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Alabama Monroe - Una storia d'amore (2012)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 11 feb 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 13 giu 2019


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Alabama Monroe - Una storia d'amore

(The Broken Circle Breakdown) Belgio/Olanda 2012, drammatico, 1h51'


Regia: Felix Van Groeningen

Soggetto: Johan Heldenbergh, Mieke Dobbels

Sceneggiatura: Felix Van Groeningen, Carl Joos, Charlotte Vandermeersch

Fotografia: Ruben Impens

Montaggio: Nico Leunen

Musiche: Bjorn Eriksson

Scenografia: Kurt Rigolle

Costumi: Ann Lauwerys


Johan Heldenbergh: Didier Bontnick/Monroe

Veerle Baetens: Elise Vandevelde/Alabama

Nell Cattrysse: Maybelle

Geert van Rampelberg: William

Nils de Caster: Jock

Robby Cleiren: Jimmy

Bert Huysentruyt: Jef

Jan Bijvoet: Koen

Blanka Heirman: Denise


TRAMA: Tra Elise e Didier è amore a prima vista, nonostante le evidenti differenze di carattere. Elise ha un negozio di tatuaggi, suona il banjo in una band, ha vistosi tatuaggi ovunque ed è con i piedi ben saldi per terra. Didier, invece, ama parlare, è ateo convinto ed è un ingenuo romantico. La loro felicità è completata dall'arrivo della figlia Maybelle, che a sei anni però si ammala gravemente. Didier ed Elise reagiscono in maniera molto diversa ma Maybelle non lascia loro altre alternative al dover lottare insieme.


Voto 7


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Felix van Groeningen è un giovane regista delle Fiandre che ha avuto il merito di saper raccontare una storia d'amore, di dramma e di lutto con molta intensità, facendoci immergere magnificamente anche e inaspettatamente per un film così drammatico nel ritmo trascinante di un genere di musica che da noi è poco conosciuto: il bluegrass. La trama si snocciola a salti avanti e indietro, decostruendo la narrazione in modo da inframmezzare il dolore del presente con il ricordo dolcissimo e straziante del passato, tra un amore totalizzante fra i due protagonisti e l'evoluzione tragica degli eventi.


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La vita sognata, quella piena di musica e amore, una bambina che arriva e che rende ancora più felici e soddisfatti i due protagonisti, sembra procedere in modo ordinario, appagandoli pienamente. Poi purtroppo tra le note musicali e la vita immersa nella natura, con animali e uccelli che fanno parte integrante della routine domestica, arriva l’imprevisto ferale e fatalmente il cerchio felice si rompe, il collasso mentale della coppia ne risente fino a rovinare tutto il loro mondo incantato. L’amore si frantuma, le sue schegge feriscono, Didier ed Elise non sono più gli stessi. A questo punto il regista Felix Van Groeningen punta decisamente sul mélo e il film cambia fisionomia, senza evitare qualche tocco di retorica. Perfino il bluegrass sembra meno ritmato e felice come un tempo.


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Veerle Baetens e Johan Heldenbergh sono bravissimi sia a recitare che a cantare, immersi nel ritmo piacevole e coinvolgente di quella musica americana sì ma suonata dal gruppo belga di cui fanno parte. Bellissimo film e se ha qualche difetto glielo si perdona, perché è coinvolgente, tanto che è stato il più serio concorrente per togliere la gioia dell'Oscar come Miglior film straniero al nostro Sorrentino nel 2014.



 
 
 

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