A Bigger Splash (2015)
- michemar

- 21 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 giu 2023

A Bigger Splash
Italia/Francia 2015 dramma 2h5'
Regia: Luca Guadagnino
Sceneggiatura: David Kajganich
Fotografia: Yorick Le Saux
Montaggio: Walter Fasano
Scenografia: Maria Djurkovic
Costumi: Giulia Piersanti
Ralph Fiennes: Harry Hawkes
Tilda Swinton: Marianne Lane
Dakota Johnson: Penelope Lanier
Matthias Schoenaerts: Paul De Smedt
Aurore Clément: Mireille
Corrado Guzzanti: maresciallo dei carabinieri
Elena Bucci: Clara
TRAMA: Una rockstar in convalescenza e il suo compagno consumano le loro giornate a bordo piscina o lungo le cale di Pantelleria. Marianne ha subito un intervento alle corde vocali, Paul è sopravvissuto al suicidio. Eccitati dal sale e accarezzati dal vento, Marianne e Paul ricevono la visita di Harry, ex iperbolico e logorroico che si accompagna a Penelope, figlia ventenne emersa dal passato.
Voto 6

Dopo il successo ricevuto con il bellissimo Io sono l'amore, Luca Guadagnino fu notato parecchio negli USA e in tutta Europa, tanto che giunse una chiamata dalla casa di produzione e distribuzione cinematografica francese Studio Canal che propose al regista un remake non facile, quello de La piscina di Jacques Deray, ormai divenuto negli anni un vero cult (ricordate Alain Delon, Romy Schneider, Jane Birkin, Maurice Ronet?). Appunto non facile perché quel film gode ancora di ottima considerazione.

Chiamando la fidata Tilda Swinton, cambia ambientazione - questa volta il panorama è Pantelleria - e con altre tre notevoli presenze ne fa una versione molto moderna, cercando di disegnare quattro figure ben caratterizzate. È un continuo e sottile combattimento psicologico e rischioso quello ne viene fuori, quattro personaggi che giocano di fioretto e a volte di clava, sempre sul filo dell'esplosione. Purtroppo non tutto riesce tirando le somme e se per buona parte il film fila liscio e ci mette in attesa di un finale pirotecnico, l'ultima parte delude un po', lasciandoci la bocca amara.

Siamo alle solite: quando il regista non si muove su soggetti "sentiti" è difficile sfornare un prodotto di qualità, evidente segno che il film è come dire commissionato e poco sgorgato dal cuore. Comunque è un buon film e ciò che sorprende è l'assortimento dei quattro attori, di cui un paio ben navigati (Ralph Fiennes e appunto Tilda Swinton) e l'altra coppia che rappresentava il futuro (Dakota Johnson e Matthias Schoenaerts). Curiosa invece la presenza di Corrado Guzzanti.

Film che dopo lo straripante successo di Chiamami col tuo nome sta ricevendo una inaspettata rivalutazione, perché tutto il mondo guarda Luca Guadagnino con occhi diversi, ma io rimango del mio parere, ritenendolo un film appena sufficiente rispetto agli altri del regista che sono di ben altro valore.






Commenti