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The Equalizer 2 - Senza perdono (2018)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 19 set 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

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The Equalizer 2 - Senza perdono

(The Equalizer 2) USA 2018 thriller 2h1’


Regia: Antoine Fuqua

Sceneggiatura: Richard Wenk

Fotografia: Oliver Wood

Montaggio: Conrad Buff IV

Musiche: Harry Gregson-Williams

Scenografia: Naomi Shohan

Costumi: Jenny Gering


Denzel Washington: Robert McCall

Pedro Pascal: Dave York

Ashton Sanders: Miles Whittaker

Bill Pullman: Brian Plummer

Melissa Leo: Susan Plummer

Orson Bean: Sam Rubinstein

Jonathan Scarfe: Resnick

Sakina Jaffrey: Fatima


TRAMA: Robert McCall, ex agente delle CIA in pensione, è impegnato a riportare l'ordine e la giustizia nella decadente Boston. Il passato che ha cercato di lasciarsi alle spalle tornerà prepotente a bussare nella sua vita quando Susan, sua amica ed ex coordinatrice, viene assassinata.


Voto 6

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Il grande Denzel Washington aveva una caratteristica che, secondo il mio pensiero, gli ha reso onore nel tempo: non organizzare mai un sequel dei suoi tantissimi film. Ma l’eccezione c’è sempre, anche inattesa, e con questa ennesima collaborazione con Antoine Fuqua si verifica e con dispiacere. Primo perché non se ne sentiva il bisogno (già il primo non era proprio un capolavoro) e secondo perché i cliché si ripetono, sempre.

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Il primo film vedeva l’attore nei panni di Robert McCall, ex agente CIA, ora lavoratore apparentemente senza pretese in un grande emporio. Oggi ha cambiato mestiere e vive a Roxbury, un quartiere popolare di Boston, si guadagna da vivere facendo l'autista per un’impresa di trasporti, la Lyft, e assiste le persone che hanno dei problemi. Ma con l'aiuto della sua cara amica ed ex collega Susan Plummer (Melissa Leo) continua ad operare in azioni anche complesse, come in questo caso.

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E rieccolo all’opera, quindi, per il recupero ad Istanbul della figlia della proprietaria di una libreria della città, rapita dal padre. Poi aiuta anche Sam Rubinstein, un anziano sopravvissuto all'Olocausto che sta cercando di rientrare in possesso di un dipinto della sorella, che non vede dal momento della deportazione. Ma il nostro eroe deve organizzarsi davvero e in gran spolvero quando quella sua fidata amica viene uccisa: è giunto il momento di reagire, questo è troppo. È successo infatti che Susan, insieme a Dave York (Pedro Pascal), un tempo collega di McCall, viene incaricata delle indagini su un apparente omicidio-suicidio avvenuto a Bruxelles, dove un agente della CIA ha ucciso la moglie per poi spararsi. Lei e York si recano a Bruxelles ed appena finito il sopralluogo Susan chiede di tornare a Washington, ma in hotel viene aggredita e uccisa nella sua stanza, per quella che sembra una rapina. Appena riceve dal marito di lei la notizia della morte di Susan, McCall inizia ad indagare, sia sulla morte dell'agente, che ha portato Susan a Bruxelles, sia sull'aggressione in hotel. Le circostanze della morte della moglie dell'agente ed il tipo di pugnalata, abilmente inferta, che ha ucciso Susan fanno insospettire McCall, che a quel punto si mette in contatto con York, che lo credeva morto da anni, informandolo delle sue scoperte.

La sintonia tra regista e attore (per la quarta volta insieme) è evidente, le scene d’azione anche se sofisticate sono realistiche, anche se non del tutto attendibili, tanto da far dichiarare allo stesso regista che la tempesta finale “è vera al 75%”. Ma che importa? Tutto fa scena, specialmente i sequel che devono superare gli episodi precedenti per spettacolarità, o almeno ci provano.

E difatti è già nelle sale il n.3: oggi va così.

Buon cast che vede come ospite d’onore Pedro Pascal, oltre a nomi importanti come Bill Pullman e Melissa Leo e il giovane Ashton Sanders (rivelatosi in Moonlight di Barry Jenkins), un giovanotto che il protagonista deve educare.

Regista e attore vanno con il pilota automatico, sanno bene cosa fare.


 
 
 

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Il Cinema secondo me,

michemar

cinefilo da bambino

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