Wonder (2017)
- michemar

- 16 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 14 mag 2023

Wonder
USA/Hong Kong 2017 dramma 1h53’
Regia: Stephen Chbosky
Soggetto: R.J. Palacio (romanzo)
Sceneggiatura: Stephen Chbosky, Steve Conrad, Jack Thorne
Fotografia: Don Burgess
Montaggio: Mark Livolsi
Musiche: Marcelo Zarvos
Scenografia: Kalina Ivanov
Costumi: Monique Prudhomme
Trucco: Arjen Tuiten
Julia Roberts: Isabel Pullman
Owen Wilson: Nate Pullman
Jacob Tremblay: August 'Auggie' Pullman
Izabela Vidovic: Olivia 'Via' Pullman
Mandy Patinkin: preside Tushman
Daveed Diggs: prof. Browne
Sônia Braga: sig.ra Russo
Danielle Rose Russell: Miranda
Nadji Jeter: Justin
Noah Jupe: Jack Will
TRAMA: August "Auggie" Pullman è un bambino nato con una deformità facciale che finora gli ha impedito di frequentare la scuola. Adesso sta per iniziare il quinto anno alla Beecher Prep e sa che sarà dura integrarsi. Il fatto è che Auggie è un bambino normale con un aspetto fuori dall'ordinario. Riuscirà a convincere i compagni di scuola che è come tutti gli altri?
Voto 6,5

Volendo, si può anche definirlo un piccolo racconto di formazione, più per gli altri che per il piccolo e simpatico protagonista. Racconto di certo di compassione e amicizia, accettazione e gentilezza, tutti sentimenti che però devono “toccare” chi circonda la vita non facile del piccolo August Pullman, Auggie per tutti, un bimbo di dieci anni affetto dalla nascita dalla sindrome di Treacher Collins, una malattia che gli ha deformato il cranio e la faccia (andiamo col pensiero all’Elephant di Gus Van Sant). Quando arriva per lui il momento di andare al primo anno di scuola media Auggie deve spogliarsi del casco di astronauta di Star Wars, dentro cui egli nasconde il suo viso allo sguardo degli altri, e affrontare gli altri ragazzini. Per superare il suo isolamento e farsi accettare per quello che è. Le difficoltà sono sia per lui, che deve mostrarsi e affrontare lo sguardo incredulo, spaventato e di scherno degli altri alunni, sia per questi ultimi, che devono imparare ad accettare la diversità fisica. Auggie è intelligente e spiritoso ma sa bene a cosa va incontro, per giunta per la prima volta nella sua vita, anche se con un aiuto incondizionato dei suoi bravissimi genitori e della affezionata sorellina. E difatti le difficoltà ci saranno, eccome. Solo chi ha un familiare molto malato o deforme sa quali e quanti siano i problemi da affrontare in questi casi.

Il difficile in questo tipo di film è per il regista che non deve scivolare sul patetico e nel facile sentimentalismo: bisogna essere sobri e distaccati. Ci riesce lo scrittore e regista Stephen Chbosky, già noto per il riuscito Noi siamo infinito? Beh, per molti tratti del film sì, indubbiamente, tranne che per qualche frangente, ma con una storia del genere, tratta dal romanzo omonimo della scrittrice Raquel Jaramillo, nota anche con lo pseudonimo di R.J. Palacio, non era di certo facile saper evitare tutti i rischi connessi. In compenso ci sono diversi momenti di fortissima simpatia e altri in cui si sorride piacevolmente.

Irriconoscibile ovviamente è il piccolo bravissimo attore Jacob Tremblay, già molto considerato per il premiato Room e lo accompagna in questa avventura un buon cast, capeggiato dal duo Julia Roberts e Owen Wilson. Il trucco fu candidato agli Oscar.

Riconoscimenti
Premio Oscar 2018:
Candidato miglior trucco






Commenti