top of page

Titolo grande

Avenir Light una delle font preferite dai designer. Facile da leggere, viene utilizzata per titoli e paragrafi.

A piedi nudi (2014)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 15 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 11 set

ree

A piedi nudi

(Barefoot) USA 2014 commedia 1h30’

 

Regia: Andrew Fleming

Sceneggiatura: Stephen Zotnowski

Fotografia: Alexander Gruszynski

Montaggio: Tara Timpone

Musiche: Michael Penn

Scenografia: Toby Corbett

Costumi: Caroline B. Marx

 

Evan Rachel Wood: Daisy Kensington

Scott Speedman: Jay Wheeler

Treat Williams: sig. Wheeler

Kate Burton: sig.ra Wheeler

J.K. Simmons: dr. Bertleman

Ian Nelson: Jerry

David Jensen: Phelpmitter

J. Omar Castro: Little Earl

Jaqueline Fleming: infermiera Margie

Ricky Wayne: Frakel

 

TRAMA: Figlio di una ricca famiglia, della quale è la pecora nera, Jay, che si è messo nei guai con la polizia e gli viene assegnato un lavoro come custode in un ospedale psichiatrico, incontra l’ingenua Daisy, una paziente psichiatrica cresciuta in isolamento per tutta la vita, e decide di portarla a casa per il matrimonio del fratello e dimostrare così a tutti di aver messo la testa a posto. Con il suo fare genuino, Daisy finisce per conquistare tutti quanti e per dare origine a un amore improbabile.

 

VOTO 6 –


ree

Rieccoci nel classico film di protagonista sbandato alla ricerca della soluzione non della sua vita ma del problema del presente, pecora nera di una famiglia benestante, salvato dal destino e dalla ragazza impensabile, quella su cui non scommetteresti un cent. C’è vista tante volte questa situazione ma ogni volta ci si ricasca e lo si guarda con piacere, tanto si sa che va a finire bene. O no? Anzi, è proprio per questo che si guarda.



Jay Wheeler (Scott Speedman) è, appunto, il problematico figlio di una famiglia benestante di New Orleans, attualmente in libertà vigilata e che lavora come custode e uomo di pulizie in un ospedale psichiatrico. Trascorre le sue giornate frequentando strip club e trovando il modo di finanziare il suo problema con il gioco d’azzardo per cercare di ripagare le migliaia di dollari che deve a una manciata di personaggi sgradevoli. Mentre cerca di risolvere malamente la sua situazione, informa suo padre che sta uscendo con un’infermiera rispettabile, ma il signor Wheeler (Treat Williams) insiste che porti a casa la sua nuova ragazza per l’imminente matrimonio del fratello.



Dopo tentativi infruttuosi di convincere le sue amiche spogliarelliste ad aiutarlo, decide di servirsi di Daisy (Evan Rachel Wood), una nuova paziente dell’ospedale che ha recentemente perso sua madre e che sembra avere la mentalità di una bambina di cinque anni. La messa in scena non funziona ma la loro amicizia comincia a consolidarsi e a stimolare una certa attrazione, anche per la comprensione che Jay prova per la povera Daisy, che è stata tenuta in cattività dalla madre violenta per la maggior parte della sua vita, motivo per cui ha una personalità così infantile senza alcun concetto di socialità.



Si intuisce subito che è una commedia sentimentale, di quelle giuste per passare un’ora e mezza rilassati, principalmente perché è, appunto, una leggera storia d’amore tra due persone che mai si sarebbero incontrate nella vita se lui non fosse il tipico scavezzacollo e lei una ragazza “interrotta” che deve ritrovare la tranquillità e uno scopo nella vita. Contrattempi, incomprensioni, momenti di pericolo per entrambi, e poi il lieto fine.



Un film senza grandi pretese con una bella ragazza e un giovane che ispira poca fiducia, ma operazione che fa tanta simpatia. Film con alti e bassi.



Commenti


Il Cinema secondo me,

michemar

cinefilo da bambino

bottom of page