Ancora 48 ore (1990)

Ancora 48 ore

(Another 48 Hrs.) USA 1990 poliziesco 1h35’

Regia: Walter Hill

Sceneggiatura: John Fasano, Jeb Stuart, Larry Gross

Fotografia: Matthew F. Leonetti

Montaggio: Freeman A. e Carmel Davies, Donn Aron, Tim Ryder

Musiche: James Horner

Scenografia: Joseph C. Nemec III

Costumi: Dan Moore

Eddie Murphy: Reggie Hammond

Nick Nolte: Jack Cates

Brion James: Benjamin Kehoe

Kevin Tighe: Blake Wilson

Ed O'Ross: Francis Cruise

David Anthony Marshall: William Hickok

Andrew Divoff: Richard Ganz

Bernie Casey: Kirkland Smith

Brent Jennings: Tyrone Burroughs

Ted Markland: Malcolm Price

Tisha Campbell-Martin: Amily Kirkland

TRAMA: Ancora una volta, Jack Cates chiede l’aiuto dell’ex detenuto Reggie Hammond. Questa volta, deve fermare The Iceman, un criminale spietato che opera a San Francisco.

VOTO 6

Jack Cates (Nick Nolte), ispettore della polizia di San Francisco dal carattere non propriamente docile e piuttosto violento, è da tempo sulle tracce di un boss della droga che si fa chiamare Ice Man. Durante un conflitto a fuoco con un gruppo di suoi sicari, ne uccide uno e da quel momento iniziano i guai per il poliziotto.

Infatti le prove che il sicario ucciso fosse effettivamente armato e pericoloso scompaiono durante l’inchiesta. L’ispettore viene perciò sospeso immediatamente dal servizio. Per dimostrare la propria innocenza gli viene data però una possibilità: ha 48 ore di tempo per trovare il criminale ed evitare così l’incriminazione per omicidio di primo grado.

Jack ha una carta importante da giocare e che potrebbe aiutarlo a risolvere la grave situazione nel giro di poco tempo. L’ispettore si rivolge così, ancora una volta, a Reggie Hammond (Eddie Murphy), il delinquente che sette anni prima lo aveva già aiutato a risolvere un caso. Hammond è a sua volta nel mirino di Ice Man e ha quindi tutto l’interesse a dare una mano a Jack, prima di finire imbottito di piombo.

Dopo 8 anni, quindi, si riforma il trio gradito dal pubblico: Walter Hill e i due attori protagonisti, così diversi – come da schema classico – che fanno la fortuna dei film d’azione quando la coppia è tanto squilibrata nei caratteri e nei comportamenti: il buddy movie d’azione.

Ma ciò ha anche spinto il regista a ripetersi, tanto che accade ancora che Jack deve chiedere l’aiuto di Reggie, che esce di prigione proprio mentre Jack scopre un complotto per ucciderlo. Tuttavia, questa volta, la dinamica tra i due protagonisti sembra forzata e priva dello smalto precedente. Hill punta ad una maggiore enfasi sull’azione rispetto all’umorismo, con molte esplosioni e sparatorie, ma poca arguzia.

La performance di Murphy appare meno spontanea e più preconfezionata rispetto al primo film, mentre Nolte sembra più a suo agio. Nonostante alcune scene ben realizzate, il film nel complesso risulta ripetitivo e privo di originalità, lasciando il pubblico meno coinvolto rispetto al primo capitolo.

Il miracolo non si è ripetuto: le conseguenze dell’amore per i sequel.