Casino Royale (2006)
- michemar

- 19 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 giorni fa

Casino Royale
UK, Rep. Ceca, USA, Germania, Bahamas 2006 azione 2h24'
Regia: Martin Campbell
Soggetto: Ian Fleming
Sceneggiatura: Neal Purvis, Robert Wade, Paul Haggis
Fotografia: Phil Meheux
Montaggio: Stuart Baird
Musiche: David Arnold
Scenografia: Peter Lamont
Costumi: Lindy Hamming
Daniel Craig: James Bond
Eva Green: Vesper Lynd
Mads Mikkelsen: Le Chiffre
Jesper Christensen: Mr. White
Jeffrey Wright: Felix Leiter
Giancarlo Giannini: René Mathis
Judi Dench: M
Simon Abkarian: Dimitrios
Caterina Murino: Solange
Claudio Santamaria: Carlos
TRAMA: Dopo essersi guadagnato due zeri e la licenza di uccidere James Bond, alle origini della sua carriera, è sulle tracce di Le Chiffre, uno spregiudicato banchiere che finanzia organizzazioni terroristiche. L'intervento di Bond manda all'aria i suoi piani, sventando un attentato ai danni di una compagnia aerea. Le Chiffre si ritrova così in debito e in imbarazzo con un misterioso signore della guerra africano, per saldare il conto organizza un'esclusiva partita a poker al Casino Royale nel Montenegro. Finanziato dal governo e controllato dall'affascinante contabile Vesper Lynd, Bond è tra i dieci ricchi partecipanti che gareggiano per il piatto milionario.
Voto 7

Dopo venti film con l'immarcescibile 007 la serie sembra stanca, il pubblico non è più entusiasta come i primi tempi, il mito di Sean Connery non è replicabile e, sebbene negli anni sono passati nomi buoni, lo spettatore rimpiange sempre l’attore scozzese. Forse siamo al tramonto dell’era Bond?

No, e per giunta la produzione quasi non si accorge della fortuna in cui incappa, quando all'orizzonte compare un attore nuovo che rivolterà la lunga serie. In verità, Daniel Craig si era fatto già notare, tra i molti film già girati, per almeno alcuni davvero degni di nota: Era mio padre, The Pusher, Munich e altri. Ma eccolo qui: magari non affascinante come Connery, per nulla ironico come questi ci aveva abituati, ma non gli manca molto. Prestante, atletico, fascinoso: la produzione ha fatto bingo! E la saga pare trarre nuova linfa, quasi ricominciando il racconto, come se fosse un agente agli inizi della carriera. Ma altro che inizi, qui si va forte!

Che si voglia ricominciare quasi da zero (d’altronde è uno dei numeri che contraddistinguono l’agente speciale!) lo si capisce dall’incipit. Infatti, James Bond, per entrare nella sezione doppio zero, porta a termine la sua prima missione omicida e subito viene gettato nella mischia. l'MI6, l'intelligence militare del quale fa parte con il grado di comandante, da tempo guidato da un M donna (la strepitosa Judi Dench), gli fa tallonare Le Chiffre (Mads Mikkelsen), un banchiere albanese che ha appena preso in consegna cento milioni di dollari da un signore della guerra africano per investirli in una speculazione borsistica conseguente a uno spaventoso attentato terroristico. 007 sventa l'attentato e i milioni vanno in fumo. Ecco perché tutti si ritrovano in Montenegro nell'esclusivo Casino Royale.

Rispetto alle puntate precedenti della saga, ci sono diversi elementi che cambiano, tra le scelte di regia e quelle della produzione, che mirano a rinverdire i fasti passati. Ed ecco allora che mutano anche i nemici da combattere: prima erano solitari e malefici, oggi sono gente di mondo, che in un momento della giornata sono occupati ad attuare i loro disegni e la sera sono dentro la vita mondana; le bondgirls non sono più come vallette, bellissime e silenziose bambolette d’arredamento, ma femmine attive e intelligenti, con parte attiva nella trama; paiono sparire i gadget elettronici che arricchivano l’armamentario dell’agente: qui il fisico atletico e statuario di Daniel Craig fa da sé e quando esce dall’acqua come una Ursula Andress qualsiasi mette paura anche in costumino.

È un nuovo personaggio, se si guarda bene, è l’innovazione che i tempi del XXI secolo richiedevano. Meno effetti speciali, meno glamour ma molta più sostanza, ed inizia anche l’era delle prodezze fisiche di un uomo che non muore mai, neanche nel momento in cui si potrebbe ritenerlo perso per sempre. Perché Daniel Craig è l’attore perfetto e tutta funziona come un meccanismo di precisione e la serie riprende slancio davvero. Lui è quindi il sesto attore ad indossare i panni dell'agente segreto più famoso del cinema e inizia una scalata al successo sia di attore che di personaggio di cui non si vede la fine (e ogni volta gli offrono di più pur di rimanere nel progetto). Anche i nuovi sceneggiatori sono di prim'ordine.
Lunga vita a Bond, James Bond!
Riconoscimenti
2007 - Premio BAFTA
Miglior sonoro
Candidatura miglior film britannico
Candidatura miglior attore protagonista a Daniel Craig
Candidatura migliore sceneggiatura non originale
Candidatura migliore fotografia
Candidatura migliore scenografia
Candidatura migliori colonna sonora
Candidatura miglior montaggio
Candidatura migliori effetti speciali






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