70 Binladens - Le iene di Bilbao (2018)
- michemar

- 8 lug 2023
- Tempo di lettura: 2 min

70 Binladens - Le iene di Bilbao
(70 Binladens) Spagna 2018 thriller 1h40’
Regia: Koldo Serra
Sceneggiatura: Javier Echániz, Juan Antonio Gil Bengoa, Asier Guerricaechebarría
Fotografia: Unax Mendia
Montaggio: Josu Martínez
Musiche: Fernando Velázquez
Scenografia: Mónica Ausín
Costumi: Ariadna Papió
Emma Suárez: Rachel
Nathalie Poza: Lola
Hugo Silva: Jonan
Fernando Albizu: Elias
Bárbara Goenaga: Eva
Daniel Pérez Prada: Carlos
Richard Sahagún: Mikel
Alexandra Prokhorova: Daryna
TRAMA: Rachel è disperata. Ha bisogno di 35 mila euro entro 24 ore e, dopo molte suppliche, è riuscita a convincere la banca a concederle un prestito. Tuttavia, proprio quando sta per mettere le mani sui soldi, una strana coppia di ladri entra in azione complicando la sua situazione. Con il tempo che le rema contro, Rachel farà di tutto per andarsene con il suo denaro, costi quel che costi.
Voto 6

Koldo Serra è un regista, oggi più da serie in streaming che di film, di origine basche che ha realizzato questo thriller che gli anglosassoni classificano nel sottogenere del caper movie, cioè (per chi non lo sapesse) quel tipo di giallo in cui una banda organizza una rapina o un furto in maniera molto accurata e un piano studiato nei minimi particolari. È quello, infatti, che succede un giorno in una banca, dove si reca, inconsapevole, una donna, Rachel, che ha una urgente necessità di un prestito, ma non con la solita modalità del fido, bensì proprio in contanti. Un po’ anomalo, si direbbe, e ciò è già uno dei punti che lo spettatore si attende di capire nel corso della visione.
Poi c’è un altro aspetto curioso e alquanto particolare: il titolo del film prende lo spunto da come gli spagnoli si divertono a definire le banconote da 500 euro (binladen) che per molte persone sono invisibili come il famigerato capo terroristico, nel senso che per loro è solo una banconota che non hanno mai avuto e forse neanche visto. Se ne sente solo parlare, ma dove sono, chi le possiede? Ed ecco allora il collegamento, essendo esattamente quello che la donna cerca: una somma notevole in biglietti di grosso taglio. Ma quale funzionario di banca concederebbe mai tanta fiducia sulla parola a questa persona? Però succede che l’insistenza e le argomentazioni di Rachel fanno breccia e quando la giornata inizia a mettersi bene (cioè il direttore si sta facendo convincere), arriva la brutta sorpresa.
Due rapinatori, improvvisamente, con il salone pieno di clienti, fanno irruzione e quindi nel momento decisivo la trattativa dell’affare viene interrotta, con conseguenze sorprendenti. Se i furfanti riescono a portar via tutto il contante dalle casse della banca la richiesta del prestito resta inesaudita per mancanza di denaro e a questo punto la trattativa tra i rapinatori, il direttore della filiale e la polizia schierata fuori acquista un altro personaggio interessato al fallimento dell’azione: la donna. Mai visto una cosa del genere.

Il thriller è di buona fattura, con alternanza di ritmo e di pause inquiete e snervanti, sapendo il regista mescolare qualche novità allo schema tradizionale e lasciandoci qualche dubbio di comportamento della signora, che verrà svelato solo al termine: per tutto il film ci si chiede come mai Rachel si comporti così e perché sia tanto nervosa.
La vera sorpresa è lì.














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