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Borg McEnroe (2017)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 2 ott 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 6 giu 2023


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Borg McEnroe

Svezia/Danimarca/Finlandia 2017 biografia sportiva 1h47’


Regia: Janus Metz

Sceneggiatura: Ronnie Sandahl

Fotografia: Niels Thastum

Montaggio: Per K. Kirkegaard, Per Sandholt

Musiche: Vladislav Delay, Jonas Struck, Jon Ekstrand, Carl-Johan Sevedag

Scenografia: Lina Nordqvist

Costumi: Kicki Ilander


Sverrir Gudnason: Björn Borg

Shia LaBeouf: John McEnroe

Stellan Skarsgård: Lennart Bergelin

Tuva Novotny: Mariana Simionescu

Robert Emms: Vitas Gerulaitis

Jason Forbes: Arthur Ashe

Björn Granath: Bengt Grive

Scott Arthur: Peter Fleming

Tom Datnow: Jimmy Connors

Jane Perry: Kay McEnroe


TRAMA: 1980. Lo svedese Björn Borg è uno dei più leggendari tennisti della storia dello sport. Grande icona, Borg ha uno dei suoi più grandi rivali nel giovane e talentuoso statunitense John McEnroe, con cui si contende la vittoria nel grande torneo internazionale di Wimbledon. Entrambi destinati alla leggenda, pagano in realtà prezzi molto alti per essere chi sono.


Voto 6

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Björn Borg contro John McEnroe. Due titani del tennis, i più grandi del loro periodo di attività. Ma filmare questo sport è quasi impossibile, tanto che qualcuno lo ha già definito infilmabile. Eppure, Janus Metz ci ha provato, per raccontare un incontro mitico passato alla storia, quello a Wimbledon nel 1980. Cosa sia il tennis lo definì Andrea Agassi, altro mito del tennis moderno, il quale disse: “Non è un caso, penso, che il tennis usi il linguaggio della vita. Vantaggio, servizio, errore, break, love (zero), gli elementi basilari del tennis sono quelli dell’esistenza quotidiana, perché ogni match è una partita in miniatura.”

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Forse è questo che ha cercato di portare il regista danese sul grande schermo, però non era e non è stato facile, cercando di utilizzare al meglio la steady-cam e le riprese con la camera a mano. A dir la verità non mi sono esaltato più di tanto, però ho apprezzato lo sforzo del regista per rappresentare tramite il gesto atletico anche le distanze enormi dei due caratteri così differenti. Il ghiaccio e il fuoco, la fredda mentalità svedese pieno di classe e la verve dialettica e sportiva di un ragazzo dotatissimo sempre polemico e ribelle.

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Gli amanti del tennis come me comunque potranno apprezzarlo ugualmente, perché è uno sport bellissimo, in assoluto. E se in campo c’è Shia LaBeouf sul set può succedere di tutto, o viceversa. Attore di grandissimo talento ma imprevedibile, capace di interpretazioni di altissimo livello e di abbandoni improvvisi.



 
 
 

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