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Un pesce di nome Wanda (1988)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 3 nov
  • Tempo di lettura: 3 min
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Un pesce di nome Wanda

(A Fish Called Wanda) UK, USA 1988 commedia 1h48’

 

Regia: Charles Crichton

Sceneggiatura: John Cleese

Fotografia: Alan Hume

Montaggio: John Jympson

Musiche: John Du Prez

Scenografia: Roger Murray-Leach

Costumi: Hazel Pethig

 

John Cleese: Archie Leach

Jamie Lee Curtis: Wanda Gershwitz

Kevin Kline: Otto West

Michael Palin: Ken Pile

Maria Aitken: Wendy Leach

Tom Georgeson: George Thomason

Patricia Hayes: Mrs. Eileen Coady

Geoffrey Palmer: giudice

Cynthia Cleese: Portia Leach

Peter Jonfield: isp. Marvin

Jeremy Child: Mr. Johnson

Stephen Fry: Hutchinson

 

TRAMA: Quattro eccentrici criminali tentano un colpo grosso in una gioielleria londinese, ma tra tradimenti, seduzioni e assurdi equivoci, il piano va a rotoli.

 

VOTO 7,5


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Se qualcuno pensa che gli anni ’80 siano solo spalline imbottite e balli imbarazzanti, il film di Charles Crichton, che incontra due dei geni dei Monty Python, si sbaglia e si ricrederà. Questo gioiellino del 1988, scritto e interpretato (e alla regia non dichiarata) dal mitico John Cleese, è una commedia criminale che mescola furti, seduzioni e… barboncini assassinati, con una dose di umorismo britannico che fa ridere fino alle lacrime.


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Succede che quattro ladri tentano il colpo grosso in una gioielleria. George (Tom Georgeson) è il cervello (“Signori, dalla prossima settimana non dovremo cercare lavoro, né lui dovrà cercare noi. Oscar Wilde.”), Ken (Michael Palin) è il killer gentile con un debole per gli animali, Wanda (Jamie Lee Curtis) è la femme fatale con piani segreti, e Otto (Kevin Kline) è il fidanzato geloso e pseudo-intellettuale che legge Nietzsche ma non sa cos’è la metropolitana di Londra. Dopo il furto, Wanda e Otto tradiscono George e lo fanno arrestare, ma i gioielli nel frattempo sono spariti. Per recuperarli, Wanda decide di sedurre l’avvocato di George: Archie Leach, un John Cleese in versione “uomo qualunque in cerca di guai”.


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Alcune scene sono pura invenzione geniale, degne del mito del gruppo comico inglese: l’avvocato interpretato dal co-autore è spesso in modalità panico totale, come quando ha l’amante nascosta dietro il divano e moglie ignara in salotto; poi, Otto che urla “Non chiamarmi mai... mai, stupido!” con una rabbia degna di un premio Oscar (e che infatti ha vinto); ed infine (ma l’elenco sarebbe lungo) c’è Ken che cerca di uccidere una vecchietta… ma finisce per eliminare i suoi cagnolini uno dopo l’altro. Si può aggiunge, per esempio, lo striptease di Cleese, che definire “non erotico” è un complimento. Tutto ciò ed altro ancora va avanti con il risultato comico che resterà memorabile.


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A parte la regia che si adegua ai quattro sbarellati, John Cleese qui si conferma uno dei re della comicità inglese, nell’occasione in stato di grazia; Jamie Lee Curtis è una bomba sexy, intelligente, e con un piano sempre pronto; Kevin Kline, nel pieno della sua trance interpretativa, forse come non mai, è il genio della stupidità, fino a giungere in cima al podio nella notte degli Oscar; Michael Palin è così tenero e spietato, ma altrettanto stupido con la sua balbuzie, che diventa arma comica micidiale. È un cast, come si suol dire, da urlo, un urlo che diventa risata di gusto. Che fenomeni!


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Il film prende in giro tutto e tutti: inglesi, americani, balbuzienti (poverini), intellettuali finti e veri. È irriverente, audace e non ha paura di sporcarsi le mani. E proprio per questo funziona alla grande: perché è il politicamente scorretto che funziona alla grandissima. Il valore e la qualità del film sono facilmente dimostrati dal fatto che, tutt’oggi, il film resta una delle commedie più intelligenti e divertenti mai scritte. È un cocktail di umorismo nero, satira sociale e slapstick, shakerato con classe britannica e servito con una fetta di assurdità.


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Una commedia che puzza di pesce… ma è deliziosa!


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Riconoscimenti

Oscar 1989

Miglior attore non protagonista a Kevin Kline

Candidatura migliore regia

Candidatura migliore sceneggiatura originale

Golden Globe 1989

Candidatura miglior film commedia o musicale

Candidatura miglior attore in un film commedia o musicale a John Cleese

Candidatura miglior attrice in un film commedia o musicale a Jamie Lee Curtis

BAFTA 1988

Miglior attore protagonista a John Cleese

Miglior attore non protagonista a Michael Palin

Candidatura miglior film

Candidatura migliore regia

Candidatura miglior attore protagonista a Kevin Kline

Candidatura miglior attrice protagonista a Jamie Lee Curtis

Candidatura miglior attrice non protagonista a Maria Aitken

Candidatura migliore sceneggiatura originale

Candidatura miglior montaggio

David di Donatello 1989

Migliore sceneggiatura straniera

Nastro d’Argento 1989

Nastro d’Argento europeo a John Cleese

 


 
 
 

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