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7 sconosciuti a El Royale (2018)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 20 set 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

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7 sconosciuti a El Royale

(Bad Times at the El Royale) USA 2018 thriller 2h21’


Regia: Drew Goddard

Sceneggiatura: Drew Goddard

Fotografia: Seamus McGarvey

Montaggio: Lisa Lassek

Musiche: Michael Giacchino

Scenografia: Martin Whist

Costumi: Danny Glicker


Jeff Bridges: padre Daniel Flynn

Cynthia Erivo: Darlene Sweet

Dakota Johnson: Emily Summerspring

Jon Hamm: Seymour "Laramie" Sullivan

Cailee Spaeny: Rose Summerspring

Lewis Pullman: Miles Miller

Chris Hemsworth: Billy Lee

Nick Offerman: Felix O'Kelly

Xavier Dolan: Buddy Sunday

Shea Whigham: dott. Woodbury Laurence

Mark O'Brien: Larsen Rogers

Charles Halford: Sammy Wilds


TRAMA: Sette sconosciuti, ognuno con un segreto da seppellire, si incontrano al El Royale, un fatiscente hotel dall'oscuro passato sul lago Lahoe. Nel corso di una fatidica notte, tutti avranno un'ultima occasione di redenzione prima che tutto vada all'inferno.


Voto 6,5

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Drew Goddard è conosciuto come sceneggiatore avendo lavorato a successi cinematografici come Cloverfield di Matt Reeves, Sopravvissuto – The Martian di Ridley Scott (per il quale si è guadagnato una nomination agli Oscar) e serie tv cult come Buffy l’ammazzavampiri, Alias e Lost. Come regista, si è fatto apprezzare con Quella casa nel bosco, ma con questo film fa un balzo in avanti, non tanto nella qualità quanto nel saper sorprendere, nel mescolare citazioni a piene mani, nell’eccesso di confusione e divertimento. È una sorta di Tarantino minore, tanto che mi ha molto ricordato The Hateful Eight per la situazione che nel giro di qualche minuto ha voluto creare.

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Ambientato sul finire degli anni ’60, nel pieno del periodo della Guerra della Vietnam e della contestazione, il film si svolge nell’hotel El Royale, curiosamente situato sull’esatto confine fra lo stato del Nevada, il regno degli eccessi e del gioco d’azzardo, e quello della California, patria del pacifismo e del libero amore. E vi si incontrano sette tipi strampalati, sette non-magnifici sette, che non sono quel che sembrano: un prete (?), una cantante soul, un commesso viaggiatore (?), un uomo traumatizzato dalla guerra, una ragazzaccia sboccata e sadica, un emulo di Manson e la sua seguace. Nella situazione a numero chiuso e limitati dai confini di un hotel può succedere di tutto e infatti. E forse anche qualcosa di più.

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A volte ci si diverte sorpresi, altri momenti si avverte il calo, comunque i 141 minuti sono densi (e tanti). Il titolo originale la dice lunga. E che cast!


 
 
 

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Il Cinema secondo me,

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