Adorabile nemica (2017)
- michemar

- 5 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Adorabile nemica
(The Last Word) USA 2017 commedia 1h48’
Regia: Mark Pellington
Sceneggiatura: Stuart Ross Fink
Fotografia: Eric Koretz
Montaggio: Julia Wong
Musiche: Nathan Matthew David
Scenografia: Richard Hoover
Costumi: Alix Hester
Shirley MacLaine: Harriett Lauler
Amanda Seyfried: Anne Sherman
Ann'Jewel Lee: Brenda
Thomas Sadoski: Robin Sands
Philip Baker Hall: Edward
Anne Heche: Elizabeth
Tom Everett Scott: Ronald Odom
Joel Murray: Joe Mueller
Adina Porter: Bree Wilson
TRAMA: Harriet, un’anziana donna d’affari oramai ritiratasi, incarica Anne, giornalista di una testata locale, di predisporre il proprio elogio funebre. Di fronte alla cattiva fama che la circonda, la Nostra si costruisce un nuovo vissuto che riscatta la sua figura, ne fa un esempio di determinazione e dimostra come, sotto la scorza di donna arcigna e ossessionata dal controllo, si è sempre nascosto uno spirito eccezionale.
Voto 6

L’eterna scoppiettante Shirley MacLaine e la giovane grintosa, ma qui titubante, Amanda Seyfried, la coppia che non ti aspetti. E che infatti rappresenta un duetto di personaggi che nella trama stenta a decollare e poi vola. Presentata in anteprima al Sundance Film Festival del 2017, è una commedia agrodolce perfettamente costruita sulla figura dell’attrice. Il regista Mark Pellington non è che realizzi proprio un grande film (lui abituato più ai videoclips di MTV o a film di tensione come Arlington Road - L'inganno o The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra) e lo dimostra la scrittura che è alquanto deboluccia, ma la grande attrice, padrona assoluta del set, riempie la storia con grinta e tanta acida simpatia.

Affatto lontana dalla pensione, l’ex “Irma la dolce” fa ritorno sul grande schermo (in pratica non si è mai fermata, nonostante l’età) nei panni di Harriet Lauler, una milionaria dispotica e irresistibile, abituata a controllare tutto quello che la circonda, persone comprese. È un esplicito film-omaggio all’attrice sin dai titoli di testa, dove è mostrato il percorso di vita dalle foto dell’infanzia fino ai giorni nostri, mentre la trama parla dei temi della morte e dell’immagine che si lascia di sé al mondo.
Lei stessa ha dichiarato, a proposito del suo personaggio: “Il film è scritto in gran parte dal punto di vista di una donna nata in un'epoca in cui non c'era spazio per le donne nel mondo degli affari. A quei tempi, se una avesse aspirato al successo, avrebbe dovuto avere un polso di ferro e comandare tutti a bacchetta. Per questo motivo il mio personaggio si comporta in quel modo, ma al tempo stesso riesce a essere molto divertente. Lei sa di aver dato sui nervi a molte persone nel corso della sua vita e, malgrado ciò, vuole comunque essere ricordata bene. Il film racconta il rapporto tra due donne che, grazie al reciproco incoraggiamento, diventano capaci di affrontare situazioni e sentimenti come mai prima avrebbero saputo. E, soprattutto, entrambe finiscono per conoscere meglio se stesse".
Le buone intenzioni del regista però rimangono solo sulla carta, perché il film rimane solo un discreto intrattenimento appena sufficiente e, data la presenza del monumento storico che ha di fronte, alla buona Amanda Seyfried non resta che adeguarsi e fare da spalla. Oltre che imparare.
Davvero una adorabile nemica-amica.














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