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Cena tra amici (2012)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 12 feb 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 9 nov 2023


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Cena tra amici

(Le prénom) Francia/Belgio 2012 commedia 1h49’


Regia: Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte

Soggetto: Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte (teatrale)

Sceneggiatura: Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte

Fotografia: David Ungaro

Montaggio: Célia Lafitedupont

Musiche: Jérôme Rebotier

Scenografia: Marie Cheminal

Costumi: Anne Schotte


Patrick Bruel: Vincent

Valérie Benguigui: Élisabeth

Charles Berling: Pierre

Guillaume de Tonquedec: Claude

Judith El Zein: Anna

Françoise Fabian: Françoise


TRAMA: Vincent, un brillante quarantenne che sta per diventare per la prima volta padre, è invitato a cena nel caratteristico appartamento della sorella Élisabeth e del cognato Pierre. Alla serata partecipa anche Claude, il suo caro vecchio amico di infanzia. Nell'attesa che anche la compagna Anna, costantemente in ritardo, si unisca alla loro compagnia, Vincent viene sottoposto a un fuoco di domande sull'imminente paternità ma, quando rivela il nome del futuro nascituro, in famiglia si scatena un putiferio dalle inattese conseguenze.


Voto 8

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La gloriosa commedia all’italiana è defunta diversi anni fa. Dopo aver fatto scuola in tutto il mondo ed essersi trasformata adattandosi alla scrittura degli ultimi autori italiani in grado di elaborare soggetti brillanti e innovativi (vedi Carlo Verdone e Massimo Troisi), la commedia di casa nostra è diventata (tranne poche eccezioni) puerile e godereccia ed è stato a questo punto che i francesi ci hanno surclassati. La prova che si possa ancora e sempre scrivere commedie brillanti e intelligenti è proprio questo film francese: una sequenza continua di dialoghi esilaranti e arguti che non dà tregua al divertito e sorpreso spettatore.

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Di derivazione teatrale, riscritto appositamente dagli stessi autori Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte e da loro stessi diretto, il film ha un tale ritmo che non c’è tregua tra una scena e l’altra. Partendo dalla rivelazione della scelta del nome di battesimo di un nascituro, si scatenano discussioni fluviali e divertenti in un gruppo di amici che si ritrovano a cena e, come talvolta succede, gli scambi di vedute portano inconsciamente a galla piccole incomprensioni, conflitti sopiti, nevrosi quotidiane sepolte dal quotidiano vivere. Il testo è arricchito da battute fulminanti e colpi di scena (e perfino una sorpresona finale) che ad intervalli regolari fortunatamente stemperano l’atmosfera. Il tutto distribuito con gran sapienza dagli autori e dagli affiatatissimi attori che non sbagliano mai un tempo di battuta, una pausa, una smorfia, essendo gli stessi che avevano portato in teatro il soggetto.

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Trovandoci in pieno kammerspiel comicissimo è inevitabile che a qualcuno tornerà in mente il riuscito Carnage di Polanski (recensione), ma qui siamo su un altro territorio e se anche in questa commedia non manca una certa e sana dose di sarcasmo, ciò che domina è piuttosto l’amicizia che sta alla base dell’affiatato gruppo riunito a cena.

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Tutti bravissimi, difficile scegliere i più in forma, ma la simpatia di Patrick Bruel e Charles Berling è debordante! Il notevole successo del film ha portato ad un fresco remake italiano (eh sì, adesso la commedia la importiamo!) diretto da Francesca Archibugi, Il nome del figlio, che purtroppo e ad ulteriore conferma non si mostra per nulla all’altezza. Dimentichiamo dunque per un attimo la cattiva commedia italiana e godiamoci questo sano, brillante e imperdibile momento di teatro filmato premiato ai César del 2013 per le prove dei due attori non protagonisti Valérie Benguigui e Guillaume de Tonquedec.


Semplicemente imperdibile!


Riconoscimenti

2013 - Premio César

Migliore attore non protagonista a Guillaume de Tonquédec

Migliore attrice non protagonista a Valérie Benguigui

Candidatura miglior film

Candidatura miglior attore protagonista a Patrick Bruel

Candidatura migliore adattamento


 
 
 

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