5 è il numero perfetto (2019)
- michemar

- 2 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 giu 2023

5 è il numero perfetto
Italia/Belgio/Francia 2019 noir 1h40’
Regia: Igort (Igor Tuveri)
Soggetto: Igort
Sceneggiatura: Igort
Fotografia: Nicolaj Brüel
Montaggio: Esmeralda Calabria, Walter Fasano, Jan Hameeuw
Musiche: D-Ross, Startuffo
Scenografia: Nello Giorgetti
Costumi: Nicoletta Taranta
Toni Servillo: Peppino Lo Cicero
Valeria Golino: Rita
Carlo Buccirosso: Totò o' Macellaio
Lorenzo Lancellotti: Nino Lo Cicero
Vincenzo Nemolato: Mr Ics
Iaia Forte: Madonna
Mimmo Borrelli: don Guarino
Angelo Curti: portiere di don Guarino
Nello Mascia: il dottore
Gigio Morra: don Lava
Emanuele Valenti: Ciro
TRAMA: Nella Napoli degli anni Settanta, Peppino Lo Cicero è un ex sicario della camorra che è costretto a rompere il suo ritiro in pensione dall'omicidio del figlio Nino. Finito in una terribile spirale di violenza e vendetta, se vuole salvare la vita di coloro che ama e la sua, dovrà fare il furbo ed essere più brutale dei suoi nemici. Scoprirà di essere stato tradito ma sarà in grado di iniziare una nuova vita lasciando la città e le tradizioni che per anni lo hanno tenuto in ostaggio.
Voto 5,5

Partiamo dal fatto che Igort (al secolo Igor Tuveri), il regista, è un fumettista. E non solo, altrimenti limiteremmo i suoi molteplici interessi. Ma non si può prescindere da questa considerazione, perché è un dato importante, in quanto il film in questione è girato sì in maniera tradizionale, cioè con persone, scenografia e ambientazione come ogni film tradizionale, così come lo consideriamo, ma… pare un fumetto.

Pare o è proprio un fumetto? Se si osserva bene i colori sono forti, i dialoghi paiono venire dalla nuvoletta che leggiamo sui visi dei vari personaggi nei fumetti di carta, le pistole sono fumanti, e poi ci sono le fughe, gli inseguimenti, le uccisioni… Stiamo leggendo o guardando un film? Forse l’uno e l’altro!

Su tutto e su tutti c’è un profilo, come figura e in senso di posizione: quello di Peppino Lo Cicero, un guappo, un sicario della camorra, il cui naso dantesco è il suo marchio di fabbrica. Dietro quella protuberanza c’è il Toni Servillo che non t’aspetti, in panni davvero insoliti per come siamo abituati a conoscerlo.

Il film sembra una graphic novel, sembra e forse lo è veramente, in cui non sono solo i colori della tavolozza ad essere carichi, lo sono anche i personaggi. Il film ha il difetto di scorrere tra alti e bassi ma i personaggi sono ben delineati e il cast è di tutto riguardo, sia per il bel personaggio di Valeria Golino, sia per quel Carlo Buccirosso che sorprende ogni volta, pronto per ogni tipo di ruolo, da commedia o da tragedia.

Riconoscimenti
2020 - David di Donatello
Migliore attrice non protagonista a Valeria Golino
Candidatura per il miglior regista esordiente
Candidatura per il miglior attore protagonista a Toni Servillo
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Carlo Buccirosso
Candidatura per il miglior scenografo
Candidatura per la miglior costumista
Candidatura per il miglior truccatore
Candidatura per il miglior suono
Candidatura per i migliori effetti speciali visivi






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