverly Clark
Jennifer Lopez: Paulina
Stanley Tucci: Link Peterson
Bobby Cannavale: Chic
Lisa Ann Walter: Bobbie
Omar Benson Miller: Vern
Tamara Hope: Jenna Clark
Stark Sands: Evan Clark
Anita Gillette: Miss Mitzi
Diana Salvatore: Tina
Mya Harrison: Luisa
Richard Jenkins: det. Devine
Nick Cannon: Scott
TRAMA: L’avvocato John Clark è annoiato dalla sua routine quotidiana e decide di prendere lezioni di danza con una bella insegnante. Finirà per innamorarsi della danza.
Voto 6

Richard Gere interpreta John Clark, un avvocato maniaco del lavoro che sembra abbia realizzato, con la sua posizione e la solidità della famiglia, il fatidico sogno americano. Infatti, ha una bella casa, due figli fantastici e una moglie meravigliosa e amorevole di nome Beverly (Susan Sarandon). Ma qualcosa lo rende intimamente insoddisfatto: ha tanto ma perché non si sente felice? Un giorno, mentre torna a casa, vede la solitaria e adorabile Paulina (Jennifer Lopez) che guarda fuori dalla finestra di uno studio di danza. Incuriosito, decide di iscriversi alle lezioni. Incredibilmente trova molta passione in quell’arte e presto impara tanti giusti movimenti dalle lezioni della proprietaria dello studio, Miss Mitzy (Anita Gillette), ma i suoi occhi sono sempre puntati altrove, si spostano sempre su Paulina, che intanto dà lezioni private in una stanza adiacente. Man mano che il suo apprendistato migliora a vista d’occhio e il suo stile progredisce, egli comincia a capire perché adesso si sente soddisfatto: intuisce che, con sorpresa, la danza gli dà liberazione e felicità, era ciò che cercava senza saperlo e a questo punto accetta persino di entrare in collaborazione e in competizione con la ruvida Bobbie (Lisa Ann Walter). Nel frattempo, la moglie Beverly, insospettita da molti particolari, si sta convincendo che suo marito abbia una relazione ed ingaggia un detective per venirne a capo.

Peter Chelsom, che conosciamo per il piacevolissimo Serendipity - Quando l'amore è magia, si rifà, su commissione dei produttori, ad un film giapponese di grande successo del 1996 e cerca di riprenderne l’atmosfera e l’armonia dei corpi ma il miracolo non riesce completamente, evidentemente anche perché non del tutto adatto. Comunque il film ha una sua attrattiva che lo fa accettare fino a farsi guardare con piacere e simpatia. La prima vera sorpresa è vedere Richard Gere sciogliersi dal suo spesso legnoso portamento e diventare un ballerino non perfetto ma sicuramente accettabile, tanto da poter essere ammirato dalle sue innumerevoli fans. Un personaggio da apprezzare molto resta certamente quello di Jennifer Lopez, la valente ballerina Paulina, un po’ perché lei provetta lo è davvero, e poi sexy, bella e sinuosa, ed è facile che il protagonista perda la testa per la donna: tra la sensualità innata della danza e del ballo in genere e la ricerca dell’uomo di qualcosa che andasse oltre il quotidiano, diventa inevitabile qualche scintilla amorosa.

Ma non è su questo che punta il film. Se in questa storia l’amore c’è, è quello già esistente tra John e Beverly, che formano già una coppia felice: il vero amore che esplode in questa occasione è quello per il ballo come espressione di bellezza e stile, di arte e movimento armonioso. Che poi il film non riesca del tutto è un altro discorso. Sicuramente il regista si perde tra qualche flashback di troppo per spiegare la vita della talentuosa Paulina e non riesce a dare tutta l’energia che ci saremmo aspettati dalla coppia (non tutti e due sono veri ballerini), ma sa evitare la facile e prevedibile storia d’amore tra i due danzatori, il che sarebbe stato un elemento troppo scontato e ripetuto.

Tirando le somme, il film rimane piacevole come un buon passatempo, non si poteva pretendere di più e se c’è qualche critica è comprensibile, ma Richard Gere, Susan Sarandon e Jennifer Lopez sono una bella attrattiva e se la cavano bene, lui più di tutti perché ci sorprende. Simpaticissimo, come sempre, Stanley Tucci. Per il resto chi dirige è Peter Chelsom, che di certo non siede nell’olimpo dei registi.
Piacevole il giusto.






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