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Alien (1979)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 24 nov 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 25 ott 2023


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Alien

UK/USA 1979 fantascienza/horror 1h57


Regia: Ridley Scott

Sceneggiatura: Dan O'Bannon

Fotografia: Derek Vanlint

Montaggio: Terry Rawlings, Peter Weatherley [David Crowther (director's cut)]

Musiche: Jerry Goldsmith

Scenografia: Michael Seymour

Costumi: John Mollo


Sigourney Weaver: tenente Ellen Ripley

Yaphet Kotto: J.T. Parker

Veronica Cartwright: J.M. Lambert

Ian Holm: Ash

Tom Skerritt: capitano A. Dallas

Harry Dean Stanton: S. E. Brett

John Hurt: G.E. Kane


TRAMA: A bordo del cargo spaziale Nostromo si introduce, in seguito all'imprudente esplorazione di una nave spaziale abbandonata, un essere mostruoso che semina il terrore nell'equipaggio. Delle sette persone che lo compongono resta alla fine solo Ripley e il suo gatto: sarà lei a ributtare la creatura nel vuoto dello spazio e a ritornare sana e salva sulla Terra.


Voto 8,5

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“Nello spazio nessuno può sentirti urlare”. Così recita lo slogan del poster del film, alla pari dei classici da fantascienza anni ‘50 e invece nelle sale dei cinema ci fu chi non riusciva a trattenere le grida di paura.

Sull'onda del successo di Guerre Stellari di due anni prima, Ridley Scott riesuma i mostri spaventosi dello spazio e, grazie alla sua tecnica raffinata e alla ricca produzione, realizza un film di fantascienza horror, avvincente e terrificante.

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La sceneggiatura di Dan O'Bannon deve molto ad alcuni classici sia di mostri che di mitici racconti thriller e fantascienza horror, ma è innegabile come abbia anche riferimenti di Dieci piccoli indiani, con la sostanziale differenza che qui tutto viene trasportato su un’astronave. La Nostromo è infatti un gigantesco rimorchiatore spaziale con un equipaggio minimo e alquanto strano, guidato dal capitano A. Dallas (Tom Skerritt) e che comprende tra gli altri il severo ufficiale Ellen Ripley (Sigourney Weaver) e la mascotte della nave il gatto Jones. In risposta a una richiesta di soccorso il gruppo trova un'astronave misteriosa e distrutta in cui ci sono delle specie di uova. Uno strano parassita, uscito da un uovo, si impossessa di G.E. Kane (John Hurt) che dopo qualche ora muore in preda alle convulsioni mentre lo strano essere gli esce dal corpo squarciandogli il petto. Si racconta che per questa scena il regista non avesse avvertito gli attori al fine di ottenere una reazione di vero spavento e disgusto. Scott in una successione di scene scioccanti e con un uso efficace dei corridoi dell'astronave spedisce i superstiti ignari proprio nelle fauci del mostro.

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Il merito del successo del film che ha trasformato paura in arte va anche agli effetti speciali da Oscar: l'incredibile progetto artistico, in primis, e naturalmente l'alieno, poche volte in primo piano, disegnato dal pittore H.R. Giger interpretato dal danzatore masai nigeriano Bolaji Badejo, alto 208 cm.. Ma chi entra nella leggenda è sicuramente Sigourney Weaver, nel mitico e coraggioso personaggio della Ripley in maglietta e mutandine. Secondo il progetto originario l'attrice avrebbe dovuta girare nuda (!) ma la 20th Century Fox si oppose. Da notare che, diversamente da quanto avviene di solito con i film horror, i seguiti sono stati affidati a registi dallo stile visivo estremamente personale e differente dal capostipite: James Cameron, David Fincher e Jean-Pierre Jeunet, quando invece i due prequel li ha curati direttamente Ridley Scott.

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Per cui la sequenza completa è così composta:

Prometheus (2012)

Alien: Covenant (2017)

Alien (1979)

Aliens - Scontro finale (1986) di James Cameron

Alien³ (1992) di David Fincher

Alien - La clonazione (1997) di Jean-Pierre Jeunet.

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Da notare che, come ha scritto qualcuno, questo è un film dove nessuno si degna di ascoltare una ragazza intelligente, così che alla fine muoiono tutti. eccetto lei e il suo gatto.

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Riconoscimenti

1980 - Premio Oscar

Migliori effetti speciali

Candidatura come migliore scenografia

1980 - Golden Globe

Candidatura come migliore colonna sonora

1980 - Premio BAFTA

Migliore scenografia

Migliore sonoro

Candidatura come miglior attore non protagonista a John Hurt

Candidatura come miglior attrice debuttante a Sigourney Weaver

Candidatura per i migliori costumi

Candidatura per il miglior montaggio

Candidatura alla migliore colonna sonora

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ANNOTAZIONE

Nel corso dei festeggiamenti del 25° anno dalla pubblicazione del primo film, Ridley Scott annuncia il ritorno nelle sale del suo capolavoro con l’aggiunta di alcune scene e ritocchi “doverosi” secondo lui. La versione Director’s cut viene presentata in grande stile anche il 6 settembre del 2003 al Toronto International Film Festival.

Le differenze? Non nel minutaggio – cosa che succede quasi sempre in questi casi – che resta sostanzialmente molto simile, perché alcune scene sono eliminate, altre aggiunte con la necessità di un ulteriore rimontaggio (come indicato nel cast tecnico). In totale vennero aggiunte 10 scene inedite, di cui alcune non destarono particolare interesse mentre una su tutte è stata giudicata come la più influente tra le altre. Ed esattamente quella in cui Ripley riesce a fuggire dall’alieno e si ritrova in una parte dell’astronave dove la creatura ha catturato i malcapitati membri dell’equipaggio. Tra questi Ripley riconosce Dallas, il capitano del Nostromo, che le intima di ucciderlo. La scena termina con il grande incendio appiccato dal lanciafiamme che “sterilizza” la zona per intero.



 
 
 

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