Ticket to Paradise (2022)
- michemar

- 9 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 ore fa

Ticket to Paradise
UK, Giappone, USA 2022 commedia 1h44’
Regia: Ol Parker
Sceneggiatura: Ol Parker, Daniel Pipski
Fotografia: Ole Bratt Birkeland
Montaggio: Pede Lambert
Musiche: Lorne Balfe
Scenografia: Owen Paterson
Costumi: Lizzy Gardiner
George Clooney: David Cotton
Julia Roberts: Georgia Cotton
Kaitlyn Dever: Lily Cotton
Maxime Bouttier: Gede
Billie Lourd: Wren Butler
Lucas Bravo: Paul
Genevieve Lemon: Beth Ann
Agung Pindha: Wayan
Cintya Dharmayanti: Losi
Ifa Barry: Suli
Arielle Carver-O’Neill: Kimberley
Sean Lynch: Rob
TRAMA: Una coppia divorziata deve rincontrarsi per recarsi a Bali per impedire alla figlia di fare lo stesso errore che pensavano di aver commesso loro venticinque anni prima: sposarsi.
VOTO 5

Wren Butler accompagna la sua amica Lily in gita a Bali: si sono entrambe da poco laureate all’Università di Chicago e il viaggio è una sorta di premio e di pausa, prima di riprendere la vita e inserirsi nella società. Ma a Bali Lily incontra un ragazzo del posto, se ne innamora e decide su due piedi di sposarlo. I suoi genitori David e Georgia (George Clooney e Julia Roberts) venuti a conoscenza della decisione che appare davvero improvvida, si precipitano sull’isola e, nonostante siano divorziati, fanno squadra nel tentativo di impedire che la loro figlia commetta il loro medesimo errore.

Ol Parker, già sceneggiatore e regista di commedie all’insegna di grandi cast e brillantezza tutta americana (Mamma Mia! Ci risiamo), fa il furbo come la volta precedente: ingaggia due idoli del cinema che sanno scherzare, stare al gioco ed hanno due bei sorrisi, come George Clooney e soprattutto la sempre bella e sorridente Julia Roberts, e confeziona un film dal castello già visto tante volte e dalla trama che più facile non si può.

Sono una coppia scoppiata che accorrono nel luogo vacanziero per scongiurare il matrimonio della figlia con un ragazzo per giunta del luogo. Il vero problema della situazione è però – come da schema classico e sempre sfruttato - tenere prima di tutto d’accordo i due: si beccano e complottano l’uno contro l’altro con piccoli dispettucci, ma come prevedibile va a finire pure che si corteggino gigioneggiando come viene facile a due attori come loro. E chi meglio del bel George sa fare queste cose, quando non si impegna in affari seri? Lui è un campione e Julia lo asseconda alla meraviglia.

Sullo sfondo da cartolina del luogo esotico, gli altri personaggi fanno solo da comparse e il film non convince più di tanto, rischiando perfino qualche sbadiglio. Non è bruttissimo, ma è un semplice intrattenimento per attirare spettatori che cercano una romcom per trascorrere una paio di ore scarse senza pensieri. Pur non rientrando nel sottogenere dello screwball ci gira intorno, mancando però le caratteristiche principali e necessarie come i dialoghi rapidi e spiritosi e le situazioni assurde, però non manca la battaglia tra i sessi, come si può notare. Ma sono solo schermaglie.

Come va a finire? Beh, dai è facile, l’amore trionfa sempre nelle commedie romantiche! Come, l’amore di chi? ma di tutte le coppie, anche ex.
Non merita la sufficienza ma i due sono, come ci si aspetterebbe, bravissimi e simpatici: il bello è proprio lì.






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