Nemico pubblico - Public Enemies (2009)
- michemar

- 18 gen 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 9 giu 2023

Nemico pubblico - Public Enemies
(Public Enemies) USA 2009 gangster 2h20'
Regia: Michael Mann
Sceneggiatura: Ronan Bennett, Ann Biderman, Michael Mann
Fotografia: Dante Spinotti
Montaggio: Paul Rubell, Jeffrey Ford
Musiche: Elliot Goldenthal
Scenografia: Nathan Crowley
Costumi: Colleen Atwood
Johnny Depp: John Dillinger
Christian Bale: Melvin Purvis
Marion Cotillard: Billie Frechette
Jason Clarke: John 'Red' Hamilton
Channing Tatum: Pretty Boy Floyd
Billy Crudup: J. Edgar Hoover
Stephen Lang: Charles Winstead
Leelee Sobieski: Polly Hamilton
David Wenham: Pete Pierpont
Giovanni Ribisi: Alvin Karpis
Lili Taylor: Sceriffo Lillian Holley
Shawn Hatosy: John Madala
Emilie de Ravin: Anna Patzke
Stephen Dorff: Homer Van Meter
Carey Mulligan: Carol Slayman
TRAMA: John Dillinger, rapinatore di banche reso famoso dai suoi raid-lampo, è l’obiettivo principale del migliore agente dell’FBI dei tempi di J. Edgar Hoover, Melvin Purvis, e divenuto una sorta di eroe popolare agli occhi degli americani di quel periodo. Nessuno poteva fermare Dillinger e la sua banda. Non esisteva prigione dalla quale non riuscisse ad evadere. Ma mentre le avventure di Dillinger e della sua banda intrigavano i più, Hoover si riproponeva di utilizzare la pubblicità che la cattura del criminale avrebbe potuto generare in suo favore per trasformare il suo “Bureau of Investigation” nel dipartimento di polizia nazionale che è adesso l’FBI. Fece pertanto di Dillinger il primo Nemico Pubblico Numero Uno degli Stati Uniti d’America.
Voto 7,5

L’incredibile storia di John Dillinger, la sua relazione d’amore con la guardarobiera Billie, la minaccia costante dell’FBI, i colpi che hanno messo a ferro e fuoco l’America della Grande Depressione. Michael Mann costruisce una storia che rasenta il colossal (non dimentichiamo che i suoi film sono sempre opere robuste, piene, sostanziose, mai esili, rappresentazioni di eroi muscolari) contrapponendo, come due trincee della vecchia guerra mondiale, da una parte la ex Bureau of Investigation (Boi), che diventa FBI per volontà di un funzionario caparbio e integerrimo che di nome faceva J. Edgar Hoover, e dall’altra una banda di rapinatori capeggiata da un uomo che diventa mito, John Dillinger.

Dal primo arrivano nuovi metodi di indagine soprattutto scientifici e molti fondi finanziari per applicarli, dal secondo emerge un nuovo tipo di gangster, coraggioso, spavaldo, carismatico che non ha paura della sfida, anzi la cerca. Mann è superlativo nel dipingere ogni personaggio importante e mette in contrasto visivo e narrativo due uomini agguerriti che non si arrendono mai: lo stesso Dillinger (perfetto per Johnny Depp) e Melvin Purvis (Christian Bale), incaricato dal capo dell’FBI di condurre una battaglia a tutto campo. Infatti, quest’ultimo, soprannominato il “Clark Gable dell’FBI”, non si sentirà mai sconfitto ogni volta che il nemico pubblico gli sfugge e si rimetterà sempre testardamente al lavoro per continuare la caccia.

Il Johnny Depp costruito da Michael Mann è un personaggio formidabile, affascinante, che, come tanti banditi, riesce a catturare la simpatia dello spettatore, mentre ogni sequenza con la sua presenza assume l’atmosfera di leggenda, di romanticismo criminale, che ammalia e incanta. Dal suo canto il Purvis di Christian Bale ha la grinta tipica dei suoi ruoli, determinato e risoluto a portare a termine un incarico difficile, ben conscio della pericolosità del suo nemico pubblico e dei suoi feroci amici, sognando la gloria di poliziotto in caso di successo.

Grande film appassionante e sontuoso sin dal primo minuto (una evasione tutta da godere, sembra uscita da un film fantasy) fino ai tanti inseguimenti, rapine, uccisioni a sangue freddo, e al finale degno di perenne ricordo. Un film, come tanti altri del regista, dal sapore epico. Tutta la storia, va sottolineato, è illuminata dalla bellezza sfavillante di Marion Cotillard, aiutata (semmai ce ne fosse bisogno) dallo straordinario lavoro della fotografia di Dante Spinotti.
Cast favoloso diretto da una regia magistrale.






Commenti