Blackhat (2015)
- michemar

- 15 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 set

Blackhat
USA 2015 azione 2h13'
Regia: Michael Mann
Sceneggiatura: Morgan Davis Foehl
Fotografia: Stuart Dryburgh
Montaggio: Mako Kamitsuna, Jeremiah O'Driscoll, Stephen E. Rivkin, Joe Walker
Musiche: Harry Gregson-Williams, Atticus Ross
Scenografia: Guy Hendrix Dyas
Costumi: Colleen Atwood
Chris Hemsworth: Nicholas Hathaway
Tang Wei: Lien Chen
Viola Davis: Carol Barrett
Ritchie Coster: Kassar
Holt McCallany: Mark Jessup
Yorick van Wageningen: Sadak
Leehom Wang: Chen Dawai
John Ortiz: Henry Pollack
William Mapother: Rich Donahue
Spencer Garrett: Gary Baker
Archie Kao: Shum
TRAMA: C'è un attacco informatico dietro al surriscaldamento che ha causato l'esplosione di una centrale nucleare nei pressi di Hong Kong. Alla stessa maniera c'è un attacco informatico quasi identico ai danni della borsa di Chicago che fa schizzare all'improvviso il prezzo della soia. Le autorità cinesi e americane, non senza una certa riluttanza, comprendono che è il caso di collaborare per fermare chiunque ci sia dietro questi due crimini. Il capitano Dawai, arrivato negli Stati Uniti, convince l'FBI a servirsi di Nick Hathaway, l’unico esperto informatico che può fermare i criminali ma che sta scontando una lunga condanna in un penitenziario di massima sicurezza.
Voto 7,5

Michael Mann, uno dei più grandi maestri del cinema d’azione, si adegua ai tempi moderni e rivoluziona il concetto del genere trasferendo tutte le sue potenzialità nel campo informatico, con una concezione e una visione totalmente innovativa e assolutamente inedita, perlomeno tra i grandi registi.

Egli, però, non perde di vista la materia prima e dopo una buona parte di carattere piuttosto scientifica – introdotta dai titoli di testa con un viaggio che pare interplanetario tra cavi, microchips e schede elettroniche -, si arriva al finale pensato e realizzato come solo lui sa fare, alla sua maniera: grandi scenari di folla, lotta fisica, armi tradizionali e inseguimenti, i suoi mitici inseguimenti.


Tutto in maniera palpitante, con un personaggio centrale che non riesce a vivere il suo presente, perché su di lui pende una condanna che viene dalla giustizia umana. E deve e vuole trovare il tempo per se stesso, per l'amore, per la sua libertà. Un uomo a suo modo eroe.

Come afferma lo stesso regista: "Viviamo in un’epoca in cui le informazioni virtuali regolano tutto, eppure continuiamo a comportarci come se pensassimo di avere ancora il controllo, come se la nostra privacy non fosse in pericolo." Verissimo!


Film adrenalinico ed esaltante, ansiogeno, con un cast che vede come protagonista l’aitante Chris Hemsworth ed impreziosito dalla black woman più drammatica e grintosa che si aggira sui set di questi anni: Viola Davis. Film che non brilla come i capolavori a cui ci ha abituati negli anni, ma è sempre Michael Mann, perbacco!






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